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Mamma di Firenze: Ven. Anna Maria Fiorelli Lapini (Newsletter della Storia dei Sordi n.193 del 28 febbraio 2007)

Fu chiamata la “Mamma di Firenze” per il suo prodigarsi nel colera del 1854; Anna Maria Fiorelli nacque il 27 maggio 1809 nel quartiere di S. Croce a Firenze, quinta degli undici figli del barbiere Giuseppe Fiorelli e di Rosalinda Pecorai crestaia (cucitrice di cappellini per signora).

Per la sua povertà, che non le consentiva di portare la prescritta dote per entrare in un Istituto religioso, finì per accettare di sposarsi il 18 febbraio 1833, con Giovanni Lapini, compagno d’infanzia e amico di famiglia.

Purtroppo il matrimonio non fu felice e Anna Maria soffrì molto per la dissolutezza del marito, uomo fannullone, frequentatore di bettole, giocatore e bestemmiatore; figli non ne vennero.

In seguito il marito si convertì e nel 1842 morì lasciandola vedova a 35 anni; Anna Maria si ritirò in un popolare quartiere fuori Porta S. Miniato, vivendo poveramente; seguace del Poverello d’Assisi nell’amore a Gesù Crocifisso, si dedicò a portare soccorso agli umili e sofferenti.

Nel 1846 il 17 maggio, insieme a sei compagne, si vestì col rozzo saio del Terzo Ordine di S. Francesco, davanti all’altare di Dio e nelle mani di un padre francescano di Monte alle Croci, assumendo il nome di suor Anna delle S. Stigmate.

Alloggiarono nella villa “Fantina” datale dai padri Scolopi, dando inizio alla sua prima scuola a Firenze, per educare con amore le bambine più disagiate della città.

Nel 1850 fondò l’Istituto delle “Povere Figlie delle S. Stigmate di S. Francesco d’Assisi” dette poi ‘Stimmatine’, con lo scopo dell’istruzione della gioventù e per l’esercizio delle opere di misericordia.

L’Istituzione fu approvata dalla S. Sede in forma provvisoria il 23 luglio 1855 e definitivamente il 19 settembre 1888, diffondendosi rapidamente.

Suor Anna Maria Fiorelli Lapini fece la sua professione religiosa nel 1855; nel 1854 era con le sue consorelle in prima fila nel soccorrere i colpiti dal colera, ad una suora che doveva assistere un ammalato disse: “Guarda Gesù piagato e poi mettiti all’opera”.

Pregò Dio dicendo: “Io volevo una cosa e Voi Signore, me ne fate fare un’altra… Voi lo sapete: io volevo stare in ritiro, sconosciuta a tutti e Voi mi mettete a sventolare come bandiera sul campanile di Santa Croce; sia fatta la Vostra volontà”.

Il 15 aprile 1860 morì a 51 anni nel ritiro maggiore dell’Istituto, detto di S. Maria della Neve al Portico di Firenze e qui sepolta.

La causa per la sua beatificazione fu introdotta il 23 gennaio 1918.  Fonte: Santi e Beati

La storia dei sordi ricorda che le suore stimmatine operavano l’Istituto per le sordomute di Casoria leggi qui.

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Newsletter della Storia dei Sordi n.193 del 28 febbraio 2007

Anna Maria Fiorelli Lapini

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