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1835 – Istituto dei Sordomuti di Torino

A Torino ci furono molti sordomuti praticamente in stato di abbandono che le Suore di Carità raccolsero in opera caritatevole come diverse città di Italia fino alla fine del secolo XVIII.
Dalla documentazione esistente nelle biblioteche degli Istituti per sordi l’Educatore laico Prof. Giovan Battista Scagliotti fondò la sua prima scuola privata in Torino (1816 e successivamente trasferita al nuovo Istituto per sordomuti in carattere pubblico a disposizione del Re Carlo Alberto di Savoia nel 1835.
Ad Acqui Terme in provincia di Alessandria fu aperta la prima scuola privata per sordomuti gestita dal Sac. Francesco Bracco nel 1829 e trasferita, poi, all’Istituto medesimo in Torino con sede in Borgo Po dove Egli assunse la prima direzione mentre il Prof. Scagliotti fu l’insegnante.
Tale Istituto fu legato dalla Contessa Ottavia Masino di Mombello e dalla Carità de’ Torinesi. Dopo tre anni l’Istituto di Torino fu riconosciuto con Decreto del 23.1.1838 con la denominazione ‘‘Regia Scuola normale per i sordomuti di Torino’’ ed il suo relativo regolamento amministrativo fu approvato con il R.D. 18.2.1839.
Su interessamento del Re Carlo Alberto fu realizzata l’opera di Bracco per l’istruzione e la preparazione degli insegnanti per sordi nel capoluogo del Piemonte, ma in notevole ritardo rispetto agli altri complessi scolastici per sordi delle altre grandi città d’Italia.


La sede dell’istituto cambio per tre volte e l’ultima sede fu in Via Assarotti (vedi foto storica) dal 1861, il Consiglio di detto Istituto sostituì il titolo con il nuovo “Regio Istituto dei Sordomuti di Torino” nell‘ambito dell’Opera Pia (18.6.1861).
Ma l’istruzione che in quegli anni si impartiva nell’Istituto, non restituiva interamente il sordomuto alla società, usando, tanto il Bracco come il Conte, la mimica e la dattilologia. Fu per impulso dato dal Prof. Giovan Battista Anfossi, che venne abolito il linguaggio dei gesti. Tale attività si attenne al metodo di Tarra e gli illustri direttori guidarono l’andamento dell’Istituto stesso per il migliore istruzione dei sordi per oltre 100 anni.
Nel 1894 il direttore Lino Lazzeri morì ed il Consiglio dell’Opera Pia volse il suo pensiero ai Fratelli delle Scuole Cristiane, congregazione fondata dal Sac. Giovanni Battista de La Salle, ed alle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli affidando ai primi la sezione maschile ed alle seconde la sezione femminile.
Dopo 14 anni di lodevole servizio i Fratelli delle Scuole Cristiane furono chiamati dai loro superiori e sostituiti da secolari. In seguito la direzione interna delle due sezioni fu affidata alle citate “Figlie della Carità”.
Con Decreto di Eugenio, Principe di Savoia Carignano, luogotenente generale di Sua Maesta Vittorio Emanuelle II, firmato a Firenze il 20 ottobre 1866 approvò il nuovo statuto organico dell’Istituto torinese.
Nel R.D. 1.12.1927, n.2529, all’Istituto di Torino fu riconosciuta l’ idoneità per l’assolvimento dell’obbligo scolastico al pari delle scuole di Stato (scuola pubblica).
La sede dell’Istituto fu poi venduta al Comune di Torino ed il ricavato fu destinato alla nuova sede sorta in periferia di Torino e precisamente a Pianezza in un grande Complesso moderno e funzionale con annessi tutti i contributi di utilita’ (scuola altamente specializzata, attrezzature di rieducazione e di audiologia, biblioteca, attività ginniche e sportive ecc.) per rendere sempre più efficace la formazione istrutiva e l’attività dedicata ai non udenti.
La costruzione fu terminata nell’agosto 1965 ed è tutt’ora sede di Viale Pancrazio n.44. Successivamente la direzione dell’attuale istituto è affidata ai padri della congregazione ‘‘Piccola Missione per i Sordomuti”  nel 1964 ed il primo direttore fu Padre Luigi Selva ed i suoi successori sono tuttora in attività.


A Torino fu al quinto posto nella storia della fondazione degli istituti per sordomuti in Italia e la sua attività  è nota a tutti gli educatori sia dell ‘epoca che di oggi per il suo arricchimento del servizio rispondente ai bisogni dei minorati dell udito e di restituzione alla parola nelle fasi di demutizzazione e nell’ambito del progresso scolastico si rivolge ad un’adeguata riabilitazione con rigido stimolo. Il suo servizio è inerente al ‘‘Centro audiologopedico” dell’Istituto.
Nel 1985 si svolse la cerimonia del 150° anno di fondazione (1835-1995) ma in realtà la sua origine fu nel 1814 perchè  lo stesso Prof. Scagliotti aprì la sua prima scuola privata in Torino e dopo 15 anni il Sac. Bracco fondò la scuola ad Acqui Terme (1829) e poi venne trasferito a Torino sotto la sua prima direzione del medesimo Istituto incorporato.

 


Questa è  la copia del decreto del Re di Sardegna Carlo Alberto il quale riconobbe in Ente Morale con il relativo disposto per lo stesso Istituto del Regio Istituto Sordomuti i di Torino (1838) conservato nell’ Archivio di Stato di Torino.

SAC.FRANCESCO BRACCO
Il fondatore della scuola per sordomuti di Acqui (Alessandria) e poi di Torino ed al primo direttore della scuola riconosciuta dallo Stato, seguì il metodo dell’Abate Ottavio Assarotti dell’Istituto di Genova ed applicò il metodo di mimico-gestuale per l’istruzione ai sordomuti.
Nella sua attività si appassiò con dedizione all’ istruzione dei sordoniuti con umiltà e visitò l’Istituto Cottolengo (noto Istituto in tutto il mondo) dove furono accolti anche sordomuti e con le collaborazione del ssuo seguace sac. Benedetto Conte che ne assunse la Direzione dopo la morte di Bracco.
Il metodo della Regia Scuola Normale per i sordomuti di Torino continuò la linea assarottiana fino a quando appilicò il metodo orale dietro la decisione del Congresso degli Educatori di Milano (1880).
La figura di Bracco è registrata nella storia di pedagogia speciale per sordi e particolarmente è noto come il fondatore dei fondatori degli Istituti per sordomuti.

GIOVANNI BATTISTA SCAGLIOTTI
A Torino lui fondò la sua prima scuo a privata in Torino (1814) ed il suo insegnamento fu esclusivamente in base alla parola viva (articolazione) che scrisse la pubblicazione su “Cenni storici sopra le istituzioni de sordomuti” (1823). Dopo 50 anni Pendola di Siena e Tarra di Milano applicarono lo stesso metodo di Scagliotti.
Egli fu formato all’abilitazione d insegnante dei sordomuti dall’Istituto di Vienna. Comunque, la sua scuola  passò poi all’Istituto di carattere pubblico voluto da Re Carlo Alberto (1835) ed infine il Prof. Scagliotti fu alle dipendenze del medesimo diretto dal sac. Francesco Bracco.

SAC. PAOLO FERRERO
Dopo la morte del suo predecessore (Benedetto Conte il 25 dicembre 1867)  assunse la direzione con amore e devozione verso i sordi, esplicando una qualificata attività dedicata all’educazione  pedagagocica speciale e psicologica rivolta agli insegnanti.
Fu autore di numerose opere pubblicate e tutt’ora conservate in molte biblioteche dei complessi scolastici speciali dove si continuò a rilevare l’arricchimento delle conoscenze di educazione e  di riabilitazione.
Fu amico con l’epistolario di Tarra e di Pendola e partecipò  in qualità di Rettore emerito al Congresso internazionale di Milano (1880). Il Tarra visitò diverse volte la scuola di Ferrero.

SUCCESSORI (FINO AL 1910)
Il Sac. Giuseppe Borletti entrò al posto della Direzione dopo il grande maestro Ferrero e mantenne la linea dei precedessori.  Dopo la sua opera direttiva fu affidata al Sac. Lino Lazzeri (quarto direttore dalla fondazione), formato dal Pendola che riordinò l’attività didattica secondo il metodo oralismo sollecitato dall’Abate Prof. Giovan  Anfossi (dottore in lettere ed istruttore del Regio Istituto Sordomuti di Torino).
Nello stesso periodo in quell’ Istituto fu aperta una delle prime scuole materne per Sordi d’Italia.
La morte immatura di Lazzeri fu un grave colpo per l’Istituto che, non riuscendo a trovare un religioso della Congregazione dei Fratelli delle scuole cristiane (Scolopi) affidò il rettorato ad un laico il Prof. Angelo Lavezzini, noto educatore e conoscitore dei metodi d’Italia e d’Europa per l’istruzione dei sordi.

MADRE MARIA ANTONIETTA TRAVERSO
La religiosa facente parte della Congregazione ‘‘Figlie della Carità di S.Vincenzo” fu direttrice dell’Opera Pia “Istituto Sordomuti di Torino” dal 1923 al 1965. Nella sua lunghissima attivatà dedicò ai sordomuti tutta la sua vocazione ed la sua passione.
Data l’età lasciò la direzione e la sua Congregazione non affidò ad altra persona per la mancanza di vocazione verso i non udenti.

PADRE LUIGI SELVA E PADRE ANTONIO LORETI
Padre Selva proveniente dalla Congregazione della Piccola Missione per i Sordomuti assunse la direzione al posto di Traverso dal 1965, per questo il Consiglio dell’Istituto gli affidò l’incarico tramite  la convenzione di gestione. Fu stato di grande serietà professionale e vero maestro dei sordomuti. Dopo due anni Padre Antonio Loreti entrò nel suo predecessore (1967). I due religiosi furono appassionati alla migliore educazione nell’Istituto di Torino.
Successivamente Padre Antonio Loreti fu eletto Superiore Generale della propria congregazione (1983) che conservò al titolarità della direzione fino al 31 agosto 1989 ed il suo successore continua a mantenere il funzionamento dell’Istituto di Torino che da 160 anni è al servizio  dei sordi, nonostante la diminuzione degli alunni.

L’EDUCAZIONE DEI SORDOMUTI
Il famoso periodico per la pedagogia speciale dei sordi fu fondato a Siena da tre Educatori zelanti a favore dei sordi di cui unomaestro proveniente dell’appunto Istituto Torino (Abate Prof. Giovan Battista Anfossi), l’altro dal Pio Istituto milanese (Sac. Giulio Tarra) e l’ultimo senese del Regio Istituto (Abate Tommaso Pendola) nel 1872 e continuò  la pubblicazione per oltre 83 anni dopo di che cessò la pubblicazione a causa della disfunzione dell’attività dell’Istituto Pendola di Siena sotto le pressioni politiche che non avevano la consapevolezza delle opere di fatto in Siena.
Nel 1990 riprende la pubblicazione de “L’Educazione dei Sordi” con il ripreso numero della serie IX, diretta dal Prof. Marino Bennati, titolare del medesimo Istituto senese.

NOTE DI EVIDENZA E RIEPILOGATIVE
1816 – Torino: Prima scuola privata per i sordi (Scagliotti);
1829 – Acqui Terme (Alessandria): prima scuola per i sordi (Sac. Bracco)
1835 – Fondazione della Regia scuola normale per i sordomuti in Borgo Po di Torino;
1838 – Riconoscimento dell’Istituto pubblico con decreto del Re Carlo Felice 23 gennaio 1838;
1861 – La nuova denominazione: Regio Istituto Sordomuti di Torino;
1861 – Nuova sede in Via Assarotti;
1878 – Applicazione del metodo Oralismo;
1927 – Scuola pubblica parificata con R.D. 1.12.1927, n.2529;
1965 – Trasferimento alla nuova sede di Pianezza  (Torino);
1965 – La gestione affidata alla Congregazione “Piccoia Missione”;
1980 – Nuove strutture dell’Istituto (centri specializzati di audiologia, foniatria, ecc.)

DIRETTORI DELL’ISTITUTO
San. Francesco Bracco dal 1835 al 1843
Sac. Benedetto Conte dal 1843 al 1867
Sac. Paolo Ferrero dal 1867
Sac. Giuseppe Borletti dal           al 1878
Sac. Lino Lazzeri dal 1878 al 1894
Ab. Prof Giovan Battista Anfossi dal 1894
Prof. Angelo Lavezzini
Suor Maria Antonietta Traverso dal  1923 al 1965
Padre Luigi Selva dal 1965 al 1967
Padre Antonio Loreti dal  1967 al 1989
Padre Giuseppe Gissi dal  1989 al 1990
Padre Mario Vettori dal 1990

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Regio Ospedale di Carità Sezione Sordomuti di Torino
Scuola privata per sordomuti di Acqui Terme
Congregazione della Piccola Missione per i Sordomuti
Comune di Pianezza –  Comune di TorinoProvincia di Torino

is021 (1990) autore Franco Zatini

Il 2 dicembre 2010 é on-line l’inventario dell’ Archivio Storico dell’Istituto dei Sordi di Torino, con i documenti dalle origini al 1999, data della privatizzazione dell’Ipab e sua trasformazione in Fondazione.

L’archivio è stato, dichiarato di interesse storico, è stato riordinato da esperti della Sovrintendenza ai Beni Archivistici e grazie ad un parziale contributo della Regione Piemonte.

È on-line l’inventario dell’ Archivio Storico dell’Istituto dei Sordi di Torino, con i documenti dalle origini al 1999, data della privatizzazione dell’Ipab e sua trasformazione in Fondazione.

L’archivio è stato, dichiarato di interesse storico, è stato riordinato da esperti della Sovrintendenza ai Beni Archivistici e grazie ad un parziale contributo della Regione Piemonte.

Visualizza l’opuscolo sull’archivio storico dell’Istituto (1835-1998)

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