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Senti chi (non parla): Giornata Europea della Logopedia (Newsletter della Storia dei Sordi n. 662 del 9 marzo 2009)

Senti chi (non) parla: Giornata europea  della logopedia
UNITI CONTRO I DISTURBI DEL LINGUAGGIO
“Senti chi (non) parla – Diritto di parola: il logopedista fa la differenza”. È questo lo slogan dell`edizione 2009 della Giornata europea della logopedia che si terrà domani 6 marzo. In Italia la Federazione logopedisti italiani (Fli) celebrerà l’evento con diverse iniziative, tra cui la distribuzione di opuscoli informativi su diversi disturbi del linguaggio, l’attivazione di linee telefoniche regione per regione per avere un filo diretto con un logopedista, e la pubblicazione – sul sito www.fli.it – di documenti informativi sulle molte possibilità di cura dei diversi disturbi.

Tema dell’edizione di quest’anno saranno i problemi del linguaggio del bambino dovuti alle malattie neurologiche. Accanto ai più diffusi disturbi evolutivi dell`apprendimento come dislessia, disgrafia e discalculia, spesso associati a deficit di attenzione, vi sono infatti casi più complessi, in cui la terapia logopedica può dare un contributo importante sotto il profilo comunicativo e sociale – nell`ambito di una terapia riabilitativa multispecialistica – anche attraverso l’uso di strumenti tecnologici e ausili di compensazione.

La comunicazione alternativa e aumentativa – “La Federazione logopedisti italiani – spiega Tiziana Rossetto, presidente nazionale – ha scelto di orientare l’edizione 2009 della Giornata Europea sulla diffusione e la conoscenza di strumenti tecnologici, meccanici ed informatici spesso indispensabili per abbattere le barriere della comunicazione”. Sono dispositivi progettati per coloro che non sono in grado di parlare o esprimere pensieri o emozioni, come gli ausili per la Comunicazione aumentativa e alternativa (Caa), “che consentono l’uscita in voce dei contenuti e dei messaggi selezionati dalla persona disabile, affinché i bambini che non possono utilizzare il linguaggio orale possano comunque avere un’efficace sistema di comunicazione per i bisogni primari, come mangiare, bere, lavarsi, vestirsi, e per quelli più complessi, come dare e ricevere informazioni, esprimere l’accordo o il disaccordo, comunicare i propri sentimenti, apprendere”.

I disturbi specifici dell`apprendimento – Anche, poi, nei casi più semplici e diffusi come i Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa), gli strumenti compensativi permettono ai ragazzi con problemi di lettura di raggiungere un buon grado di autonomia, offrendo loro la possibilità di apprendere e di comunicare senza dover dipendere da una persona che legge. “Ci sono inoltre software studiati per migliorare le difficoltà di comprensione e apprendimento nel caso delle persone audiolese – continua Rossetto – e altri software sono stati messi a punto per compensare le disabilità cognitive dei soggetti con ritardo mentale, al fine di stimolare le capacità cognitivo-linguistiche, le strategie e il problem solving, con modalità interattive che divertono e motivano il bambino”.

La novità del settore – Tra le novità del settore c`è Handigo, un  videogame prodotto dalla onlus Handicap International per migliorare le relazioni e l’accettazione di sé nei ragazzi in età preadolescenziale con disabilità sensoriali e cognitive (presentato dalla Fli all’ultima edizione di Handimatica, svoltasi a Bologna lo scorso  Novembre). “Gli strumenti d`ausilio sono tutti sofisticati ma al tempo stesso accessibili – spiegano dalla Federazione – colorati e accattivanti per i bambini, studiati per portare anche un po’ di soddisfazione e di divertimento all’interno di un percorso riabilitativo”. Anche grazie a essi il logopedista diventa facilitatore e mediatore di importanti processi di cambiamento. E può restituire il diritto di parola a chi non ce l’ha.

Data: 05-03-2009

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Newsletter della Storia dei Sordi n. 662 del 9 marzo 2009

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