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1829 – Istituto Provinciale Sordomuti in Ferrara

Nella campagna ferrarese c’erano molti sordomuti abbandonati come in tutte le parti d’Italia, comunque nell’ottocento pochi sordomuti ferraresi avevano avuto la fortuna di essere istruiti dal Pontificio Istituto Sordomuti in Roma.
In Ferrara le prime iniziative per una scuola per sordi furono fatte dal Conte Cosimo Masi (dal 1829) che a sue spese aprì una scuola per sordi. Purtroppo questa attività didattica speciale fu molto breve per varie circostanze tra le quale una circolare che dispose tutti i sordomuti poveri dello Stato Pontificio si dovessero ricoverare all’unico regno istituto per sordomuti in Roma a carico dei Consigli Provinciali dello Stato medesimo (questa circolare evidenza come si tendesse ad arginare la proliferazione delle scuole private per sordi).
Dopo un certo periodo su interessamento dello stesso Conte e dell’educatore Giovanni Bozzoli, che aveva avuto l’esperienza dell’istruzione ai sordomuti nella sua casa, si volle riaprire un Istituto a carattere pubblico per i sordomuti.
Infatti l’Amministrazione Provinciale, nonostante l’offerta dei fratelli sacerdoti bolognesi Gualandi di ospitare i sordomuti ferraresi, preferì affidare la gestione dell’istituto a Bozzoli in Ferrara, il quale fu il primo direttore con atto deliberativo del 7 giugno 1853.
Si trattava della prima fondazione di scuola per sordomuti in Ferrara diretta da Bozzoli con la denominazione “Istituto Provinciale de sordo-muti”.
Il Gonfaloniere (Magistrato comunale nello Stato Pontificio) di Ferrara assegnò il locale in Palazzo Schifanoia di proprietà pubblica dal 1854 (attualmente è sede municipale: museo).


La scuola per sordomuti funzionò nei primi tempi con una decina di elementi che divennero poi una ventina nel 1860, il metodo adottato fu il mimico-gestuale fino alla morte del Bozzoli quando gli amministratori ferraresi decisero di trasferire gli alunni all’Istituto Gualandi di Bologna (1878).
Se i successori avessero saputo mantenere il funzionamento l’Istituto Provinciale avrebbe potuto sussistere con vitalità come gli altri.
L’origine della fondazione fu nell’anno 1829 quando il Conte Masi accolse il primo sordomuto nella sua scuola e che poi riprese lui stesso con il primo educatore qualificato prof. Bozzoli (1843 e 1853).

 

Fotocopia della busta intestata dell’Istituto Provinciale Sordomuti di Ferrara indirizzata al comune per la richiesta di assegnazione dei locali (1856). L’originale è conservato nell’archivio del Comune medesimo. E’ questa la testimonianza che anche Ferrara ebbe la propria scuola per sordi.

BOZZOLI GIOVANNI MARIA
Nacque a Ferrara nel 1815, fu il Primo Educatore dei sordomuti ferraresi e fondò l’Istituto Provinciale Sordomuti di Ferrara del quale fu anche direttore fino alla morte avvenuta il 9 marzo 1878. Dopo di lui l’Istituto Provinciale Sordomuti venne soppresso.

ISTITUTO BETLEM PER SORDI IN FERRARA
Dopo 75 anni in Ferrara tornò la scuola considerata speciale per i sordi (1955) nell’Istituto “Betlem” in via Fabbri 141. Ma in realtà non si trattava di un vero Istituto che si dedicasse esclusivamente ai sordomuti come i grandi complessi storici per i sordi. Infatti questo Istituto accoglieva bambini con problemi di apprendimento, comunque l’attività didattica speciale per sordi è cessata da oltre 25 anni (1971).

NOTE DI EVIDENZA E RIEPILOGATIVE
1829 – Prima scuola per i sordomuti su interessamento del Conte Cosimo Masi che venne cessata dopo alcuni anni;
1853 – Riprese attività didattica con la denominazione “Istituto Provinciale Sordomuti di Ferrara” con atto pubblico 7 giugno 1853 fondato da Bozzoli Giovanni Maria.
1854   –  Assegnazione di un locale in palazzo Schifanoia;
– Applicazione del metodo mimico gestuale per l’istruzione;
1878 –  Cessazione dell’Istituto sordomuti dopo la morte del fondatore Bozzoli; gli alunni vennero trasferiti all’Istituto Gualandi di Bologna .
1955 – Inizia la scuola speciale per sordi dell’Istituto “Betlem” per chi soffre;
1971 – A Ferrara viene a cessare la scuola per i sordi.

is011 (1990) – autore Franco Zatini

 «La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini


 

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