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Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Il Ministro Ferrero ha firmato (Newsletter della Storia dei Sordi n.217 del 3 aprile 2007)

Il 30 marzo 2007 a New York presso il Palazzo delle Nazioni Unite, il Ministro Paolo Ferrero ha firmato, a nome dell’Italia, la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con disabilità, il primo grande trattato in materia di diritti umani concluso nel ventunesimo secolo.
Il Ministro Ferrero ha firmato la Convenzione accompagnato da due rappresentanti dei disabili italiani.
Questa Convenzione rappresenta una vera e propria svolta nella lunga marcia che il mondo dei disabili ha dovuto percorrere per veder riconosciuti i propri diritti e che si caratterizza anche come momento importante di cooperazione tra Governi e società civile: è infatti la prima volta in assoluto che un importante trattato internazionale viene negoziato con la partecipazione dei diretti interessati, come era stato da essi fortemente auspicato e riassunto nello slogan: “nulla su di noi, senza di noi”.
Riguardo al contenuto della Convenzione, essa rappresenta una svolta anche perché indica la via di un diverso approccio al problema, fondato sui diritti umani e non su concetti di tipo assistenziale, unicamente sanitario o caritativo.
Un approccio quindi che sottolinea la disabilità come elemento che potenzialmente caratterizza la vita di ogni essere umano (“siamo tutti temporaneamente abili” come e’ stato efficacemente riassunto) e che insiste quindi non sull’assistenza ma sulla piena legittimazione e integrazione socio-economica delle persone con disabilità, ovvero sulla necessità di creare le condizioni che garantiscano una loro effettiva partecipazione in tutti i campi.
Il Ministro Ferrero, nel suo intervento di fronte ai rappresentanti delle Nazioni Unite,  ha sottolineato l’impegno dell’Italia a procedere nei tempi più brevi possibili alla ratifica della Convenzione da lui firmata e a restare parte attiva nell’attività che sarà presto messa in essere per assicurare la piena attuazione di questo importante strumento internazionale.
A margine della cerimonia il Ministro Ferrero ha incontrato il Ministro degli Esteri della Nigeria Ogwu, con il quale ha sollevato la questione della tratta di esseri umani  – in particolare donne – auspicando che si possano avviare tra i due Governi forme di cooperazione per affrontare questa piaga, a cominciare da un’attività di informazione mirata verso le potenziali vittime in Nigeria.
Il Ministro Ferrero ha anche incontrato il suo omologo dello Sri Lanka, Douglas Devananda e il Ministro per la Sicurezza Sociale austriaco Erwin Buchinger, il quale ha espresso interesse ad uno scambio di esperienze con l’Italia in particolare nel settore del volontariato e del servizio civile.
Fonte: Ministero della Solidarietà Sociale

Il testo dell’intervento del Ministro della Solidarietà Sociale in occasione della firma della convenzione ONU sui diritti dei disabili leggi qui in formato pdf.

Leggi la bozza dell’elaborazione della convenzione approvata dal Comitato ad Hoc dell’8^ sessione a New York il 25 agosto 2006 in lingua italiana.

Le altre notizie sulla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità cliccando qui  Per vedere l’immagine del Palazzo delle Nazioni Unite cliccando qui. nw217


 

Dopo la firma della Convenzione Onu, gli intenti dell’Italia: presto un disegno di legge
L’applicazione concreta del documento spetta ora ai singoli Stati. Il ministro Ferrero: prioritaria la non discriminazione del mercato del lavoro, la questione Lis, i trasporti, la riforma degli accertamenti per i non autosufficienti. Griffo (Cnd): “Il tasso di disoccupazione per le persone con disabilità è del 76%”. Il sottosegretario Donaggio: attenzione alla duplice emarginazione delle donne disabili

ROMA – Nella conferenza stampa a margine della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero ha indicato quali sono gli intenti e le azioni immediate e del prossimo futuro per l’applicazione concreta dei principi del documento. “L’impegno del governo – ha detto il ministro – è di legare la Convenzione alla realizzazione di politiche sulla disabilità, dando continuità alle scelte ed agli impegni”.
Su In accordo con il ministro degli Esteri, Ferrero presenterà a breve un disegno di legge, che sarà probabilmente assegnato alle Commissioni Affari sociali della Camera e del Senato. Per accelerare l’iter, potrebbe essere decisa l’assegnazione in sede legislativa alle suddette Commissioni. “Il testo del governo sembra che sarà quello tradotto da Fish, Federazione italiana superamento handicap, e Consiglio nazionale disabilità (Cnd) e revisionato da Maria Rita Saulle. Probabilmente vi sarà un gruppo di lavoro preposto a lavorare sul testo, di cui saranno parte integrante la Fish e il Cnd. Grande il ruolo e l’impegno dei due organismi nel percorso che ha portato alla stesura del testo, con la partecipazione alla Commissione ad hoc incaricata di stilarlo e con la promozione culturale del significato della stessa presso istituzioni e opinione pubblica.
“Il processo partecipativo che ha contraddistinto la negoziazione sulla Convenzione e il ruolo importante giocato dalle associazioni” è stato messo in evidenza anche dal ministro Ferrero, che ha aggiunto: “Questo è un punto fermo dell’iniziativa di governo, che vuole mantenere anche in Italia nei processi di monitoraggio e implementazione dei principi del documento Onu”.

Soddisfazione è espressa da Gianpiero Griffo, referente del Consiglio nazionale disabilità e presente alla conferenza stampa di New York: “Il governo italiano sta già lavorando per un processo di ratifica rapido, partendo da una condivisione dei principi della convenzione tra maggioranza e opposizione. Questo è un tema che sicuramente sarà affrontato in maniera bipartisan”. Continua Griffo: “Il ministro Ferrero è stato molto chiaro: la Convenzione parte da un cambiamento di approccio, ognuno di noi sarà nel corso della propria vita non autosufficiente, quindi bisogna affrontare questo problema passando da una visione caritativa ad un processo di responsabilizzazione della società nel suo complesso, perché vengano costruite società inclusive”.
Il ministero ha descritto gli intenti del prossimo futuro: “Particolare attenzione sarà dedicata alle questioni del lavoro: bisognerà superare il regime delle multe e la cultura del ?doppio mercato’, che vede i lavoratori con disabilità solo all’interno delle cooperative sociali e non nel mercato ordinario. Bisognerà migliorare i controlli sull’applicazione della legge 68/1999 e renderli efficaci”.

“Il livello di discriminazione per i lavoratori con disabilità è altissimo – ha evidenziato durante la conferenza stampa il Consiglio nazionale sulla disabilità -: mentre nel mercato ordinario il tasso di disoccupazione è del 6,8%, per le persone con disabilità sale a circa il 76%”

Altri impegni del governo sono quelli di un disegno di legge sulla Lis, la Lingua dei segni italiana, la costruzione di punti informativi nei Centri per l’impiego, l’impegno sui servizi educativi, lavorativi e di trasporti.
Il sottosegretario alla Solidarietà sociale Cecilia Donaggio ha puntato l’attenzione sulla necessità di attenzione alla discriminazione multipla che colpisce le donne (su tre persone con disabilità che lavorano, solo una è donna) e la necessità di includere e tutelare i diritti delle persone che non possono rappresentarsi da sole.
Altro tema trattato è stato quello della riforma del sistema di accertamenti, in particolare per le persone non autosufficienti. “L’Italia oscilla tra 800.000 a 2.400.000 persone non autosufficienti – commenta Griffo -, secondo il sistema di valutazione utilizzato. Bisogna superare questa situazione definendo un sistema chiaro”. (Elisabetta Proietti)
Fonte: Superabile.it, 1° aprile 2007


 

La Santa Sede non firma la Convenzione ONU per i diritti dei disabili perchè prevede l’aborto dei bambini con handicap. Quattro anni di lavori e il coordinamento di circa 50 Paesi per dare vita alla prima grande Convenzione internazionale per i diritti dei disabili. E’ il risultato presentato ieri all’ONU di New York, in occasione della firma ufficiale di un documento sui disabili, stilato in cooperazione con molte associazioni impegnate nella loro tutela. “Niente senza di noi” è lo slogan dell’iniziativa, che il ministro italiano della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, dal Palazzo di Vetro ha definito “un grande passo avanti per la comunità internazionale”. Da parte sua, la Santa Sede non ha firmato il documento, denunciando una clausola che può essere usata per eliminare i nascituri disabili. Già in occasione dell’adozione del documento, infatti, l’osservatore permanente della Santa Sede presso l’ONU, l’arcivescovo Celestino Migliore, aveva sottolineato l’importanza di garantire la protezione dei diritti della dignità e del valore della vita delle persone disabili, un principio che aveva spinto inizialmente la Santa Sede a unirsi ai lavori della Convenzione, ma l’inserimento di una clausola sulle pratiche riproduttive – ha aggiunto l’arcivescovo Migliore – viola questi principi. La stessa Convenzione creata per proteggere i disabili dalle discriminazioni – ha spiegato infatti il nunzio – può essere usata per negare il loro primo diritto, quello alla vita. (A cura di Elena Molinari)  Radio vaticana 31.3.07


Newsletter della Storia dei Sordi n.217 del 3 aprile 2007

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