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M – Di tutto e di tutti circa il mondo della sordità.

MACROCHEILIA (MICROCHEILIA)
Dal greco: makros, grande; mikros, piccolo e heilos, labbro. Il termine designa un eccessivo (o ridotto) sviluppo della labbra (o di una di esse) per lo più congenito o acquisito. Le anomalie delle labbra possono dare disturbi di pronuncia, alternativamente la difficoltà per i sordi della lettura microcheilia (microlabiale).

MACROFONIA (MICROFONIA).
Modificazione della voce relativa alla sua forza o intensità. Voce alta o bassa.

MADA GIUSEPPE
Sacerdote diocesano. Diresse l’Istituto Sordomuti Pavoni in Brescia dal 1892 al 1900.

MADDALENA GABRIELLA dei Marchesi di CANOSSA
Nacque a Verona il 1° marzo 1774. Nobildonna. Fu fondatrice della Congregazione delle Figlie di Carità (Suore Canossiane) a Verona nel 1808. Iniziò a dedicarsi all’educazione delle sordomute dal 1833 a Verona, poi a Milano (1834) e successivamente in altre città per opera delle Figlie della Carità.  Morì a Verona il 10 aprile 1835. Nel 1941 Pio XII la proclamò beata e Giovanni Paolo II la dichiarò canonizzata in Vaticano il 2 ottobre 1988.

MADONNA DEI MIRACOLI
a Corbetta (Milano), l’immagine della Vergine Santissima con il Bambino Gesù sul grembo è ancora oggi venerata. In memoria dell’apparizione Pio IV la chiamò la Madonna dei miracoli al posto di Madonna del sordomuto. È testimonianza della storia del Santuario un’antica epigrafe: “Scesa Maria a ripigliare il figlio – che lasciato il materno grembo – in mezzo a tre fanciulli scherzava su questa piazza; Angelo Della Torre nato sordomuto fu sanato improvvisamente nei due sensi e additava ai compagni il prodigio il giorno 17 aprile 1555”. Questo Santuario è meta di pellegrinaggio dei sordi lombardi.

MADONNA DEI PONTICELLI
di Carpi (Modena). Il Santuario custodisce l’immagine della Madonna col Bambino il quale disse ad una bambina sordomuta durante un temporale: “Puttina, va a dire a tuo padre che mi venga a coprire, perché mi bagno”. Essa parlava correttamente ed udiva, così si sparse la notizia del miracolo.

MADONNA DEL BUON CONSIGLIO.
È una venerata immagine della Beata Vergine, che fu salvata dalla profanazione nei tempi napoleonici nella chiesa di San Barnaba, e conservata tutt’oggi nella Cappella dell’Istituto Sordomuti “Ludovico Pavoni” di Brescia per opera dello stesso fondatore. Da anni i sordi l’adorano con profonda devozione e speranza.

MADONNA DEL BUON VIAGGIO.
È una chiesetta sita in Ripa Grande, sul Ponte Sublico di Roma affidata alla custodia dei Padri della Piccola Missione per i sordomuti nel 1941 che fecero evangelizzazione ed assistenza spirituale. Il ricordo dell’adorazione dei sordomuti alla Vergine è incancellabile.

MADONNA DEL COVOLO,
a due Km. da Crespano del Grappa (TV), c’è un bel santuario mariano del secolo XII. La Vergine apparve ad una pastorella sordomuta che, al riparo dal temporale, pregava in una grotta. Le parlò di riferire alla gente il suo desiderio di edificare una cappella e per confermare questo acquistò il dono dell’udito e della favella. La gente stupita, ma fiduciosa e riconoscente, accorse sul luogo del miracolo. L’edificio fu ampliato nel 1541 e di nuovo nel 1605. Tra i più noti pellegrini furono Sarto poi Papa San Pio X, Roncalli poi Beato Giovanni XXIII e Luciani poi Giovanni Paolo I.

MADONNA DEL GIGLIO
a Lonato (Brescia). Nel Santuario c’è scritto “Nel dì 30 luglio 1707 dispensò grazie a: Lelio Martinenghi di Calvisano (anni 4) – Caterina Poletti di Bedizzole (anni 27) che recuperarono la vista – Un pellegrino da Moniga, l’udito e la parola”.

MADONNA DELLA BOMBA
a Piacenza. Nel 1746 la città era assediata ed una bomba colpì l’Immagine senza distruggerla, inserendosi nel dipinto prodigioso. Attorno al Santuario, sorsero le opere di carità in favore dei sordomuti (1903), ciechi (1910) ed infanzia abbandonata (1920) per opera del Sac.Francesco Torta, profondo devoto della Vergine suddetta.

MADONNA DELLA CHIARA.
A Reggio Emilia si trova la Basilica in onore della Beata Vergine veneratissima per i suoi straordinari poteri soprannaturali. Nel 1596 un ragazzo sordomuto di nome Marchino da Castelnuovo Monti pregava davanti alla Madonna, esclamò per tre volte “Gesù, Maria!” sollevando un’incontenibile gioia per la grazia ricevuta.

MADONNA DELLA COSTA.
Il Santuario sorge a Canevano d’Adda per volontà della Vergine stessa che apparve ad una sordomuta che raccoglieva i fiori davanti ad un’immagine della Madonna la quale la fece miracolosamente guarire nel 18 luglio 1662.

MADONNA DELLA GHIANDA
in località Mezzana Superiore presso Somma Lombardo (Varese). Il santuario fu in origine la Chiesa di “Santa Maria della Ghianda” nella metà del secolo XIII. La narrazione ricorda che una sordomuta che sorvegliava il pascolo, vide e rimase estasiata dall’apparizione della Vergine su una quercia. Chiamò il padre seguito dalla gente ma loro non videro niente, comunque rimaneva una prova indiscutibile dell’evento miracoloso: la giovane parlava e sentiva. Nel 1570 il Cardinale San Carlo Borromeo vi fece una visita pastorale.

MADONNA DELLA NEVE
ad Andro (Brescia). Il Santuario sorge per volontà del popolo da quando apparve nel 1519 una bianca Signora ad un giovinetto sordomuto, Baglioni, in quel medesimo luogo: “Cava dell’Oneto”, che mai fino ad allora aveva udito una sola parola. La notizia dell’avvenimento fu divulgata dalla Cancelleria ducale di Venezia, ed è conservata nell’archivio parrocchiale di Adro.

MADONNA DELLA STESSA.
La tradizione narra dell’Apparizione della Vergine ad un povero sordomuto di nome Antonio de Antoni di Gardone V.T. che stava pascolando il gregge sopra un’altura “Selva” a Cellatica (Brescia) il 31 maggio 1536, sul posto fu costruito un Santuario in testimonianza del dono della parola che la Madonna aveva fatto: al sordomuto.

MADONNA DEL LAURO
a Meta di Sorreto (Napoli). La tradizione narra che nel secolo VIII una sordomuta vide una statua della Vergine vicino ad un cespuglio, all’ombra di un lauro, ed ai suoi piedi una gallina con dodici pulcini. La notizia del miracolo si diffuse fino al Vescovo di Sorrento che fece, poi, trasportare la statua nella Cattedrale, ma il giorno successivo scomparve e fu ritrovata nel luogo dell’Apparizione, così avvenne per altre due volte ed allora fu costruito un edificio maestoso sul posto dell’apparizione come voleva la Madonna.

MADONNA DEL PALAZZO.
Il Santuario fu costruito nell’antico “Palazzo” romano a Crescentino (Vercelli), secondo la leggenda Sant’Eusebio avrebbe donato la miracolosa immagine della Vergine a Placilla. Per varie dolorose vicende il simulacro sparì fino a che, nel 1527, la Madonna chiamò una sordomuta e le dette miracolosamente il dono della parola ed udito indicando dove giaceva la Sua immagine nel primiero Sacello non lontano dalla fonte.

MADONNA DEL PILASTRELLO.
Verso la fine del secolo XII esisteva un pilastrello recante un’immagine della Vergine con il Bambino. Il 14 maggio 1386 una bambina sordomuta e paralitica ad una mano vi si inginocchiò in preghiera e le apparve improvvisamente una maestosa Signora che la guarì completamente. Sul luogo del miracolo a Dovera (Cremona) fu costruito l’attuale Santuario.

MADONNA DEL PILASTRO.
Il Santuario sorge a Gragnano a 10 Km. da Piacenza. In tale luogo una sordomuta ebbe la visione della Madonna, che le dette il dono della parola e dell’udito nel secolo XV.

MADONNA DEL SOCCORSO
in Marciaga (Verona). Si narra la tradizionale storia popolare dell’Apparizione della Vergine ad un sordomuto la quale si sedette sopra una pianta d’olivo e gli porse un pezzo pane, egli lo mangiò e ricevette la grazia. La gente nel 1400 si meravigliò della parola del sordomuto e sul luogo miracolato venne poi eretto il Santuario.

MADONNA DEL SOCCORSO
nei pressi di Ossuccio (Como). Il Santuario sorge sulle sponde del lago di Como, la sua origine risale verso il 1500. La Madonna si mostrò con fatti soprannaturali: fu una sordomuta a scoprire, sulla montagna, la Statua della Vergine nascosta dagli antenati nei tempi delle invasioni, alla quale donò la parola e le chiese di essere onorata in quel luogo.

MADONNA DEL SOLE
in Belvedere Ostrense (Ancona). Nel 1734 un sordo, ricevuta la grazia della Vergine, sentì la campana del Santuario dove nello stesso momento un pastorello cieco riacquistò lavista gridando: “Vedo il sole! …vedo il sole!”.

MADONNA DEL SORDOMUTO
di Monte Civita. Vedi Santuario di Maria SS. di Monte Civita (Conca di Gaeta) in località Itri (Latina).

MADONNA DEL SORDOMUTO, un quadro dipinto da G.F. Barbieri (1591/1666), soprannominato il “Guercino” proveniente dalla famiglia Gualandi, venerato nella Cappella dell’omonimo Istituto di Bologna.

MADONNA DEL SORDOMUTO, in località Leinì a 13 Km. da Torino sorge un Santuario. Secondo documenti storici ineccepibili, la Vergine apparve ad un umile sordomuto, il 1 giugno 1630 della famiglia Regina, ponendogli al collo la Corona del Rosario.

MADONNA DEL SORDOMUTO: REGINA DELLA BOCCIOLA.
Il Santuario si trova a Vacciago (Novara) nel quale la Vergine apparve a Giulia Manfredi – veggente sordomuta – nel 1543. L’immagine miracolosa si conserva tutt’oggi nell’edificio ora ampliato con lavori effettuati in diversi anni.

MADONNA DI ARIADELLO.
Sorge nei pressi di Sarsina (Cremona), costruita dopo l’apparizione della Vergine ad una figlia del M.se Bardò, sordomuta e miracolata, nel 1864.

MADONNA DI COMPIGLIANO
a San Vito Romano (Roma). La storia del Santuario narra l’apparizione del Vergine e Gesù bambino nel lontano 1500 ad un fanciullo sordomuto che inginocchiato gridò: “Madonnina mia!…”, di questo miracolo fu data notizia ai genitori, i quali, furono sorpresi di sentire la favella del figlio sordomuto.

MADONNA DI CUSSANO
(Torino), sorge un santuario edificato nel 1521, dove la Celeste Vergine incontrò per due volte un pastore sordomuto, Bartolomeo Coppa, in località Fossano e gli restituì l’udito e la parola. Il popolo credette al miracolo ed ascoltarono il messaggio della Madonna tramite Bartolomeo nella sua missione di misericordia. Il santuario era, prima, chiamato Bartolomeo della Madonna, ma poi è stato tramandato con il nome: Madonna del Sordomuto o Santuario di Cussano, i sordi piemontesi di oggi lo ricordano ancora.

MADONNA DI PANCOLE.
Il Santuario situato in località Pancole di S.Gimignano (Siena) dove nel 1668 la Madonna apparve a Bartolomea Ghini, sordomuta, alla quale non mancherà più pane con vino ed olio. L’immagine della Vergine rimase illesa durante il ritiro dei tedeschi nel luglio 1944. La Chiesa fu poi riconsacrata ed ampliata.

MADONNA DI PIETRAQUARIA,
in Avezzano. Si ricorda l’apparizione della Vergine ad un pastorello sordomuto di Avezzano e la sua miracolosa guarigione acquistando la parola e l’udito. Il Santuario sorge sul luogo venerato a 1000 metri sul livello di mare.

MADONNA DI SAN BIAGIO
a Montepulciano (Siena). La tradizione narra questo fatto prodigioso della Vergine Celeste nel 1518: “…apriva e chiudeva suoi sagratissimi occhi come fosse viva, lo che fu nel giorno seguente notato da altre persone accorsevi…si viddero ciechi illuminati, storpi raddrizzati, sordi recuperaron l’udito, muti la favea…”.

MADONNA di SAN  LUCA
La venerazione verso la “Beata Vergine Maria di San Luca”, con il culto del vescovo S. Petronio, costituisce un dato caratterizzante la città e diocesi di Bologna. Questo vincolo di grazia e benedizione, iniziato con la fondazione della chiesa sul Monte della Guardia nel 1194, ebbe una storica conferma durante l’episcopato del beato Nicolò Albergati, il 4 luglio 1433, quando la venerata immagine scese per la prima volta dal Colle della Guardia per liberare la città dalle piogge diluviali. Dal 1476 la visita della B. Vergine si verifica con cadenza annuale nei giorni delle Rogazioni antecedenti l’Ascensione. Ogni evento, triste e lieto, della storia di Bologna si riflette su questa immagine dolce e austera, che appartiene al modello della Hodigitria, cioè di Colei che indica la Via.  Maria sembra ripetere ai Bolognesi le parole pronunciate a Cana:  “Fate quello che Egli vi dirà” (cfr. Gv 2,5). La Madonna di San Luca, incoronata dall’arcivescovo Alfonso Paleotti nel 1603, ricevette un prezioso regale diadema per le mani di Pio IX  il 10 giugno 1857 nel corso del viaggio alle Legazioni Pontificie. La festa della Madonna di San Luca si celebra  il giovedì dopo la 6^domenica di Pasqua. Il Santuario della Madonna di San Luca, tanto cara al  Venerabile Giuseppe Gualandi e alla Serva di Dio Orsola Mezzini, è legato alla storia dei sordomuti. Insegnanti d’arte ed alunni dell’Istituto Gualandi hanno contribuito all’abbellimento della chiesa e alla realizzazione della sontuosa fioriera che l’abbelliscono durante le processioni. (P.Vincenzo Di Blasio)

MADONNA SANTISSIMA ADDOLORATA
di Castelpetroso (Isernia). Tra le aspre rupi del monde la Vergine Maria é apparsa più volte  nell’atteggiamento riprodotto dall’artista della statua: genuflessa, gli occhi al cielo, le braccia allargate nel gesto sacerdotale di offrire al Padre il Figlio, Cristo Gesù, per il  riscatto dell’umanità. La prima apparizione, alle contadine Bibiana  e Serafina del vicino borgo di Guasto nel Comune di Castelpetroso, (Isernia) ebbe luogo il 22 marzo 1888; in seguito l’Addolorata apparve a  Mons. Francesco Palmieri vescovo di Bojano (Campobasso), quivi recatosi per incarico formale del papa Leone XIII; poi al conte Carlo Acquaderni  di Bologna venuto in pellegrinaggio con il giovane figlio Augusto malato di tubercolosi ossea e miracolosamente guarito con l’acqua sgorgata da una polla prodigiosa sotto la rupe sacra e con la quale era già stato guarito un ragazzo sordomuto di Fara San Martino (Chieti).
Il santuario fu costruito sul progetto dell’Ingegnere Francesco Gualandi, nipote del fondatore degli Istituti per sordi e sorde don Giuseppe Gualandi. La Festa è del 15 settembre.

MAESTRELLI LUIGI
di C.M. (n.1813). Ordinato sacerdote nel 1836. Seguì fino da chierico l’opera del suo maestro Provolo e divenne il primo successore dell’Istituto Sordomuti di Verona ed il superiore generale della Compagnia di Maria per l’educazione dei sordomuti dal 1842 al 1875. Completò il progetto di Provolo riguardo alle Regole della Congregazione. Morì a Verona il 16.3.1875.

MAFFIOLETTI ZAVERIO.
Nato nel 1921. “Diventato sordo all’età di 10 anni a causa di una meningite spinale, studiò all’Istituto Sordomuti di Bergamo e, in qualità di sarto, aiutò molti sordi ad intraprendere quella professione.” Fu uno dei primi fautori la costituenda Sezione Provinciale ENS di Bergamo e Presidente della medesima per 25 anni. Morì nel 1986.

MAFFOLINI SEVERINA
delle Canossiane. Si avvicendò alla direzione della scuola audiofonetica di Mompiano (Brescia) negli anni settanta ed ottanta.

MAGAROTTO ANTONIO.
Nato a Poiana Maggiore (Vicenza) il 30 giugno 1891, figlio di un medico farmacista padovano, all’età di 3 anni a seguito di meningite perdette l’udito. Coniugato con Luigina Michielon, ebbe tre figli: Cesare, Mario e Dionisio. Frequentò l’Istituto Pendola di Siena e, rientrato in famiglia, si dedicò all’arte grafica, specializzandosi in linotipia. Fu direttore tecnico di quotidiani, dedicandosi nel contempo ad un’intensa attività socio-assistenziale a favore dei sordomuti. Collaborò attivamente alla Federazione Italiana delle Associazioni dei sordomuti. e costituì lui stesso due importanti Associazioni: la “San Marco” di Venezia (1921) e la “Patavina” (1296). Partecipò a diversi convegni nazionali della categoria ed a Padova organizzò il primo Congresso Nazionale dei sordomuti nel 1927 e, nel 1932, quel memorabile Primo Raduno Nazionale che portò alla stipula del “Patto di Padova” (Fondazione dell’Ente Nazionale Sordomuti). Uno dei più strenui sostenitori dell’abolizione degli articoli del Codice civile restrittivi dei diritti dei sordomuti, fu membro della Commissione Nazionale cui i Congressi di Roma e di Milano aveva affidato la riorganizzazione legislativa dell’Ente, che avvenne nel 1950. Lavorò indefessamente alla fondazione, al riconoscimento ed alla realizzazione dei suoi Istituti scolastici e professionali sparsi in Italia, a cominciare da quelli di Padova: la Scuola Professionale nel 1933 e la scuola Media e Superiore nel 1955. Scrisse alcune opere dedicate all’istruzione professionale: Manuale del tipoimpressore, di legatoria, di linotipia e di tipocomposizione, nonché Lezioni del corso di linotipia, negli anni sessanta. Interessante l’importante diario di ricordi e rievocazioni, dal titolo “Un sordo fra i sordi” (Padova 1953, pp.680). Nel 1949 fondò e diresse la testata “L’Università dei sordomuti”. Insignito di numerose onorificenze in Italia (Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica, Commendatore di San Silvestro papa, ecc.) ed all’estero: nel 1964 ricevette a Washington la Laurea Honoris Causa in Scienze Umanistiche. Largamente conosciuto anche in altre Nazioni, era da tutti chiamato “Papà Magarotto”. Medaglia d’oro ENS quale “Promotore effettivo della legge di fondazione dell’ENS” (cerimonia in Campidoglio, 1957). Si spense a Padova il 10 maggio 1966. Attestato ufficiale di riconoscenza ENS (alla memoria) per l’opera profusa con dedizione totale in difesa dei diritti e della dignità dei sordi (cerimonia 28.11.1998).

MAGAROTTO CESARE
Nato a Padova il 10 luglio 1917. Il primogenito dei tre figli di Antonio Magarotto. Coniugato con la signora Luciana Epifani. Ebbe due figli: Ezio e Grazia.  Nella gioventù Capitano dell’Esercito italiano partecipò all’ultima guerra su prime linee operative e alla guerra di liberazione quale volontario combattente tra gli anni 1940-45 e successivamente ebbe ricompensa al valore militare la “Croce di Guerra” nel 1957  e nel mondo dei sordi  esordì da giovanissimo partecipando alla vita della comunità silenziosa facendo l’interprete: seguì sempre da vicino il Padre, promotore dell’unità dei sordomuti nel raduno a Padova del 1932, che lo nominò consulente udente della Commissione Nazionale dei Sordomuti (1946) e poi Segretario Generale dell’Ente Nazionale Sordomuti  (1947) nella costituenda riorganizzazione ENS (1946-1950). Infine assunse il direttorato generale dell’Ente stesso e lo tenne fino al 31.3.1979, in seguito alla nuova struttura E.N.S. trasformatasi in Ente morale di diritto privato coprì l’incarico di Segretario nazionale con servizio volontario fino al 30 giugno 1996. Uno dei Fondatori e Segretario generale della Federazione Mondiale dei Sordi (FMS) dal 1951 al 1987. Fu poi nominato Segretario onorario della medesima Federazione. Fondò la testata internazionale “Voce del Silenzio” nel 1957. Sul campo dello Sport fu Segretario Generale della Federazione Sport Silenziosi d’Italia dal 1953 al 1990. Laureato in Scienze Economiche all’Università di Roma negli anni cinquanta nonché gli fu conferita la laurea “honoris causa” in Legge e Scienze sociali dall’Università Gallaudet di Washington nel 1975. Fu membro della Commissione Italiana dell’UNESCO e ricoprì cariche di varia natura in enti e associazioni di alta rilevanza. Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola e dell’arte il 14.6.1975 come Rettore delle scuole ENS d’Italia dal 1966. Medaglia d’oro ENS (Cerimonia ufficiale in Campidoglio 1957). Giornalista pubblicista iscritto all’albo dei giornalisti del Veneto. Autore di molte pubblicazioni inerenti al “Sordomutismo” ed alla vita dei sordi e in particolare alla realizzazione del dizionario della lingua segnica internazionale (Gestuno) e quella italiana (Vocabolario). Fondatore e Presidente della Fondazione internazionale «Antonio Magarotto» nel 1987. Insignito del Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana (16.12.1996). Deceduto a Roma il 24 agosto 2006.

MAGAROTTO DIONISIO (1923).
Educatore dei Sordi. Ultimo dei tre figli di Antonio Magarotto, promotore della legge istitutiva Ens e fondatore delle istituzioni scolastiche Ens. Fu docente presso l’Istituto Medie e Superiori per sordomuti di Padova dal 1955 e poi Rettore dello stesso complesso dal 1966 al 1978. Era andato in pensione poco prima che l’Ens fosse sciolto per passare allo Stato le competenze della gestione scolastica. Morì a Padova il 27 novembre 1985. “Ricordato come una persona buona, di animo mite, il Magarotto aveva saputo instaurare un rapporto particolarmente efficace con quanti avevano bisogno della sua assistenza, trovando forme sempre nuove di comunicazione in un ambiente tanto difficile come quello dei Sordi. Fra le sue ultime iniziative. da rilevare l’organizzazione di un corso per interpreti che contribuisse ad alleviare gli inevitabili disagi dei minorati”.

MAGAROTTO LUCIANO
di C.M. (n.Verona 14.10.1848 m.27.05.1910). Ordinato sacerdote nel 1872. Successe a Giori alla direzione dell’Istituto Provolo di Verona e fu il quarto superiore generale della Compagnia di Maria per l’educazione dei sordomuti dal 1901 al 1910. Trasformò l’edificio del complesso.

MAGAROTTO MARIO
Nacque a Padova nel 1919. Uno dei tre figli di Antonio Magarotto si dedicò alla vita dei sordi nella regione Veneto per parecchi an-ni. Lasciò la vita terrena a Padova il 3 maggio 1992.

MAGGIONI FRANCO .
Entrò alla direzione, lasciata dalla Congregazione dei Padri Somaschi nel 1904, all’Istituto Statale per i sordomuti di Roma fino al 1905. Dopo di lui venne incaricato al-la direzione supplente il sac. Fabbri per 5 anni, in attesa della decisione definitiva da parte dell’autorità dell’Istituto.

MAGISTRALE MARIA ANTONIA
della N.S. al Monte Carmelo. Venne a Roma nel 1901 per dedicarsi all’educazione delle sordomuti presso l’Istituto Statale di Roma. Ricevette la medaglia d’oro dal Ministero della P.I. per i suoi meriti. Morì a Roma il 6.1.1931, era mata a Sannicandro di Bari il 12.1.1861.

MAGLI GELTRUDE
delle Suore Salesiane fu la prima superiora generale della Congregazione del nuovo capitolo nel 1918 a Lecce e direttrice della sezione femminile dell’Istituto Sordomuti di Lecce.

MAGNETOFONO.
Vedi: registratore.

MAGNI TERESINA.
Figlia della Carità (Canossiana). Fu Superiora del convitto femminile del Pio Istituto sordomuti di Milano (Via Settembrini) dal 1942 al 1947. Morì nel 1963 a 76 anni.

MAIANI AUGUSTA
della P.M.S. (1859-1933). Fu una delle prime religiose della Congregazione nel 1879 ed educatrice dei sordomuti presso la casa filiale di Firenze e della casa madre dell’Istituto Gualandi.

M.A.I.C.O.
Medical Acoustic Istrument Compagny negli USA. È un noto fornitore di protesi acustiche.

MAINARDI CORRADO. Insignito del Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Pesaro per  27 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998).

MAIORANO ANDREA.
Fu allievo della Scuola Tommaso Pendola di Siena. E’ Presidente del Consiglio Regionale ENS Molise. Con Decreto 2 giugno 2010 é stato insignito Cavaliere al Merito della Repubblica. (10/10)

MAKHLOUF CHARBEL
(1828-1898). Monaco Eremita. Investì l’ordine religioso libanese maronita e divenne poi sacerdote. Condusse una vita solitaria e fece molte azioni soprannaturali. I pellegrini continuano a rendere omaggio alla sua tomba. Secondo la testimonianza lui guarì miracolosamente innumerevoli persone di cui una ventina di musulmani e 37 sordomuti. Beatificato da Paolo VI nel 1966. La sua festa è di 24 luglio.

MALASPINA DOROTEA.
Succedette alla Franzoni Teresa come Superiora della Congregazione “Figlie di Gesù” dal 1820, poi sostituita dalla Congregazione della Provvidenza per l’opera del Sac. Fabriani nel 1828. Tale comunità si occupò dell’educazione delle sordomute a Modena.

MALAVOLTI ETTORE
Sacerdote. Fu Direttore dell’Istituto Sordomute “Fabriani” dal 1913 al 1916

MALEUDENTI,
nuovo termine realizzato dal gruppo di Genova durante la fondazione “Coordinamento Iniziative sui problemi dei Sordi” (1989).

MALOSSI.
Metodo per l’educazione dei sordociechi simile alla dattilologia, fatto sulla mano del cieco e/o sordocieco. (vedi alfabeto tattile).

MAMBRETTI MARIA SEVERINA.
Nata a Norbegno il 28.1.1867 appartenente le Figlie di N.S. al Monte Carmelo. Educatrice dei sm. per parecchi anni. Fu Superiora della sezione femminile dell’Istituto Statale di Roma. Morì il 4.9.1928.

MANCA TERESA.
Figlia della Carità di S.Vincenzo. Fu Direttrice dell’Istituto Sordomuti “Figlie di Maria” di Sassari, succeduta alla Suor Caldi Emma.

MANCIAGLI SEBASTIANO.
Nato a Ragusa il 31.5.1944. È membro del Consiglio Direttivo Centrale dell’Ente Nazionale Sordomuti dal 1987, nonché del Consiglio di Amministrazione del medesimo Ente dal 1974 al 1982.  È noto nella casa di Catania ed è stato dirigente del settore FSSI nell’ambito della Federazione Sport dei Disabili dal 1990 e poi nella FISS fino al 2001,nonché é stato membro della Commissione Tecnica Federale della FSSI per parecchi anni. Fu vicepresidente dell’E.S.D.O.(1990). Già dipendente della Provincia Regionale di Catania. Insignito del Riconoscimento al merito ENS per 30 anni di dirigente locale e nazionale ENS (cerimonia in Campidoglio 17.12.2000). Cavaliere al merito della Repubblica (2.6.2007).

MANCINISMO.
Tendenza ad utilizzare, tutto o in parte, l’insieme sinistro del corpo per compiere i movimenti e i gesti, automatici o volontari, che la maggior parte dei soggetti esegue a destra.

MANDIC LEOPOLDO (Santo)
Nato il 12 maggio 1866 a Castelnuovo, nella Dalmazia meridionale, a sedici anni entra tra i Cappuccini di Venezia. Piccolo di statura, curvo e malfermo di salute, è uno dei santi più recenti della Chiesa cattolica. Entrato tra i Cappuccini, collabora alla riunificazione con la Chiesa ortodossa. Questo suo desiderio però non si realizza, perché nei monasteri dove viene assegnato gli vengono affidati altri incarichi. Si dedica soprattutto al ministero della Confessione e in particolare a confessare altri sacerdoti. Dal 1906 svolge questo compito a Padova. È apprezzato per la sua straordinaria mitezza. La sua salute man mano si deteriora, ma fino a quando gli è possibile non cessa di assolvere in nome di Dio e di indirizzare parole di incoraggiamento a quanti lo accostano. Muore il 30 luglio 1942. La sua tomba, aperta dopo ventiquattro anni, ne rivela il corpo completamente intatto. Paolo VI lo ha beatificato nel 1976. Giovanni Paolo II, infine, lo ha canonizzato nel 1983 (Avvenire). San Leopoldo era un disabile. Alto un metro e quaranta, artrite alle mani, difficoltà nel parlare, occhi arrossati: davvero un poveretto da compatire e martire della confessione. Al suo santuario, a Padova, numerosi sono i pellegrini e tra essi tante persone con difficoltà della comunicazione. Nel santuario di San Leopoldo a Padova si radunano periodicamente le persone sorde organizzate dal Movimento Apostolico Sordi, per la preghiera del santo rosario. (P. Vincenzo Di Blasio)

MANENTI PINUCCIA.
Durante il primo anno della sua esistenza diventò sordomuta, fu seguita dall’Educatrice Cherubina Bancolini. Così come la Sullivan per Elena Keller. Dopo lunghissimi anni con tanto amore e rieducazione superò completamente le barriere e da allora i suoi progressi destarono immensa meraviglia. Lei disse “Non ricordo nulla della luce, dei suoni e del sole, ma cercherò di essere sempre serena, contenta”. Questa notizia era del 1960. Nel 1968 ha conseguito il diploma di abilitazione magistrale per la prima volta della storia italiana. Vive a Milano.

MANETTI MARIA.
Maestra dei Sordomuti. Diresse il Convitto femminile del Pio Istituto di Bergamo dal 1877 al 1893 e successivamente sostituita dalle Suore di Maria Immacolata.

MANFREDI GIULIA.
Fu una bambina sordomuta che vide a Vacciago (Novara) l’apparizione della Madonna con Gesù Bambino il 28 marzo 1543 e la chiamò con la voce. Ebbe poi il colloquio con la celeste Signora che l’incaricò di dare un messaggio ai consoli del suo paese perché i popolani la santificassero in suo onore e le promise di condurla subito in Paradiso. Secondo leggenda la bambina morì poco dopo l’apparizione e venne sepolta probabil-mente presso la Croce del piazzale della Parrocchia o sotto il pulpito della Chiesa di S.Antonio. Nella sua casa in una piccola strada che porta il suo nome, è posta la seguente lapide “qui ove tradizione di secoli e fede avita ripeton de la muta veggente vacchiaghese la culla e l’altar del suo verginal sospiro Giulia Manfredi – ai concittadini addita vera virtù gloria al paese – il risveglio di pietà a N.S. Patrona Reina della Bocciola”.

MANFRIANI PIETRO
della P.M.S. (m. 28.1.1919). Fu maestro dei sordomuti nell’Opera Gualandi di Firenze e di Roma.

MANGILI ANTONIO,
Sacerdote. Fu Rettore del Pio Istituto Sordomuti di Bergamo dal 1859 al 1864 e dell’Istituto Sordomuti di San Gualtiero di Lodi (Milano) dal 1864 al 1870.

MANGIONI FRANCESCO
(n.25.11.1860 m.20.7.1919). Fu il primo direttore dell’Istituto Nazionale Sordomuti di Firenze dal 1882. Pubblicò le seguenti opere: “Il lavoro manuale educativo nell’Istituto convitto per sordomuti in Firenze” e “Paradossi e verità: il lavoro manuale e il sordomuto” (1892), “L’empirismo nella scuola dei sordomuti” (1898), “L’evoluzione storica della pedagogia emendatrice italiana” (1899), “Le istituzioni per i sordomuti in rapporto all’educazione nuova. La vita economica-didattica dell’Istituto di Firenze” (1901), “Mezzi per formare il carattere, per provvedere alla salute del corpo e alla coltura della mente dei fanciulli sordomuti” (1904) e “Giulio Ferreri e la pedagogia emendatrice italiana” (1906).

MANICARDI GIUSEPPA
della P.M.S. Fu Superiora della sezione femminile dell’Istituto Gualandi di Giulianova (TE) dal 1912 al 1920.

MANIERISMO.
Disturbo psicopatologico che consiste nell’esecuzione di movimenti pleonastici che interrompono o complicano un atto usuale, come il salutare, il camminare, il sedersi, lo stringere la mano, ecc. Il manierismo dei gesti e della mimica sottolinea spesso quello del linguaggio.

MANIFESTAZIONE DEI SORDI.
Nel 1920 ci fu per prima volta a Genova la manifestazione collettiva e nazionale dei sordomuti appena istruiti ed appoggiati dai loro Educatori per lottare e conquistare i loro diritti contro l’isolamento e l’emarginazione. Successivamente ci furono nuove manifestazioni molto importanti a carattere nazionale a Roma, Milano, Bologna, ancora a Roma ed infine a Padova dove sorse il Patto di unità della Federazione delle Associazioni storiche fra i sordomuti e delle piccole Associazioni locali. Nonostante il fascismo e gli eventi bellici i sordomuti conquistarono i primi diritti per l’abrogazione dello stato di inabilitazione (1938) e l’istituzione dell’Ente Nazionale Sordomuti (1942) e continuarono poi a manifestare più o meno aspramente in varie località di Italia per ottenere un’assistenza più concreta (1950), il collocamento obbligatorio al lavoro (1958), le scuole culturali, professionali, medie e superiori (1955-1962), l’assistenza pensionistica (1961-1968) ecc. La manifestazione più importante fu a Roma nel 1982 con la presenza di 25.000 sordi italiani per conquistare il riconoscimento dello Stato del diritto di informazione visiva, culturale, sociale ed infine l’indennità a titolo di minorazione, nonché salvaguardare i diritti sociali conquistati durante le loro lotte.

MANINI FERDINANDO.
Sacerdote. Fu direttore dell’Istituto della Carità sotto la protezione dei santi Giuseppe e Girolamo Miami per i discoli di Cremona, aprì la sezione sordomuti per l’educazione dal 1855 al 1866.

MANZINI V..
Nel 1950 scrisse un trattato di diritto penale italiano nel quale ritiene applicabile l’imputabilità del minore sordomuto fornito della capacità di intendere e volere esaminato dal giudice. Questo ha portato una ulteriore evoluzione verso l’uguaglianza dei non udenti per quanto riguarda il diritto penale.

MAOGGI SERAFINA
della P.M.S. (n.19.3.1884 – m.30.1.1961) Fu una nota educatrice dei sordomuti dal 1903 e superiora delle case filiali dell’Opera Gualandi di Roma dal 1908 al 1914, Teramo dal 1922 al 1930 e dal 1939 al 1943, Giulianova (TE) dal 1929 al 1932 e Firenze dal 1932 al 1935 e dal 1947 al 1959 e Vicaria generale della Congregazione delle Suore della Piccola Missione dal 1947.

MARCACCI MATTEO.
Fu allievo di Ottavio Assarotti ed il primo direttore del Regio Istituto dei Sordomuti di Pisa dal 1817. Scrisse alcuni documenti importanti per la storia dell’educazione dei sordomuti: Osservazioni sull’origine e progressi dell’arte di istruire i sordomuti dalla nascita” editi e stampati dall’antologia fiorentina dal 1823 al 1929. Scrisse anche l’elogio funebre al suo maestro P.Assarotti nel 1831. Lasciò la direzione a Pecchioli per motivi di salute intorno al 1830.

MARCHESE VINCENZA
delle Figlie del Divino Zelo, è direttrice dell’Istituto Sordomute di Faro Superiore dal 1987.

MARCHETTI CHIARA
delle Suore dorotee. Fu delegata in Palestina per la realizzazione dell’Istituto per sordi arabi che avvenne a Betlemme nel 1971. Si esaudì, così, il desiderio del Santo Padre Paolo VI.

MARCHIO’ ENRICO
d.S.P. (1836-1882). Fu un noto educatore dei sor-domuti nell’Istituto di Siena, inventò lo spirometro usato per l’articolazione vocale del sordo, attraverso esercizi di respirazione. Pubblicò libri di lettura per la gioventù delle scuole e alcune monografie sull’oralismo. Scrisse ancora: “Risposta ad una memoria del sig. E.M.Gallaudet” nel 1881 e “Della pronuncia arti-ficiale” (Verona 1982 pp.160).

MARCHIONE ETTORE. Attestato ufficiale di benemerenza ENS con delibera del Consiglio Nazionale ENS 2 e 25 novembre 1956.

MARCHISIO FELICE
di S.P. (1886-1952) maestro dei sordomuti. Di-resse l’Istituto Assarotti di Chiavari dal 12.10.1919 al 3.9.1920 e dal 28.9.1925 al 28.10.1952.

MARCHISIO GIOVAN BATTISTA
di S.P (m.15.3.1926) maestro dei sordomuti. Fu direttore dell’Istituto Nazionale di Genova dal 1921 al 1926.

MARCIONI MANLIO.
Classe 1931, ex allievo della scuola Tarra per otologopatici di Milano. Fu  attivo nel campo dei sordi: Presidente dello storico sodalizio “Benefica-Cardano” e Fondazione “Francesco Rubino” a Milano; Membro del Consiglio Direttivo Centrale dell’ENS dal 1974 al 2004, Vice-presidente dell’Ente Nazionale Sordomuti sotto la Presidenza di Ieralla e di Bonora dal 1979 al 1987 e di Collu dal 1995 al 2000. Fu presidente della sezione provinciale ENS di Milano per 17 anni dal 1958, succeduto a Rubino. In seguito all’evoluzione del sistema sportivo in seno dell’Ente per la quale la FSSI è passata insieme ad altre due categorie (FISHa e FICS) alla nuova federazione unificata FISD (Federazione Italiana Sport Disabili) nel 1991 egli fu eletto, per la prima volta, uno dei tre vicepresidenti settoriali al Consiglio federale della FISD rappresentando il settore FSSI (sport silenzioso) nell’organo federale pubblico. Fu membro del Consiglio di Amministrazione del noto Pio Istituto Sordomuti di Milano, rappresentante dei sordi, attorno agli anni ottanta e novanta. Insignito del Riconoscimento al merito ENS per 42 anni di dirigente locale e nazionale ENS (cerimonia in Campidoglio 17.12.2000). Il Capo dello Stato lo nominò Commendatore al merito della Repubblica Italiana con decreto 2.6.2004. Morì a Monza il 28 maggio 2009.

MARCO
Evangelista, Santo. Autore (I sec. a.C. – I sec. d.C.) del secondo “Vangelo”, fu un ebreo di Gerusalemme che prestissimo aderì al cristianesimo Il suo vangelo fu redatto a Roma in lingua greca: incerta la data di composizione. È il più breve dei Vangeli e quasi tutti i detti e i fatti riportati sono documentati. Su tale vangelo scrisse a proposito della guarigione del sordomuto al cap. 7 vers. 31. “È straordinario! fa sentire i sordi e fa parlare i muti” (Mc 7, 31-37) Poi Gesù lasciò la regione di Tiro, passò per la città di Sidone e tornò ancora verso il lago di Galilea attraverso il territorio delle Dieci Città. Gli portarono un uomo che era sordomuto e lo pregarono di porre le mani sopra di lui. Allora Gesù lo prese da parte, lontano dalla folla, gli mise le dita negli orecchi, sputò e gli toccò la lingua con la saliva. Poi alzò gli occhi al cielo, fece un sospiro e disse a quell’uomo: “Effatà!”, che significa: “Apriti!”. Subito le sue orecchie si aprirono, la sua lingua si sciolse ed egli si mise a parlare molto bene. Gesù ordinò di non dire nulla a nessuno, ma più comandava di tacere, più la gente ne parlava pubblicamente. Tutti erano molto meravigliati e dicevano: “È straordinario! Fa sentire i sordi e fa parlare i muti!”. (Vedi Vangelo).

MARCOLI GIOVANNI. Nato nel 1856. Ordinato sacerdote nel 1878. Fu parroco della Cattedrale di Brescia. Fondò il patronato per l’istruzione e l’assistenza ai Sordomuti bresciani “Pro-Mutis” nel 1906. Deceduto nel 1914.

MARELLI ROSA VED. VERGANI
(+ 1952). Educatrice dei sordi. Fondò la scuola comunale di esternato “Giulio Tarra” per otologopatici di Milano e fu la prima direttrice della suddetta istituzione dal 25.3.1919 al 31.12.1950 per 32 anni, nei quali si dedicò con instancabile attività all’opera di rieducazione. Ricevette la medaglia d’oro dal Ministero della P.I. Pubblicò le seguenti opere: “Il primo decennio della scuola speciale G.Tarra per anormali dell’udito e della parola” nel 1929, “Assistenza medico pedagogica ai fanciulli ipoacusici di grado medico ed ammalati della parola” Relazioni, comunicazioni, studi nel 1938 e “Rieducazione dei duri di udito e dei disturbi del linguaggio” nel 1940. Insignita della medaglia d’oro per le sue benemerenze dal Comune di Milano (1950).

MARENZI LUISA.
Fu direttrice della scuola speciale “G.Tarra” per otologopatici di Milano negli anni sessanta.

MARFEI GAETANO
(n.20.3.1902 m.16.5.1964) Ordinato sacerdote nel 1928. Diplomato con abilitazione all’insegnamento dei sordomuti. Insegnante presso Istituto Sordomuti “Real Albergo dei Poveri” e Pia Casa Arcivescovile di Napoli.

MARIANI CAMILLO.
Seguì l’educazione dei sordomuti nella scuola di Silvestri a Roma ed assunse poi la direzione dell’Istituto dal 1789. Mantenne costantemente la linea del suo predecessore sul metodo della parola viva, che dopo di lui fu sostituito con il mimico-gestuale per opera dei suoi successori. Morì a Roma presumibilmente non oltre il 1825.

MARIANI PIETRO.
Sacerdote diocesano. Fu Rettore del Pio Istituto Sordomuti di San Gualtiero di Lodi dal 1870 al 1872.

MARINI ANNETTA
delle Canossiane. Fu direttrice della Pia Fonda-zione “Calergi Vendramin” per l’educazione delle sordomute a Noventa Padovana dal 1919 al 1922 e dal 1936 al 1940.

MARTELLO.
In anatomia è uno degli elementi della catena degli ossicini nell’orecchio medio che trasportano i suoni dall’orecchio esterno (timpano) a quello interno. L’ossicino “martello” martella i suoni all’altro ossicino “incudine” che vibrando manda i suoni all’ultimo ossicino “staffa”, che infine raggiunge l’orecchio interno.

MARTENA ALBERTA
delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori. Nata a Strudà (Lecce) il 20.07.1949. Emette la Prima Professione l’8.09.1966 e quella perpetua il 31.08.1972. In possesso dei titoli didattici e specifici per la riabilitazione del linguaggio, in quanto docente specializzata nel magistero dei sordi e logopedista, tratta nel campo scolastico e in quello riabilitativo i disabili dell’udito prima come docente e poi come coordinatrice didattica negli Istituti di: Lecce, Salerno e Roma. Ricopre la carica di Responsabile della comunità di Roma dal 1998 al 2003, quando nel XVIII Capitolo Generale è eletta 3^ Consigliera con il ruolo di Economa e riconfermata per un secondo sessennio, nel XIX Capitolo celebratosi in luglio 2009.

MARTINA ADELE (EMILIA).
Figlia della carità di San Vincenzo de Paoli. Fu la terza Superiora del Contubernio “D’Albertis” per le sordomute di Genova. Morì il 29.6.1929.

MARTINELLI CECILIA
delle Canossiane. Fu educatrice dei sordomuti per parecchi anni nel Pio Istituto Sordomuti Poveri di Milano. Morì nel 1978.

MARTINI CARLO MARIA.
Cardinale arcivescovo di Milano, buon cono-scitore dei problemi dei sordi. Nel 1990 scrisse un’importante lettera: “Effatà, Apriti”, per il programma pastorale “comunicare” a tutti i parroci ed i fedeli della sua diocesi, che commenta il Vangelo di S.Marco del miracolo di Gesù sul sordomuto. Nel 1991 durante la ricorrenza della XXIII domenica, ordinaria nella liturgia “B” dedicata alla guarigione del sordomuto, egli celebrò con entusiasmo la S.Messa assistito da oltre 1000 fedeli non udenti nella cattedrale di Milano predicando il suo messaggio di viva ammirazione verso i sordi che resterà nella storia dei della diocesi.

MARTUCCI ANGELO.
Napoletano. Fu presidente della sezione ENS di Napoli e del Comitato Regionale per la Campania attorno agli anni ottanta. Nel 1993 fu eletto al Consiglio Direttivo centrale dell’ENS subentrando a Nicola Dentamaro fino al 1995.

MARZARI TULLIO
Docente di materie letterarie e specializzato nell’insegnamento ai sordomuti. Uno dei primi docenti dell’Istituto Nazionale di Studi medie e superiori per sordi di Padova dal 1955. Fu Preside dell’Istituto Professionale di Stato per l’industria e l’artigianato “T.Pendola” di Padova fino agli anni novanta.

MARZULLO CIRO
Sacerdote. Diresse l’Istituto Statale Sordomuti di Palermo dal 1852 al 1876. Scrisse alcune opere per l’educazione religiosa ad uso dei sordomuti in Sicilia: “Catechismi di scienze, lettere ed arti” in tre parti nel 1854, quelle per la lettura didattica speciale “Grammatica con tavole dattilologie e mimiche” e “La grammatica per sordomuti, ossia metodo teorico-pratico per insegnare a parlare ai sordomuti” ad uso degli aspiranti maestri nel 1854.

MASI COSIMO.
Nobile ferrarese fondò l’Istituto Provinciale dei Sordomuti a Ferrara nel 1829.

MASIERO VERONICA
della Figlia di Carità (Canossiana) fu direttrice della Pia Fondazione “Vendramin” per l’educazione delle sordomute di Noventa Padova dal 1950. Morì il 25.11.1955.

MASINI DA PONTEVICO.
Sacerdote della carità, fece il primo raduno di sordomuti a Brescia per istruirli, incoraggiato dal P. Assarotti di Genova, per la costituenda Istituzione con decreto 14.3.1840, anche se, la suddetta Opera si aggregò poi all’Istituto Pavoni nel 1842.

MASON PERKINS FUND – ITALIA DEAFNESS PROGRAM.
È una organizzazione con sede in Roma, impegnata nel campo della formazione ed aggiornamento, della ricerca e nella produzione di materiali didattici, di uso pratico, destinati a tutti coloro che si occupano dei sordi; nonché promuove le borse di studio per i logopedisti e gli insegnanti non udenti nella pratica del corso per interpreti del linguaggio dei sordi. Questa organizzazione è finanziata dalla United Jer (USA) ed operante in Italia dal 1986.

MASTRODOMENICO VINCENZO.
Nato a Carbonara di Bari il 08/01/1959, Sordo dalla nascita, si trasferisce con la sua famiglia a Roma per motivi di lavoro. Dal 1984 lavora come impiegato presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.  Si è sempre distinto, sin dalla giovane età, per l’impegno, ai valori dello sport. Grazie allo straordinario temperamento e alla volontà è riuscito a conquistare importanti titoli a livello nazionale ed internazionale. Eletto Presidente della Polisportiva Silenziosa Romana nel 1988, conquista per varie volte il titolo di Campione d’Italia in diverse discipline (calcio, calcio a cinque, nuoto, pallamano e pallacanestro). In ambito europeo, nominato Capo Delegazione Italiana della squadra di calcio a Berlino nel 1995, conquista il titolo di Campione d’Europa. In occasione dei Giochi Olimpici che si sono svolti a Roma nel 2001, riceve l’incarico di Capo Delegazione Italiana della squadra di calcio, conquistando il titolo di Campione del Mondo. Cavaliere al Merito della Repubblica, decreto 2 giugno 2008.

MASSA ROLANDO.
Insignito del Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Pesaro per  29 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998).

MASSALONGO PLINIO
di C.M. (1936-1969). Educatore dei sordomuti nelle scuole della casa madre dell’Istituto Provolo di Verona ed alcune sedi appartenenti alla sua Congregazione.

MASSIEU GIOVANNI (JEAN).
Educatore sordo. Nato a Semens in Francia nel 1772. Affetto da sordità familiare: 8 fratelli di cui 5 sordi e privo del linguaggio fino a 14 anni. Educato dall’abate Rocco Ambrogio Sicard (1742-1822) nell’Istituto di Bordeaux. Successivamente insegnò nel famoso istituto nazionale dei sordi di Parigi. Scrisse l’autobiografia della sua esperienza linguistica e di comunicazione prima dell’apprendimento dei segni metodici, dell’utilizzazione dei segni e della lingua scritta nell’educazione e commenti sul suo maestro Sicard intorno ai primi anni dell’ottocento. Fu considerato Primo “Educatore Sordo” nominato dal Re Luigi XVI nel 1790 dopo di lui era Laurent Clerc (1785-1869), suo allievo. Nel 1823 fondò e diresse la scuola dei Sordi a Lille in Francia e nella stessa città fu deceduto il 21 luglio 1846.

MASSIMINO ALFONSO. Diventato sordo a quattro anni. Si è laureato in Pedagogia. È uno dei primi laureati nella storia dei sordi. È insegnante nei corsi polivalenti di specializzazione e ha curato la pubblicazione degli atti del convegno ENS “Sordità prelinguale: barriera invisibile dell’informazione e della comunicazione” nel 1990. Noto campione di lotta greco-romana, fu istruttore tecnico-federale di questo antico sport presso il CONI negli anni ottanta-novanta. Vive a Messina.

MASSON PIERA.
Logopedista impegnata dagli anni ottanta in collaborazione con i ricercatori dell’Istituto di Psicologia CNR per approfondire gli studi sull’innovazione metodologica. Autrice di varie pubblicazioni e riviste, nell’ambito della rieducazione vocale e segnica del bambino sordo. Vive a Roma.

MATARAZZO DIEGO
dei Frati Bigi. Fu insegnante di lettere presso il Collegio dei Nobili “La Carità” a Napoli. Fu chiamato dal P. Ludovico da Casoria a dirigere il primo Istituto per sordomuti, fondato da lui, ad Assisi nel 1871. Da giovane era attivista in politica e fu esiliato con Imbriani e Settembrini. P.Ludovico lo conobbe attraverso buone referenze indicate dai Borbone, Matarazzo ottenne così il perdono e decise di indossare il saio dei Frati Bigi divenendo sacerdote all’età di 64 anni. Morì nel 1912.

MATERA PIETRO,
nato a Laterza (TA), il 7 aprile 1953, sordo dalla nascita, sposato con Maria Carallo, pure sorda e padre di Federico, sordo pure lui, è un simpatico signore dalla parlantina (leggi: «gestualità») cordiale. Trasferitosi a Milano da giovane, in cerca di lavoro, è divenuto milanese a tutti gli effetti, e fu assunto al Ministero della Difesa del capoluogo lombardo nel 1975,  e al contempo egli si è impegnato pure  nello sport, prima come riserva, poi anche componente effettivo della squadra di calcio “Silenziosa Milano” («… ma non ho mai conquistato un titolo nazionale!», precisa con rammarico). Nel 1993 fu eletto nel Consiglio Direttivo della storica “silenziosa”, fondata nel 1925, prima in Italia fra i gruppi sportivi di sordi, e dal 2001 ne ha assunto la presidenza, conscio che le difficoltà sono notevoli, ma deciso a offrire il suo contributo morale, e all’occorrenza anche economico, limitato alle sue umane possibilità, per riportare la Silenziosa ai livelli di un tempo, almeno andarci vicino. Qualcuno dall’alto si è accorto dell’impegno di Pietro Matera e ha sentenziato, fruendo del fatto che è dipendente del Ministero da più di 35 anni e 45 giorni, di conferirgli l’attestato di Cavaliere della Repubblica con Decreto 27 dicembre 2009, e il buon Matera ora è Cavaliere Pietro Matera. (Lué, 2010)

MATERNO RIFLESSIVO (METODO) (M.M.R.) o METODO RIFLESSIVO MATERNALE (M.R.M.).
Questo metodo fu ideato dal Prof.Antonio Van Uden dell’Istituto Sordi di Saint-Michielsgestel (Olanda) in base ad una lunga esperienza sull’educazione psicolinguistica moderna dei bambini sordi per acquisire il linguaggio. Si tratta di un metodo orale completo e concentrato sui bisogni del bambino stesso, per renderlo parte integrante della società normoudente, usando la lingua parlata, la lettura labiale e perfino la mimica in forma naturale e spontanea (comunicazione umana).

MATLIN MARLEE.
Nata a Morton Grove il 24 agosto 1965. Sorda attrice statunitense protagonista del film “Figli di un Dio Minore” (1986) con il quale ha vinto l’Oscar nel 1987, e di un altro film per la TV: “Un ponte sul silenzio” nel 1988. Ha interpretato la parte del cast fisso di varie serie televisive. Negli anni novanta é stata in Italia ospitata dalla Fondazione Internazionale A.Magarotto e dall’Ente Nazionale Sordi. Vive attualmente negli USA.

MATRIMONIO.
I non udenti possono regolarizzarlo osservando alcune norme della Legge 1238/39 e dell’art.13 e 66 del DPR 3.11.2003 (vedi Stato civile).

MATTEO
Santo, apostolo ed evangelista. Autore del primo dei quattro Vangeli, chiamato anche Levi. Prima dell’invito di Gesù a far parte degli apostoli esercitava il mestiere di ufficiale doganiere. Il suo vangelo fu scritto probabilmente in aramaico, esso ci è pervenuto nella versione greca. La datazione del vangelo è incerta: secondo gli antichi autori, fu il primo vangelo a essere composto. Nella sua opera descrisse il miracolo del sordomuto per opera di Gesù (Cap.11 vers.4-5 e cap. 15 vers.29-31). “Gesù abbandonò quei luoghi e venne presso il mare di Galilea: e salito sopra il monte si pose a sedere. Subito gli si accostarono molte persone che avevano con sé muti, ciechi, zoppi, storpi e molti altri malati e li deposero davanti a lui ed egli li guarì, tanto che la folla restò meravigliata vedendo i muti parlare, gli zoppi camminare, i ciechi vedere ed essa ne dava gloria al Dio d’Israele” (Mt. 15, 29ss). Vedi “Vangelo”.

MATTIOLI ALBANO
di C.M. Educatore dei sordomuti. Fu direttore dell’Istituto Assarotti di Chiavari (GE) dal 21.9.1962 al 30.9.1963 e missionario in America Latina presso l’Istituto Provolo di La Plata (Argentina) della quale ne assume la direzione dal 1980 al 1985 e dal 1987 fino ad oggi.

MATTIOLI COSTANTINO.
Educatore dei sm. presso l’Istituto Pendola di Siena attorno al 1880. Scrisse la guida per l’insegnamento della parola articolata ai sordomuti nel 1889 ed alcuni articoli sull’educazione dei sordi: Sulla selezione degli alunni nelle scuole dei sm. (1893) e Gli estremi si toccano. Un raffronto finanziario (1899).

MAURO
Santo. Monaco benedettino fu considerato successore naturale di S.Benedetto. Si narra di lui che un giorno salvò dalle acque di un fiume un uomo chiamato Placido, nonostante non sapesse nuotare, e senza minimamente bagnarsi. Seguì poi San Benedetto a Montecassino, dove divenne priore e compì prodigiosi miracoli, tra i quali si ricorda, in particolare, la guarigione di un bambino sordomuto. Morì santamente nel 584. È considerato anche uno dei protettori dei sordomuti.

MAY GIUSEPPE.
Sacerdote. Educatore austriaco dei sordomuti. Fu uno dei noti successori di Stork nella scuola per sordomuti di Vienna. Modificò il sistema dell’istruzione adottando il metodo francese più semplice e quello di Heinichke.

MAZZANTI OTTORINO
della P.M.S. Fu maestro dei sordomuti presso l’Istituto Gualandi Firenze, Bologna e Roma negli anni venti e trenta.

MC CULLERS CARSON.
Autore americano del romanzo “Il cuore è un cacciatore solitario” nel 1940. Il protagonista è John Singer, sordo emarginato nella società.

MC DONOUD PETER
(n.1956). Sordo dalla nascita e figlio di sordi in Inghilterra. Ha frequentato Istituto dei sordi “John’s School” di Boston nello Yorkshire (GB) lasciò l’Università di Sheffield per dedicarsi agli studi teologici. È stato ordinato sacerdote da Giovanni Paolo II il 31.5.1982. È il settimo sacerdote sordo del mondo.

MEDA GIUSEPPE.
Nacque a Ludriano l’11.6.1862. Ordinato sacerdote nel 1887. Fu Rettore dell’Istituto Sordomuti “Pavoni” di Brescia dal 1892 al 1900.

MEDICA GIOVANNI.
Sacerdote. Fu direttore spirituale del Contubernio “De Albertis” per le sordomute di Genova (1910).

MEDICINA SCOLASTICA.
Il D.P.R. 11.2.1961, n.264 tutela la salute della popolazione scolastica e l’igiene delle scuole, degli istituti di educazione ed istruzione, delle istituzioni parascolastiche ed anche delle istituzioni private. Il compito della vigilanza spetta al Ministero della Sanità con l’intesa di quello della Pubblica Istruzione. Per la medicina scolastica di azione preventiva e curativa si svolgono dei servizi specialistici per il controllo delle imperfezioni ed i difetti dello sviluppo umano dei soggetti in età scolastica: malattie dentarie, otorinolaringoiatriche, cardiopatia, alterazioni dello sviluppo fisico-psichico, dislalie, disturbi emendabili del linguaggio e della udizione, igiene mentale, nutrizione, ecc. Dopo questi interventi i sanitari scoprirono molte alternazioni dell’udito che non erano state rilevate dai familiari e dai loro medici di fiducia, questi ra-gazzi vennero protesizzati ed avviati alle classi speciali per sordastri. Le successive modifiche del sistema scolastico degli anni ’70 hanno stabilito l’inserimento dei sordi nelle classi normali: quelli con sordità parziale con l’ausilio delle protesi acustiche, quelli con sordità grave con l’assistenza dell’apposito insegnante di sostegno. Le competenze specifiche della medicina scolastica, igiene e prevenzione erano attribuite alle Province, mentre i Comuni o loro consorzi provvedevano ai medici generici, medici scolastici specialistici, personale sanitario, servizio di vigilanza, attrezzature, ecc. Con la legge della riforma sanitaria i compiti dei Comuni in materia sanitaria passarono alle UU.SS.LL. di zona a norma dell’art.14 della legge 833/78, e quelli delle Province furono trasferiti alle suddette UU.SS.LL. Il compito delle UU.SS.LL. è di controllare l’andamento igienico-sanitario e la tutela dei bambini e ragazzi nelle scuole mantenendo anche il servizio di otorinolaringoiatria.

MEDIATORE LINGUISTICO. Mediatore della Lingua dei Segni Italiana equivale l’interprete della LIS. Il mondo dei sordi non lo usa. (2006).

MELESSO EMILIA.
delle Suore della Carità (Vincenzina). Festeggiato a Pianezza il 100° compleanno di Suor Emilia Melesso- La lunga vita di Suor Emilia, è trascorsa tra i sordi e per i sordi: dal 1935 al 1965 nell’istituto torinese di Via Assarotti, dal 1965 al 2000 nell’Istituto di Pianezza. A lei, con alcune giovani sorde, si deve la fondazione, l’8 dicembre 1948, dell’Azione Cattolica Italiani Sordi (ACIS) di Torino. (P.Vincenzo Di Blasio, 12 settembre 2013).

MEMBRANA TIMPANICA.
Vedi orecchio (anatomia, fisiologia, malattie) laddove si parla dell’orecchio medio.

MEMORIA DEL SORDOMUTO (SORDO).
Il sordo dalla nascita o primissima infanzia ha capacità mnemoniche più sviluppate per il linguaggio mimico-gestuale o per i segni comuni e naturali che per quello verbale. Ciò è stato dimostrato osservando che un bambino sordo istruito con il metodo dell’oralismo se incontra un coetaneo comunica attraverso i gesti poiché è questa la forma originale del suo linguaggio, salvo non abbia avuto un severissimo insegnamento orale. Comunque rimane il problema della memoria del sordo che è minore nei confronti dei normoudenti. Questo è dovuto alla mancanza dell’udito che rende difficile il mantenimento mnemonico; ciò può essere superato attraverso: l’allenamento con esercizi continui, la lettura, i sussidi grafo-visivi, la sottotitolazione, ecc. Tali sistemi sono gli unici per mantenere attiva la memoria soprattutto per quanto riguarda l’arricchimento lessicale.

MENA J.M..
Educatore spagnolo dei sordi. Fondò la scuola per i sordi, con alcune religiose di colore ed una crocerossina a Bobo-Dioulasso, nell’Alto Volta, nel 1966. È considerato il fondatore della scuola per i sordi in questo paese.

MENINGITE.
Sindrome flogistica, a decorso acuto o cronico, delle meningi cerebrali o midollari. Le cause possono essere infettive o tossiche. La meningite colpisce spesso i bambini più piccoli. La prognosi è riservata, una delle più temibili cause della sordità. Attualmente in Italia sembra essere stata debellata con medicine moderne. Nelle statistiche i sordi causati da meningite sono più numerosi, negli anni passati, che altre cause, eccetto quelle ereditarie.

MENOMAZIONE DELL’UDITO. Uno dei tanti termini che definiscono: “sordo” o “sordomuto”. Questa parola circola poco e prevalentemente in ambiente sanitario e in qualche commento delle pratiche degli enti pubblici. Nel mondo dei sordi non è usato. Significa danneggiamento o diminuzione l’udito.

MENOSSI FEDERICO
(n.26.5.1904) Fu uno dei più vecchi collaboratori durante la costituzione dell’ENS. Primo direttore della Scuola Professionale ENS di Trieste dal 1955 al 1964 e della te-stata de “La Settimana del Sordomuto” dal 1955 al 1962. Membro del Collegio centrale dei Revisori dell’E.N.S. dal 1958 al 1974. Morì a Trieste il 3.6.1976.

MENTESANA ANGELO.
Divenuto sordo nell’adolescenza. Fu direttore della Scuola Professionale ENS di Palermo fino al 1978 e poi Ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione per la Sicilia.

MEORNI MARIA,
ex allieva del Pio Istituto Sordomuti di Milano ha conseguito la licenza magistrale (1975).

MEREGHETTI EMILIANO.
Ricercatore linguistico e sulla Storia dei Sordi, Docente di teoria e pratica LIS (Lingua dei segni italiana) e Responsabile del centro Ricerche per la Storia, la Cultura e la Lingua dei sordi presso l’Ente Nazionale Sordi di Milano. Autore di un progetto editoriale per la realizzazione di videocassette “Il mondo dei Segni” con la Fabula. (2007)

MERLINO LEA
delle Canossiane. Fu direttrice della Pia Fondazione “Vendramin” per le sordomute di Noventa Padovana (PD) dal 1974 al 1979 e dal 1982 al 1988.

MESSA DEL SORDOMUTO.
È una nuova liturgia che celebra, dal 1967, la XXIII domenica del tempo ordinario nell’anno liturgico “B”, il miracolo di Gesù ad un sordomuto (vedi Domenica del Sordomuto). Con l’autorizzazione dell’autorità diocesana è possibile cele-brare la S.Messa con questa formula liturgica riservata ai sordi al di fuori dei tempi stabiliti.

MESSAGGERO ITALIANO DELL’INSEGNAMENTO ORALE.
Periodico istituito a Torino per opera del Prof. Lino Lazzeri nel 1890 ma fu pubbli-cato per pochi anni.

METACISMO.
La difettosa articolazione del fonema “m”.

METELLI QUINTO.
Nacque a Sangervasio (BS) il 14.3.1821. Ordinato sacerdote nel 1844. Sostituì don Torre quale Rettore dell’Istituto Sordomuti Pavoni di Brescia dal 1879 al 1880.

METODO MONTESSORI (IL).
La grande intuizione di Maria Montessori (Chiaravalle, Ancona, il 31 agosto 1870 – Noordwijk, Olanda, 6 maggio 1952) fu quella di applicare i metodi dell’educazione dei bambini ritardati all’educazione dei bambini normali. Secondo lei, i consuenti metodi pedagogici sono irrazionali perché reprimono le potenzialità del bambino, invece di aiutarle e farle emergere e in seguito svilupparle. Ecco quindi l’educazione dei sensi come movimento preparatorio per lo sviluppo dell’intelligenza perché l’educazione del bambino, allo stesso modo di quella dei bambini ritardati, deve far leva sulla sensibilità in quanto la psiche tanto dell’uno quanto dell’altro é tutta sensibilità (6/07).

METODO PER L’EDUCAZIONE DEI SORDI.
La storia metodica dell’educazione speciale è molto complessa e divergente nell’intenzione e nelle esperienze scolastiche fra gli Educatori e gli Studiosi che si dedicano esclusivamente ai sordomuti. I principali metodi sono distinti in tre parti: 1) mimico, 2) orale puro (oralismo) 3) misto (mimico ed orale); nonché ci sono altri metodi analoghi: eclettico, fonomimica, comunicazione totale, globale, materno riflessivo, misto combinato, naturale, intuitivo-oggettivo, verbo-tonale, bimodale, bilingue ecc. Per quanto riguarda invece la riabilitazione, oggi ai bambini più piccoli tutti concordano con l’insegnamento di un unico metodo: quello dell’oralismo. Sul metodo d’istruzione ai sordomuti nel secolo XVIII esisteva, in Europa, l’aperta controversia tra due celebri Educatori Carlo Michele De L’Epée (francese) e Samuele Heinicke (tedesco) circa la scelta più opportuna per l’educazione e l’agevolazione dell’apprendimento da parte dei sordi nonché per la partecipazione alla società parlata. Le due linee educative contrastanti erano: il metodo mimico e quello orale.

METODO PIGLIACAMPO
S’intende un procedimento d’insegnare ai ciechi di nascita o diventati in età evolutiva o da adulti la lingua dei segni dei sordi o, al limite, eseguire un gruppo di segni. L’eclettico studioso di Recanati notò all’inizio degli anni del terzo millennio che i sordi con cui aveva convissuto in istituto e che avevano appreso la lingua dei segni, divenuti ciechi totali, facevano fatica a comunicare con il braille o il sistema Melossi, notando che nello scambio interrelazionale tattile avevano conservato i processi mnemonici cinestetici. L’esperienza lo portò a proporre l’insegnamento della lingua dei segni ai ciechi, Il m.P. è semplice nell’attuazione: il procedimento è individuale e consiste nella presentazione di volta in volta di un gruppo di segni che interessa al soggetto sia adulto che in età scolare. Si procede dapprima con la configurazione della mano guidando il cieco a ‘impostarla’, poi si predispone l’orientamento e si accompagna il movimento verso il luogo segnico. L’esercizio va ripetuto più volte attraverso la guida del docente segnante sino al momento in cui il cieco non chiederà lui stesso di fare da solo. L’obiettivo è quello di permettere al cieco di orientarsi nello spazio neutro e nei luoghi segnici, vale a dire su zone definite del proprio corpo acquistando padronanza d’azione per raggiungere, infine, coscienza delle forme degli oggetti perché, elaborando il segno, ne comprenderà la forma. È possibile passare, dopo la conoscenza di segni singoli o isolati, a due o più segni corrispondenti a significati compiuti. «Voce» tratta dal Dizionario, pag. 240.

METRONOMO.
È un strumento che indica l’emissione vocale simile al Baby Show, logometro ecc., usato per la rieducazione fonetica.

MEUCCI GUIDO
d.S.P. Nato a Ponte Buggianese il 6.4.1881 e morto a Firenze il 3.1.1967. Entrò nell’ordine degli Scolopi (1897) e per ordinato sacerdote nel 1905. Si trasferì a Siena nel 1900 come maestro dei sordomuti e direttore dell’Istituto Pendola dal 1919 al 1946 e vi rimase come insegnante dei sordi per quasi sessant’anni. Fondatore della testata “Piccolo Sordomuto” e della scuola materna di Antignano (Livorno) negli anni trenta. Riattivò la scuola di metodo con l’ordinanza ministeriale del 12.2.1940. Superiore provinciale della Congregazione delle Scuole Pie dal 1943 al 1945. Pubblicò alcune opere per l’educazione religiosa per sordi “Catechismo”, “Compendio di dottrina cristiana” e “Storia sacra” nel 1941 e per la lettura dei sordi “I verbi e primi elementi di grammatica italiana”, “Libro mio” (1928) e “Nuove letture per l’insegnamento graduato della lingua nelle scuole dei sordomuti” nel 1909.

MEZZINI ORSOLA
della P.M.S. (n.12.12.1853 m. 23.3.1919) Confondatrice della Congregazione delle Suore della Piccola Missione per i sordomuti nel 1874. Fu la prima superiora generale della suddetta congregazione dal 1874 al 1919 e fu confondatrice e prima superiora delle case filiali dell’Opera Gualandi di: Bologna dal 1874 al 1892 e dal 1904 al 1919 (casa madre), Roma (1884), Firenze dal 1885 al 1903 e Giulianova dal 1903 al 1905. Educatrice dei sordomuti con profonda vocazione religiosa. Nel 1987 le sue spoglie furono tumulate nella cappella della Curia generalizia di Bologna.

MICHALORIO BLASIO.
Autore del libro in latino “Tractatus de cae-co, surdo et muto, una cum aliquibus decisionibus diversorum tribunalium ad materiam facientibus” stampato a Spoleto nel 1847.

MICHELA.
Il sistema di stenotipia usato attualmente nel Parlamento italiano che effettua la scrittura e proiezione simultanea su uno schermo del discorso dell’oratore (vedi stenotipia).

MICHELONI FRANCESCO.
Sordomuto. Impiegato del Ministero del Lavoro. Fu uno degli attivisti nella Società romana di M.S., appena costituita nel 1882. Fu presidente di detta società negli anni dieci e venti. Scrisse le pubblicazioni: “Un pò di tutto intorno ai sordomuti” nel 1888 e “Sull’educazione dei sordomuti” nel 1890. Diresse la testata de “L’Avvenire del sm.”. Fu con il suo primo contributo del lungo cammino per la dignità sociale e per l’istruzione obbligatoria dei sm. del quale fu membro del Primo congresso internazionale dei sm. (1911) a Roma e del primo convegno nazionale dei sm. a Genova (1920) dove presentò la sua tesi su “la scuola del sordomuto”. Organizzò e presiedette il II convegno nazionale tenutosi a Roma nel 1922. Per i suoi meriti fu nominato nel 1929 dal Ministero degli Esteri di Francia con l’onorificenza di “Ufficiale” dell’Istruzione Pubblica. Nel 1932 fu insignito Commendatore della Corona d’Italia. Successivamente non si ebbe alcuna notizia di lui dopo gli anni trenta. Medaglia d’oro ENS “alla memoria” (Delibera 25.11.1956).

MICHIELAN MARIA
delle Suore maestre di S.Dorotea. Fu direttrice dell’Istituto Effetà di Marola (Vicenza) negli anni ottanta.

MICROFONO.
L’apparecchio che trasforma le vibrazioni acustiche in oscillazioni elettriche permettendo così la trasmissione del suono per radio o per telefono…è usato anche per le protesi acustiche che ricevono il suono.

MICROFONOGRAFO APPLICATO AI SORDOMUTI.
Fu il primo amplificatore per sordi nel secolo XVIII “….uno strumento che serve ad ingrossare la voce, come la lente ingrandisce una immagine: per esso si apre un nuovo capitolo: la microfonografia o microscopia del suono” così il dott.G.F. Jaubert lo definì: “….per guarire la sordità e farli parlare….vedrebbero volontieri scomparsa o almeno diminuita la disgrazia del sordomutismo….” questi furono primi commenti degli Educatori dei sordi. Iniziò così l’educazione acustica con esercizi di audizione in alcuni Istituti più importanti.

MIGAMMA.
Nome pseudomino di Padre Guido Meucci delle Scuole Pie che scrisse innumerevoli articoli su Piccolo Sordomuto e L’Educazione dei sm. negli anni trenta e sessanta.

MIGLIORINI STANISLAO
(1898 – 1981). Fu maestro dei sordomuti dal 1917 al 1960 presso la scuola dell’Istituto Gualandi di Bologna. Ha ricevuto la medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione.

MILES DOROTHY
(1931-1993). Poeta sorda gallese. Ha scritto la sua esemplare biografia e ha pubblicato la raccolta di poesie in Lingua dei Segni ispirando per tante persone le fonti poetiche segnanti. Sulla figura di memoria della poeta Miles ha fondato il Centro di Cultura e di Lingua dei Segni Britannica (British Sign Language) BSL.

MILLIS ANNETTA T..
Educatrice dei sm. presso l’Istituto di Rochester negli USA. Fu considerata fondatrice della prima scuola cinese dei sordomuti nel 1884.

MIMIAMBO.
Dal greco “mimiambos”. Mimo (componimento teatrale) in versi coliambi, del tipo di quelli del poeta siracusano Eroda o Eronda (sec. III a.c.).

MIMICA.
L’arte di esprimere sulla scena teatrale i sentimenti mediante gesti e movimenti del corpo. Il linguaggio mimico usa l’insieme dei gesti e dei movimenti del corpo come una conversazione, integrando o sostituendo la parola pronunciata. I sordi usano anche questa mimica composta con i gesti.

MIMICA FACCIALE
“La mimica facciale è una parte della cinesica che riguarda il modo in cui si altera il volto delle persone. Gli esseri umani lasciano trasparire anche in questo modo il loro pensiero e le loro emozioni, in quanto la mimica facciale è difficile da controllare spontaneamente. Il primo studioso scientifico di mimica facciale è stato Charles Darwin (1809-1882). La mimica facciale è importante sia a livello personale che a livello sociale; ad esempio nel caso della paura, essa permette di avvisare di un pericolo i membri di una stessa specie, insieme ai richiami, ai gesti e agli avvisi.”

MIMICO (METODO).
Famoso metodo oggetto di conflitti e controversie tra gli educatori e gli stessi sordi circa l’educazione metodologia per i sordomuti. Il sistema dei segni metodici proviene dal linguaggio d’azione spontanea del sordo ed è stato usato per la trascrizione delle figure espressive del dizionario, aggiornato poi con i segni ragionati, codificati, convenzionali ecc. Questo metodo, definito “francese”, è stato promulgato dal famoso educatore De L’Epee che era convitto della necessità, nell’educazione dei sordi, dell’uso del supporto mimico con l’ausilio della scrittura e del disegno, mentre la parola viva non era ritenuta prioritaria. Gli oralisti si opposero al metodo francese poiché affermavano che i sordi educati esclusivamente con il linguaggio dei gesti non potevano partecipare alla vita sociale dei normoudenti considerando i gravi danni dell’emarginazione e della chiusura psicologica. Fu così che nel 1880 fu deciso di applicare il metodo dell’oralismo all’istruzione dei sordomuti per favorirne l’integrazione sociale. Alcune istituzioni scolastiche speciali insegnano oggi usando il metodo del bilinguismo cioè gesti, lettura labiale e parola parlata (separatamente l’una dall’altra); però non tutti gli educatori condividono tali sistemi. Questa storia, quindi, rimane sempre aperta.

MIMICO-GESTUALE (LINGUA E/O LINGUAGGIO).
È un linguaggio dei sordi molto conosciuto, che ha un suo meccanismo linguistico e regole grammaticali indipendenti dalla lingua parlata, che producono comunque una completa espressione del messaggio. In realtà questo è equivalente al sistema della Lingua Italiana dei Segni. Ma attenzione!: questo termine è stato voluto negli anni ottanta dall’ENS attraverso i corsi per gli interpreti e per l’informazione gestuale e il servizio di interpretariato. Anche questo si avvale delle “regole grammaticali della lingua italiana” ciò vuol dire che i gesti corrispondono a tutte le regole della lingua parlata, in più comprende il gesto naturale, quello convenzionale e la dattilologia in quanto alcune parole nel sistema della lingua mimico-gestuale non esistono. Tuttavia è simile all’Italiano segnato esatto. Comunque la definizione linguistica della comunicazione “mimico-gestuale” è in corso di studio da parte dell’ENS di Roma (1992).

MIMO.
Attore che interpreta un’azione avvalendosi esclusivamente della mimica, senza far uso della parola. I Sordi mimano molto abilmente e rapidamente, anche se non hanno imparato la lingua e/o il linguaggio.

MINARDI RUGGERO DOMENICO.
Fu presidente della Sezione Romagna dell’Associazione Benefica Sordoparlante a Bologna ed uno dei firmatari del Trattato di Padova per l’unificazione delle Associazioni locali storiche nel 1932.

MINDEL EUGUENE DAVID.
Specialista di psichiatria infantile negli USA. È direttore del servizio psichiatrico dell’Ospedale “Michel Reese” nell’Illinois. Ha fatto una lunga ricerca sui bambini sordi e loro famiglie; pubblicò con Vernon l’opera tradotta in italiano “Crescono nel silenzio” nel 1973.

MININNI FRANCESCO.
Audiologo. Si occupa in campo professionale dell’Istituto Provinciale Apicella di Molfetta (Bari) e della sordità infantile. Autore di molte pubblicazioni sulla sordità. La conoscenza di Mininni e la sua esperienza sono stati un valido supporto (1990) per l’educazione dei sordi e per la realizzazione dei progetti all’Istituto sopradetto.

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE.
In Italia tale dicastero si occupa dell’istruzione dei vari livelli scolastici con funzioni e compiti sanciti da proprie legislazioni in seno ad un ordinamento italiano formatosi nel 1859 (Ministro Casati) con l’unificazione di tutte le direzioni generali di ogni ex stato italiano con la legge dell'”unità”. Successivamente furono erogate nuovi leggi, modifiche e disposizioni integrative in conformità delle situazioni politiche e dell’evoluzione sociale del nostro paese. Le più importanti sono state: legge Coppino del 1877 (sull’obbligo scolastico), legge Deneo-Credaro del 1811 (corsi popolari), legge Gentile del 1923 (nuovo ordinamento con nuovi indirizzi didattici e l’obbligo scolastico si estese ai minorati sensoriali), legge del 1962 (scuola media obbligatoria), legge del 1991 (riforma scuola elementare). Per l’educazione dei sordi ci furono molte proposte di legge sull’istruzione obbligatoria ma per motivi economici si raggiunsero solo nel 1923 (Legge Gentile). Il Ministero della P.I. gestisce direttamente tre Istituti governativi per sordomuti (Roma, Milano e Palermo) ed eroga il pubblico finanziamento alle Istituzioni private per sordi previa convenzione a norma della legge 23.12.1923, n.3126 per assicurare l’attività didattica, nonché altri contributi statali per le scuole medie, superiori e professionali in alcune principali città gestite dall’ENS, fino nel 1978. Assume poi la gestione diretta dei medesimi istituti diretti dall’ENS. Inoltre provvede agli interventi per fornire gli strumenti necessari per la rieducazione acustica. In seguito dell’inserimento scolastico dei portatori di handicap il Ministero ha provveduto con centinaia di circolari dal 1971, ad assicurare l’integrazione scolastica nelle scuole comuni. Nell’art.10 della legge 517/77 si applica l’inserimento dei sordi con la garanzia di provvedere alle strutture adatte per il loro apprendimento didattico. Ma i problemi scolastici dell’inserimento degli handicappati non mancano, quindi il Ministero si trova ad avere un lavoro maggiore rispetto agli anni passati. Ha costituito in proposito gli incontri periodici dell’apposito gruppo di lavoro a carattere nazionale, ed istituito l’osservatorio permanente per le problematiche relative agli alunni portatori di handicap psichici, fisici e sensoriali.

MINISTERO DELLA SANITA’.
L’Ente dello Stato istituito con l’Unità italiana. Ha il compito di tutelare la salute collettiva attraverso l’insieme delle persone, degli organi che lo costituiscono e dei mezzi di cui dispone. Prima della riforma sanitaria il Ministero si dedicava poco riguardo ai problemi riabilitativi dei sordi. La legge n.833/78 sul nuovo ordinamento sanitario del paese offre un impegno più dettagliato per quanto riguarda la riabilitazione ed il recupero funzionale dei portatori di handicap fisici, psichici e sensoriali in materia sanitaria. I bambini sordi possono essere seguiti dall’USL di zona che possiede l’apposito centro ambulatoriale audiofonetico (rieducazione fonetica, acustica, psicomotoria, ecc.) oppure da centri privati convenzionati con la Regione, qualora, l’USL di zona sia sprovvista di detta struttura. Il Ministero fornisce inoltre presidi per il recupero funzionale (protesi acustiche, strumenti congeniali per la rieducazione, comunicatore telefonico, ecc.). Nel 1980 decretò per la prima volta la tabella delle percentuali d’invalidità, successivamente ha approvato con decreto 5.2.1992 la nuova tabella indicativa delle percentuali d’invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti. Inoltre si occupa della programmazione e dei problemi di riabilitazione degli handicappati, con piani annuali e triennali, a carattere nazionale che sono forniti alle Regioni che gestiscono il sistema sanitario.

MINISTERO DELLE POSTE E DELLE TELECOMUNICAZIONI.
Dagli anni ottanta si occupa del progetto di informazione e telecomunicazione a favore dei sordi ma questa realizzazione è limitata per motivi tecnici e dalle circostanze . Nel 1987 omologò per la prima volta l’apparecchio del dispostivo telefonico per sordi. Nel 1992 ha iniziato a promuovere una serie di progetti elaborati e di convenzioni per l’accesso alla informazione e alla comunicazione a favore dei sordi attraverso la TV e il videotelefono a cura degli enti concessionari per i servizi radiotelevisivi con la collaborazione delle associazioni che si occupano dei sordi come previsto dall’art. 25 della legge quadro sugli handicappati (n.104/92).

MINISTERO DELL’INTERNO.
Le competenze assistenziali a favore delle categorie protette (mutilati ed invalidi civili, ciechi e sordomuti) sono attribuite allo Stato in conformità dell’art. 38 della Costituzione “….ogni cittadino inabile al lavoro e sprov-visto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento ed all’assistenza sociale” così è stato deciso dalla sentenza della Corte Costituzionale n.139 del 24.7.1972. I servizi sopradetti erogati dagli Enti nazionali per le varie categorie (ANMIC, UIC e ENS) furono statalizzati e trasferiti al Ministero dell’Interno, che continua l’erogazione delle provvidenze previste dall’attuale legislazione a favore degli invalidi civili, ciechi e sordomuti. Nonostante il D.P.R. 616/77 preveda la delega in materia di assistenza dallo Stato alle Regioni, la Corte Costituzionale conferma con la sua sentenza n.174 del 30.7.1981 che quest’assistenza rimane a carattere nazionale. Perciò è valida l’efficienza dell’art.2 del D.P.R. n.617 del 24.7.1877 sull’istituzione della direzione generale dei servizi civili del Ministero suddetto per interventi assistenziali specifici e per la concessione di pensioni ed assegni a carattere continuativo in attuazione dell’art.38 della Costituzione nonché l’attività dei Comitati Provinciali di Assistenza e Beneficenza Pubblica (C.P.A.B.P.). Lo stesso Ministero controllava, con i poteri di vigilanza la gestione amministrativa dell’Ente Nazionale Sordomu-ti come previsto dall’art.3 della Legge 21.8.1950, n.698 fino alla soppressione avvenuta con D.P.R. 31.3.1979 in quanto con la trasformazione Ente pubblico a Ente morale la competenza di vigilanza passa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

MINISTERO DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA.
La disposizione dell’art.13, comma I, lettera d, della legge quadro sull’handicap n.104 del 5.2.1992, prevede l’attribuzione di incarichi professionali ad interpreti da assegnare alle Università per facilitare la frequenza e l’apprendimento da parte degli studenti non udenti (una sessantina di studenti nel 1992). In tale esecuzione con D.M. 8.5.1992 ha costituito un gruppo di lavoro per approfondire le problematiche attinenti all’inserimento dei giovani sordi universitari ed alla formazione degli interpreti e di individuare criteri per il conferimento dei relativi incarichi professionali, nonché di fornire elementi utili per un migliore inserimento ed un maggior numero di studenti con una assistenza universitaria assicurata e specializzata. Questo gruppo è composto, oltre che dai funzionari del Ministero, dagli esperti dell’ENS, da quelli del CNR che si occupano del linguaggio dei sordi, di alcune istituzioni per sordi e dell’Associazione degli interpreti dei sordi. Questa è nuova esperienza a livello accademico nella storia dell’educazione dei sordi in Italia.

MINISTERO DEL TESORO.
Agli inizi del Regno d’Italia esistevano un Ministero del Tesoro ed un altro delle Finanze che nel 1922 furono unificati in unico organo dello Stato. Dopo gli eventi bellici vennero separati di nuovo, aggiungendo poi il dicastero “del bilancio”. Questi si occupano dei bilanci e della situazione economica dello Stato. Per quanto riguarda il ministero del tesoro nella storia dei sordi: è solamente di recente che si può con-tattare direttamente in quanto con la legge di conversione n. 291 del 26.7.1988 il Ministero del tesoro assume specifiche competen-ze riguardanti la revisione delle categorie delle minorazioni e malattie invalidanti e dei relativi benefici, eccetto le “normali” variazioni del bilancio di cui si occupa a partire dalla costituzione italiana. Organizza le commissioni mediche militari per l’esame dei verbali di visita trasmessi dalle Commissioni mediche U.S.L., per eventuali ulteriori accertamenti di controllo e la commissione medica superiore per i ricorsi presentati delle invalidità contro l’esito delle commissioni militari ed UU.SS.LL. a norma del decreto 5.8.1991 n. 387 per l’esecuzione della legge 15.10.1990, n.295 in sostituzione delle precedenti disposizioni in materia dell’accertamento sanitario delle invalidità (invalidi civili, ciechi e sordomuti).

MINISTERO PER GLI AFFARI SOCIALI.
È il Ministero senza portafoglio in seno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, istituito con la legge 109/90. Si occupa, fra l’altro, delle categorie protette (vedi affari sociali).

MINOJA GIUSEPPE
(n.1812 m.Lodi 10.9.1871) sordomuto istruito dall’Abate Bagutti nel Regio Istituto Statale di Milano. Nel 1832 fondò lo Stabilimento dei sordomuti di Villanova-Lodi, che si fuse, poi con il nuovo Pio Istituto Sordomuti di San Gualtiero (1845). Scrisse varie opere sull’istruzione dei sordomuti: “Sulla necessità dell’educazione dei sordomuti” nel 1852 e “Compendio di dottrina religiosa, scientifica e morale ad uso dei sordomuti” nel 1858. Per varie vicende dell’Istituto fu costretto a ritirarsi nel 1862. Dopo il suo abbandono dell’Istituto nessuno ha fatto più cenno o ricordo al suo riguardo.

MINORATO DELL’UDITO.
Termine più moderato usato al posto della tradizionale parola “sordomuto”, nelle conversazioni e sugli scritti in proposito a mezzo di stampa.

MINUNNO FAUSTA
delle Suore Salesiane fu Superiora generale della Congregazione delle Suore salesiane dei Sacri Cuori a Lecce negli anni trenta.

MINUTELLI MARGHERITA (MATILDE).
F.d.C. (Vincenzina), Entrata come educatrice dei sm. nell’Istituto Pendola nel dicembre 1931. Lasciò prematura la vita terrena il 1.1.941.

MIRANDA ANTONIO.
Insignito del Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Napoli per oltre 31 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998).

MIRIJELLO ANTONIO.
Presidente del Consiglio Regionale ENS Calabria,  nato a Isca Sullo Ionio (CZ) il 22 novembre del 1964, risiede a Catanzaro. E’ figlio di padre sordo e madre udente ormai da anni deceduta. Ha una sorella sorda e una udente. Sposato da 24 anni con Marinella Scarcella, anche lei sorda, ha tre figli Saverio, Alessandro e Roberto, tutti udenti.  Nel 1983 consegue il Diploma di qualifica addetto di contabilità d’azienda presso l’Istituto Professionale “A. Magarotto” di Roma. Per dieci anni è stato impiegato presso l’Ufficio del Personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale 5 di Catanzaro. Da gennaio 2000 lavora presso l’Ufficio di protocollo Regione Calabria. Il suo lavoro puntuale e la sua tenacia lo hanno portato a ricoprire prima la carica di Presidente  della Sezione Provinciale E.N.S. di Catanzaro e in seguito Vice Presidente Consiglio Regionale E.N.S. della Calabria, fino ad arrivare alla carica di  Presidente Regionale, che ancora oggi ricopre. Cavaliere al Merito della Repubblica, decreto 2 giugno 2009 (Fonte ENS).

MIRINGE.
Membrana del timpano interposta tra la cassa del timpano ed il condotto uditivo esterno nell’orecchio medio.

MISTO COMBINATO (METODO).
L’uso simultaneo del metodo orale e di quello mimico. Nell’educazione dei sordi quasi tutte le istituzioni specializzate usano questo metodo anche se in realtà prevale quello dell’oralismo.

MODEM.
È un apparecchio collegato con il computer che trasmette via cavo telefonico i dati all’altro possessore dello stesso modem, comprende anche gli scambi dei messaggi in diretta sullo schermo visivo o sulla stampante. È simile alla telescrivente. È stato molto usato negli anni ottanta, pochi sordi lo usano tutt’oggi ma solo come hobby dell’informatica.

MOFERINI LUCIANO. Insignito del Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Novara per oltre 35 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998).

MOIA FRANCESCO.
Canonico. Fu direttore dell’Istituto Provinciale dei Sordomuti di Como fino al 1925, succeduto a Valli Alcide.

MOIRAGHI MARIA
delle Canossiane. Fu Superiora del Convitto femminile del Pio Istituto Sordomuti di Milano dal 1976, succeduta a Cantù, ed educatrice dei sordi per pochi anni dal 1968.

MOGIFONIA.
Modificazione della voce prodotta da una specie di stanchezza o d’esaurimento dei muscoli laringei in rapporto con lo stato generale poco lodevole. Una categoria di turbe della voce che deriva da semplice in coordinazione dei movimenti delle corde vocali turbe che talora sembrano indipendenti da qualsiasi lesione e presentano i caratteri delle nevrosi.

MOGILALIA.
Dal greco: mogis, con difficoltà; laleo, parlo. Lo stesso che dislalia.

MOLFINO ENRICO.
Educatore dei sm. nel Pio Istituto Poveri di Milano attorno al 1880. Pubblicò l’opera “L’eucarestia intorno ai sordomuti” nel 1888.

MOLFINO LUIGI.
Insegnò ai sordomuti per 20 anni nel Pio Istituto di Milano, si trasferì, poi, ad Imperia per dirigere l’Istituto Sordomuti di Oneglia dal 1895 al 1904. Scrisse due opere pedagogiche speciali: Sull’educazione dei sm. (1890) e Primi racconti alla lettura dei sordomuti (1897).

MOLINARI EMILIO.
Genovese. Fu considerato primo interprete italiano al Congresso Internazionale dei sordomuti svoltosi a Roma nel 1911, organizzò con la collaborazione di altri il Convegno nazionale dei sm. di Genova nel 1920 che funse da interprete. La sua opera “intelligentissimo e profondo conoscitore del linguaggio dei gesti, fu veramente preziosa” (Trafeli, 1911). Subì la forte contestazione da parte dei congressisti quando disse: i sm. istruiti del metodo orale rispetto a quello misto “…ho tavolta osservato un maggior sviluppo intellettuale nei secondi che nei primi”. Presenziò ai numerosi convegni capeggiati dalla Federazione delle associazioni di mutuo soccorso fra sordomuti e dall’Unione Sordomuti Italiani fino al 1930. Partecipò come interprete al Raduno Patriottico, Religioso e civile organizzato da Antonio Magarotto nel 1932. Non si ebbe più notizia attorno agli anni quaranta.

MOLLEY DANTE,
nato a Ivercargili (Nuova Zelanda), è stato il nono sacerdote sordo nella storia della Chiesa. Ordinato sacerdote il 15 luglio 1989, svolge l’apostolato ai sordi a Sidney.

MONACI SILVIO
(n.1859 m. 2.6.1940) Educatore dei sordomuti. Di-resse l’Istituto Nazionale di Genova dal 1896 al 1909. Fu autore di alcune opere dedicate all’educazione dei sordomuti ed all’Istituto medesimo: “Relazione allo stato attuale dell’istruzione dei sordomuti”, “Genova e i genovesi nell’istruzione dei sordomuti” (1899), “Storia dell’Istituto Nazionale per i sordomuti in Genova” (1901), “Lettere e recensioni relative alla storia dell’Istituto genovese” (1903) e scrisse il libro in memoria del suo predecessore Sac. Panaro nel 1897.

MONDO SILENTE.
Bollettino semestrale di informazione a cura del Club Amici del Mondo Silente (C.A.M.A.S.) fondato nel 1955. Iscritto al n.3905 del Registro del Tribunale di Milano il 20.12.55. Diretto dal Dott. Otello Gioacchini (1969) con sponsorizzazione della Ditta Mercuy (Protesi acustiche). Dagli anni settanta non pubblica più.

MONDO SILENZIOSO.
Bollettino informativo interno della Sezione Provinciale ENS di Agrigento. Numero unico dell’anno 2000.

MONEMA.
Termine formato dal profisso “monos”, solo, uno, e il suffisso “ema” (suffisso produttivo di termini tecnici proprio della linguistica strutturalistica, che abbiamo il valore di unità distintive – per es. fonema, morfema, lessema, ecc.). Questo indica ogni unità non più analizzabile in una successione di altre unità dello stesso tipo “ogni segno il cui significato sia indiviso”.

MONETA LUIGI
(+ 1955). Monsignore in servizio dell’opera “Sacra Famiglia” per 35 anni. Nei primi anni del suo sacerdozio aveva prestato servizio nel Pio Istituto Sordomuti di Milano, (Via Galvani), chiamato dal Monsignor Casanova, dal 1910 al 1919.

MONETA SOFIA.
F.d.C. (Canossiana). Da oltre 30 anni maestra delle sordomute presso il Pio Istituto di Milano. Spirò il 12.6.1928.

MONOAURALE.
Uso di un solo orecchio, o di una sola protesi acustica.

MONOFONO.
Con questo termine veniva designata dagli antichi la caratteristica fondamentale della voce del sordo, costituita cioè da un unico tono, quindi monotono. Evidentemente nei muti dalla nascita, i quali non possono parlare, ma emettono soltanto dei suoni di una sola voce.

MONTAGNANI ANGIOLINA.
Figlia della Carita (Canossiana). Educatrice dei sordomuti presso Istituto Canossiano di Cremona.

MONTALDO SEBASTIANO.
Sordo. Si è laureato in medicina e chirurgia con 87 su 110 svolgendo la tesi “Aspetti della Idroflenosi in Sicilia” discussa con Prof.Fradà, direttore dell’Istituto di Medicina del Lavoro di Palermo. È il primo sordo d’Italia che ha conseguito il titolo universitario, sul campo della medicina, nel 1963. Attualmente è medico presso l’ospedale pubblico di Palermo. Fu membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Nazionale Sordomuti dal 1966 al 1987 per 21 anni. Nel suo lungo periodo attivo in seno dell’ENS contribuì notevolmente alla rappresentazione ed allo sviluppo dell’associazione stessa. Insignito del Riconoscimento al merito ENS per 27 anni di dirigente nazionale ENS (cerimonia in Campidoglio 17.12.2000).

MONTESSORI MARIA
(Ancona 1870 – Noordwijk 1952). Nota pedagogista di fama internazionale. Laureatasi in medicina in tarda età, fu assistente alla clinica psichiatrica di Roma e si occupò dell’e-ducazione dei bambini frenastenici. Scrisse alcune interessanti opere che illustrano il metodo, con risultati innovatici in campo educativo. Il suo principio fondamentale è che la scuola deve essere funzionale alle esigenze psicologiche e biologiche del bambino in un ambiente adatto. Molti educatori dei sordi seguirono le esperienze montessoriane scrivendo opere dedicate all’insegnamento più adatto per i sordomuti specialmente nelle scuole materne.

MONTEVECCHI ADELE
della P.M.S. Educatrice dei sordomuti. Scelse la Congregazione come il fratello Umberto e la sorella Maria. Fu una delle prime suore e la seconda Superiora generale della Piccola Missione per i sordomuti dal 1919 al 1923, succeduta alla Madre Mezzini, cofondatrice della suddetta Congreazione e Superiora della casa madre dell’Opera Gualandi di Bologna dal 1892 al 1904 e dal 1919 al 1923 e della casa filiale di Roma dal 1926 al 1929. Morì il 19.1.1945 a 85 anni d’età.

MONTEVECCHI MARIA
della P.M.S. Sorella di Umberto e di Adele entrò nella congregazione per vocazione all’educazione dei sordomuti. Fu poi Superiora della sezione femminile dell’Opera Gualandi di Giulianova dal 1920 al 1929 e di Roma dal 1935 al 1941.

MONTEVECCHI UMBERTO
della P.M.S., n. Forli il 2.5.1882 m. Bologna il 6.2.1941, ordinato sacerdote nel 1905, maestro dei sordomuti. Entrò nell’opera missionaria appartenente della Piccola Missione come le sue sorelle Adele e Maria. Fu poi direttore della casa filiale di Firenze dell’Opera Gualandi dal 1923 al 1924 e Superiore Generale della Piccola Missione dei Sordomuti dal 1924 al 1941. Fondatore dell’Associazione ecclesiastica “Pia Unione di San Francesco di Sales” fra gli udenti, aggregata alla Congregazione medesima (1939). Già membro e Presidente dell’Opera Pia Gualandi di Bologna. Autore della pubblicazione: “Fratelli Gualandi e loro scritti spirituali” e “Piccola Missione”. Si occupò doverosamente delle varie funzioni nella sede centrale dell’Opera e nella sua Congregazione.

MONTI ANGELO.
Fu il direttore dell’Istituto Provinciale dei Sor-domuti di Como dal 1925, succeduto al Can. Moia Francesco.

MONTI ANNA,
fu maestra delle sordomute nel Pio Istituto Sordomute di Bologna, fondato dalle Contesse Ranuzzi, e la terza direttrice dell’omonimo Istituto dal 1862 gino alla morte avvenuta nel 1904.

MONTI ANNIBALE.
Nato a Codogno (Milano) il 27.11.1875. Divenuto sordo all’età di 3 anni per una meningite. Scultore molto affermato. Vinse due concorsi nazionali per un monumento, banditi da Leone XIII e dallo Stato (1904 e 1934). A causa di un contrordine la sua opera fu acquistata da una famiglia comasca. A Piacenza scolpì numerose opere per i cimiteri monumentali con abile arte funeraria. In onore della sua figlia defunta nel 1926 scolpì il capolavoro chiamato “Monumento a Elena” che si trova nella Galle-ria di Arte Moderna di Piacenza. Morì l’11.10.1941 completamente emarginato rispetto ad altri noti scultori normoudenti.

MONTI TIZIANO.
Nato a Milano il 27.4.1898. Pittore sordo. Collaborò con noti pittori: Betrami, Molino per le famose pagine illustrate “Domenica della Corriere, Corriere dei Piccoli” nel quale si impegnò per 45 anni. La sua tenace capacità trovò sempre difficoltà legate alla vecchia legge di inabilitazione dei sordomuti. Partecipò a diverse mostre dell’arte nei paesi esteri. Fu uno degli storici pionieri dello Sport Silenzioso di Milano ed è considerato uno dei suoi fondatori. Lasciò la vita terrena il 7.2.1981.

MONTORZI FEDERIGO,
Educatore. Fu direttore dell’Istituto Statale Sordomuti di Milano dal 1932 al 1933 e dell’Istituto Sordomuti di Pavia dal 1933 al 1947.

MONZON FAUSTINO,
arciprete della Cattedrale di Brescia affidò alcune sordomute, raccolte da lui, alle Suore Ancelle di Brescia nel 1837.

MOODY BILL.
Statunitense di New York. Uno dei noti studiosi del linguaggio dei sordi. È considerato uno tra i più eccellenti interpreti del mondo, conosce le diverse lingue dei sordi ed ha una notevole esperienza di comunicazione a livello internazionale (1992).

MORA GIUSEPPA,
figlia della Carità (Canossiana), maestra dei sordomuti presso istituto Canossiano di Crema. Fu collaboratrice di Margherita Terni negli ultimi anni dell’ottocento.

MORANDI CLEMENTINA
delle Suore di N.S. della Misericordia. Educatrice dei sm. Fu direttrice dell’Istituto dei Sordomuti di Imperia dal 1920 per 40 anni.

MORANI FRANCESCO.
Sacerdote. Fu direttore dell’Istituto Statale Sordomuti di Roma dal 1843 al 1865.

MORBIDI ALFREDO
d.S.P. Nato a Siena il 22.3.1860. Maestro dei sordomuti che seguì le orme di P.Pendola nel suo Istituto senese. Fu poi incaricato direttore dal 1916 al 1919. Morì sempre a Siena il 19.3.1931.

MORESI GIULIA.
Figlia della Carità (Canossiana). Fu superiora della sezione femminile dell’Istituto Provinciale dei Sordomuti di Como, succeduta a Borghi Rosa, fino al 1913.

MORETTI FAUSTO
dei Figli di M.I. Nacque a Erbusco il 2.6.1913. Fu Rettore dell’Istituto Sordomuti Pavoni di Brescia dal 1938 al 1952. La morte prematura colpì l’energico sacerdote il 18.8.1952 all’età di 39 anni.

MORFEMA.
Elemento linguistico che serve a indicare la categoria grammaticale o il rapporto sintattico o il significato di una parola.

MORI AGNESE
delle Figlie della Provvidenza. Fu la prima superiora dell’Istituto Fabriani per sorde di Roma fondato nel 1960, passò poi alla Madre Francesca Fontana.

MORI MANSUETO. Insignito del Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Brescia per  28 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998).

MORINI ARCANGELA
delle Figlie della Provvidenza. È Superiora ge-nerale delle Suore della Divina Provvidenza per l’infanzia abbandonata dal 1982, si occupò dell’educazione dei sordi a Piacenza e dirige l’istituto sordomuti a Cremona.

MORO LUDOVICO. Fu presidente del Collegio Centrale dei Sindaci ENS dal 1950 al 1962. Medaglia d’oro ENS per la sua affettuosa attività in ENS (cerimonia in Campidoglio, 1957).

MORONI IVAN.
Sordo milanese. Noto atleta e dirigente nell’ambiente dello sport silenzioso di Milano, ha mantenuto il suo incarico ininterrottamente per oltre 45 anni. È uno dei pochi che si è dedicato con piena fede, passione, prudenza ed amore all’attività sportiva silenziosa. È presidente della sua amata Società Sportiva Silenziosa di Milano (1992).

MORRIS DESMOND.
Autore dell’opera “L’uomo e i suoi gesti. La comunicazione non verbale nella specie umana”, stampata dalla Casa Editrice Arnoldo Mondatori Milano negli anni ottanta.

MOSCA ROLANDO. Insignito il Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Vercelli per 28 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998).

MOSCA PIETRO VINCENZO
Alla necrologia di questo valente pittore sordomuto, stampata nel nostro Giornaletto, piacemi aggiungere questo altre notizie avute dalla gentilezza del suo degno fratello. Il Mosca era dichiarato abile a provvedere alle cose propie dal Regio Tribunale di Biella, secondo l’art. 340 del Codice Civile. Però egli fece il suo testamento ològrafo (= di propia mano) e fu ritenuto valido. Gli furono fatti solenni funerali, e la salma fu trasportata a rosazza, dove fu seppellito nella tomba di famiglia. Gli fece la seguente epigrafe, scritta dal M. R. don G. B. Vincis, da 34 anni maestro e vice-parroco di Rosazza: PIETRO VINCENZO MOSCA – VALENTE PITTORE E BENEMERITO SI SUA TERRA NATALE CHE IN LUI PERDEVA UNO SPLENDORE CARO I MESTI PARENTI GLI AMICI E I COMPATRIOTTI PREGANO ETERNA REQUIE.Fonte: L’Amico Sordomuto 1877

MOSCHIANO GIUSEPPE
della P.M.S. (Avellino 23.9.1878 – Bologna 16.3.1957). Ordinato sacerdote nel 1903. Attivo nell’Opera Gualandi e nella Congregazione “Piccola Missione per i Sordomuti”. Maestro dei sordomuti. Fu direttore dell’Istituto Gualandi di Roma dal 1929 al 1941 e Superiore Generale della Congregazione dal 1941 al 1953 con tutta la sua energia ed operosità per il bene dei sordomuti. Membro del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Gualandi dal 1924 al 1957. Ha ricevuto la medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione.

MOTTINELLI MAURO.
Psicologo Sordo, anche  psicoterapeuta e psicologo Forense, formatore, esperto di sordità. Insegna Lingua dei Segni Italiana presso l’Associazione del Gruppo SILIS di Roma. Ha attivato i “Gruppi d’incontro per adolescenti sordi” presso l’Istituto Statale per Sordi di Roma. Ha contributo con Rosanna Bosi, Il workshop sugli aspetti psicologici, in L’assistente alla comunicazione per l’alunno sordo. Chi è, cosa fa e come si forma. Manuale di riferimento per gli operatori, le scuole e le famiglie di R. Bosi, R. Tomassini e S. Maragna (FrancoAngeli, 2007), L’interprete LIS sa essere un mediatore linguistico-culturale? I segni raccontano. La Lingua dei Segni Italiana tra esperienze, strumenti e metodologie a cura di C. Bagnara, S. Fontana, E. Tomasuolo e A. Zuccalà (FrancoAngeli, 2009) e con Virginia Volterra, Le Lingue dei Segni nel mondo, Opera Treccani Terzo Millennio – Enciclopedia Treccani (è in corso di stampa). Fonte: silis.it (2010)

MOVIMENTO APOSTOLICO DEI SORDI DI BARI,
costituito per opera di Giovanni Rubino nel 1987. È un gruppo dei sordi coadiuvato da un religioso dedito al bene dei sordi della circoscrizione di Terra nel 1991. Con decreto diocesano n.381/a fu riconosciuto come associazione di fedeli dall’Arcivescovo di Bari Mons. Magrassi Maiano. Ha sede presso l’Istituto Smaldone di Bari.

MOVIMENTO APOSTOLICO DEI SORDOMUTI,
fondato dal P. Aldo Natali della Piccola Missione per i sordomuti, è stata riconosciuta co-me associazione pubblica di fedeli con decreto Arcivescovile di Firenze Card. Piovanelli in data 3.5.1985. lo scopo dell’associazione è favorire il bene spirituale dei sordi. Ha sede presso la Curia Generalizia della Piccola Missione – Via Nosadella 51 – Bologna.

MOVIMENTO APOSTOLICO SORDI di PADOVA
Associazione Privata di Fedeli Can. 322 & 2 del Codice di Diritto Canonico, Riconoscimento ufficiale della CEI con decreto in data 13.6.2000. Il Gruppo Spirituale dei Sordi ENS di Padova ha iniziato il suo operato nel 1999 ma è stato ufficializzato il 16 novembre 2003 con la fondazione ufficiale del MAS di Padova.
Le attività del MAS sono caratterizzate da iniziative religiose, incontri, dibattiti, gite. Ogni mese viene celebrata la Santa Messa con la presenza di Don Antonio Veronese ed interprete LIS.Responsabile: Vincenzo Lionello. Collaboratori: Marina Donato, Giorgio Kostadimas e Maria Grazia Ruzza. Assistente Spirituale: Don Antonio Veronese (2010)

MOVIMENTO DEL CORPO E DELLA MANO.
Nel linguaggio dei sordi è un parametro dei segni scomposti in vari parti del sistema della Lingua italiana dei segni. Esegue il segno nel movimento. Vedi altri parametri: Configurazione, Luogo, Orientamento.

MOVIMENTO LIS SUBITO!.
Nel 2011 é nato da un gruppo di persone sorde ed udenti, residenti in tutt’Italia. Il Movimento LIS Subito! È un movimento assolutamente indipendente e apolitico. Indipendente perché libero e svincolato dalle varie …istituzioni, cooperative, fondazioni e associazioni, che comunque ci appoggiano e ci supportano numerose, in quanto ciascuna di esse – nel proprio ambito – promuovere la Lingua dei Segni quale lingua a tutti gli effetti. Apolitico perché non ha fini politici e combatte solo in nome del riconoscimento della LIS.

M.P.I..
Abbreviazione del Ministero della Pubblica Istruzione.

MULI PIA
delle Figlie di Carità (Vincenzina). Nota educatrice dei sordomuti in Sardegna. Fu direttrice dell’Istituto di Cagliari negli anni cinquanta.

MULTISIGN.
È un software del computer adottato nell’educazione dei sordi, realizzato negli anni novanta. Questo è un sistema multimediale interattivo per audiolesi che ha come obiettivo l’attività per sviluppare la capacità del sordo e per capire le informazioni visualizzate, sottotitolate e le animazioni gestuali, nonché per facilitare l’apprendimento della lettura labiale. È possibile memorizzare dal filmato i segni attraverso una vi-deocamera. Questo sistema è compatibile nell’ambiente del computer “Macintosh” e “Apple” con l’ultima versione.

MURARON ANGELO.
Educatore. È preside dell’Istituto Professionale di Stato per sordi di Torino e si è occupato del loro insegnamento in campo professionale per parecchi anni.

MURPHY ALBERT.
Docente americano della Facoltà di Educazione speciale, Patologia del linguaggio e medicina riabilitativa all’Università di Boston nel Massachusetts, si dedica particolarmente alla riabilitazione del linguaggio rivolta ai bambini sordi attraverso molte pubblicazioni a cura dell’Associazione Graham Bell nel 1991. Ha pubblicato in Italia un’opera con altri autori intitolata: “La famiglia del bambino sordo” titolo originale “The familes of hearing – Impaired children” a cura del Centro Amplifon nel 1981.

MUSCONI MARINO
della P.M.S. Educatore dei sordomuti. Ordinato sacerdote nel 1942. Fu Direttore delle Case filiali dell’Istituto Gualandi di Roma dal 1959 al 1967, Bologna (casa madre) dal 1967 al 1972 e di Giulianova (TE) dal 1975 al 1984. Nel 1986 pubblicò l’interessante opuscolo spirituale in onore del suo amato fondatore “I fioretti di Don Giuseppe”.

MUSIANI ANGIOLINA
della P.M.S. (23.6.1872 – 7.3.1947) Maestra dei sordomuti. Fu Superiora delle sezioni femminili dell’Istituto Gualandi di Bologna dal 1928 al 1941, Roma dal 1914 al 1920 e dal 1941 al 1945, Firenze dal 1945 al 1947, Giulianova dal 1905 al 1912 e Teramo dal 1912 al 1922. Superiora Generale della Congre-gazione della Piccola Missione per i sordomuti dal 5.9.1928 al 31.7.1941 nonché Superiora della Casa di Riposo alle Roveri di Bologna dal 1924 al 1928.

MUSICA.
L’arte che si esprime per mezzo di suoni combinati tra loro secondo determinate regole che costituiscono il linguaggio musicale. Nel 1835 Antonio Provolo ha adottato per la prima volta l’uso della musica per l’educazione dei sordi, ma questa novità non fu ben accolta dagli educatori dell’epoca, e quindi non fu portato avanti dopo la morte prematura del celebre Provolo. Solo dopo il ‘900 la musica ritornerà a far parte dell’educazione dei sordi. Oggi tutti i centri di riabilitazione e le istituzioni speciali la usano. Questa esperienza stimola e contribuisce note-volmente al recupero acustico del sordo nonché all’approfondimento della conoscenza dei brani musicali attraverso una faticosa esercitazione musicale. I sordi adulti utilizzano la musica nei centri di cultura durante le feste di ballo o altro incrementando l’ascolto musicale anche se sentono diversamente dai normoudenti ma la ascoltano con una propria modalità. La musica aiuta molto i sordi per la loro educazione vocale e uditiva (vedi impianto stereofonico, grammofono).

MUSICOTERAPIA.
È una terapia molto recente, questo viene usato nella riabilitazione acustica dei bambini sordi: conoscere suoni, ritmi, musica, ecc., identificare i tipi sonori con ripetuti esercizi di audizione e di acustica, con l’ausilio delle protesi, esperienza molto utile anche per lo sviluppo del linguaggio parlato. Nei centri di riabilitazione si applicano attivamente i programmi di musicoterapia.

MUSSOLINI BENITO
(1883-1945). Uomo politico fascista. Si interessò dei problemi dei sm. ricevendoli personalmente in alcune udienze. Tra al corrente dell’esistenza di due associazioni nazionali che negli anni trenta non erano in buoni rapporti. Controfirmò l’istituzione legislativa dell’ENS nel 1942: Il Presidente del Consiglio dei Ministri Benito Mussolini (1883-1945)  firmò la legge istitutiva dell’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordomuti adulti e della Federazione Italiana degli Istituti per sordomuti il 12 maggio 1942 (Era Fascista XX) n.889 e il Re Vittorio Emanuele III (1869-1947) lo promulgò con la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale il 22 agosto 1942, n.197.

MUTACISMO.
Disturbo del linguaggio consistente nella abnorme ri-petizione della lettera “m”, oppure nella sua elusione con altri suoni.

MUTACISMO.
Vaso di inibizione psichica consistente nella incapa-cità all’espressione verbale. Ordinariamente tutti questi taciturni d’elezione manifestano benissimo il loro pensiero con gesti, scritti o disegni, non parola.

MUTI CARLO.
Sacerdote. Fu Direttore dell’Istituto Governativo Sordomuti di Roma. Ripristinò il metodo orale (1865).

MUTISMO AFASICO
di origine postnatale, causato da malattia.Il soggetto paretico e speco epilettico, irrequieto, instabile con notevoli anomale psichiche; ha una voce normale e non è sordo. Da non confondersi con le afasie transitorie dovute a esaurimenti, collassi e malattie come l’afasia da tifo.

MUTISMO ANARTRICO
di origine natale o postnatale, presenta frequente disfonia, sufficienza intellettuale, incapacità di articolare parole a causa della malattia cerebrale (paralisi); non presenta epilessia. Tale mutismo ha un valore clinico, ma i logopedisti lo curano con lo stesso interesse dell’afasia motrice; presenta una scarsa educabilità. La differenza tra il mutismo anartrico ed afasico è che il primo deriva sempre da malattie paralizzanti che interessano l’apparato fonico e il secondo, anche se accompagnato da malattie paralizzanti, lascia integro l’organo della parola.

MUTISMO OTOGENO
di origine postnatale e causato dall’abbassamen-to uditivo o da una vera sordità. Il recupero viene eseguito da socializzati in logopedia o terapisti.

MUTISMO PER RITARDO,
che è spesso ereditario o in relazione alla lentezza dello sviluppo causato o dalla nascita precoce o da qualche morbo o dalla trascuratezza dalla famiglia (difficoltà della comunicazione dei genitori sordomuti o da poca energia motoria). A questo mutismo può certamente giovare l’opera pedagogica accompagnata da quella medica.

MUTISMO PER SORDITA’ (sordomutismo),
di origine prenatale o post-natale immediata, con sordità bilateriale completa o gravissima. Nei soggetti colpiti si riscontra spesso la caratteristica della voce detta appunto “del sordomuto”. Educatori specializzati o dei qualificati logopedisti o terapisti si occupano del recupero della parola in questi soggetti.

MUTISMO PSICOLOGICO.
Non parla, ma sente normalmente e ha l’intelligenza nei limiti della norma, ciò ha un’origine psicologica quindi è compito del lopopedista, con la collaborazione dello psicologo e della psichiatria, la riabilitazione al linguaggio. Anche alcuni casi di sordità sono affetti da mutismo psicologico a causa di varie circostanze.

MUTO.
Si dice di chi non può parlare perché affetto da mutismo. Anche il sordo dalla nascita non rieducato rimane “muto” (sordo-muto).

MUTOLEZZA.
Permanente incapacità di emettere suoni, voce, parola, ecc.

MUTOLINO.
Nome affettuoso usato da alcune istituzioni, dell’ottocento e primi del novecento, per richiamare l’attenzione dei benefattori per accrescere l’opera dedita all’educazione dei fanciulli sordomuti dell’epoca. Anche i nobili benefattori usavano sempre questo termine in modo compassionevole. La famosa nobile Principessa Strozzi-Guicciardini di Firenze chiamò più volte, affettuosamente, le bambine sorde “…mie mutoline”.

Autore: Franco Zatini  – en009 agg. 06/12 (20.09.2016)

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