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Sbrocca Federico. Fondatore dell’Istituto dei Sordomuti di Alessandria (Newsletter della Storia dei Sordi n. 678 del 15 aprile 2009)

SBROCCA FEDERICO. Philosophiae doctor. Nato a Matrice (Campobasso) il 5 Marzo 1852, da giovanissimo si dette allo studio e poiché il suo ingegno svegliato e la sua pietà facevano bene sperare di sé, suo padre lo incamminò alla carriera ecclesiastica. Compiuti i suoi studi teologici, venne ordinato sacerdote il 1 Aprile 1876.

Sebbene le sue condizioni finanziarie fossero molto ristrette, amante, com’era, delle lettere italiane e delle discipline filosofiche, continuò con amore e con costanza i suoi studi e presa la patente elementare inferiore si dedicò all’insegnamento primario. Ma ben più alte però erano le mire del giovane sacerdote. Egli frequentò come uditore la R. Università di Napoli con bellissimi risultati tanto che gli splendidi certificati di assiduità e profitto ottenuti dai professori D’Ovidio, Perrone, Memola, E. D’Errico, Prisco, poi Card. Arc. Di Napoli ed altri lo fecero autorizzare all’insegnamento del ginnasio inferiore nel quale molto si distinse.

Don Federico però aveva ricevuta la sua prima educazione nella Pia Casa dei Sordomuti di Napoli, di cui suo fratello Aurelio era maestro e vice direttore ed avendo colà imparato ad amare questi infelici, si dedicò completamente alla redenzione della numerosa famiglia dei privi di udito a suo fratello Don Giovanni.

Conseguito il diploma di abilitazione speciale presso la Regia Scuola Normale di Milano al 24 luglio 1886, nell’89 fu nominato professore nel R. Istituto pei Sordomuti di Oneglia, acquistando presto la fama di valente istitutore e cattivandosi la stima di tutta la cittadinanza. Fu in ques’opoca, che Don Federico, nonostante la sua età e l’esigenza dei programmi, si sottopose agli esami di maestro elementare superiore e ne riportò felicemente il relativo diploma.

Saputo come il Piemonte, fra le regioni italiche, dava un contingente assai numeroso di sordomuti, il coraggioso iniziatore, intavola subito pratiche con le autorità della generosa Alessandria ed avendo queste fatto buon viso alla proposta del provetto Istitutore, questi venuto ad Alessandria sul cadere dell’anno1892, il 6 febbraio dell’anno successivo, inaugura con pochi sordomuti il nuovo Istituto. Noi non staremo qui a tessere la storia e l’evoluzione di questa nuova e provvida istituzione, si perché abbiamo avuto occasione di parlarne altre volte, sia perché è nota ai nostri lettori, come pure non ci perderemo nell’enumerare tutti i sacrifici, le titubanze, le critiche e diremo pure le disillusioni del generoso fondatore, sia perché il fatto dice che tutto fu felicemente superato, sia perché chi ci legge sa a che cosa può andare soggetta ogni iniziativa sia la più nobile e la più sentita. E pure è qui dove il prof. Sbrocca ha dimostrato quanto amore racchiuda il cuore suo pei poveri sordomuti, è qui dove ha provato di essere d’un ingegno sublime, di una fibra forte e un provetto amministratore: è qui dove il filantropo e benemerito dell’umanità con la sua instancabile costanza, attività e solerzia, ha dimostrato, specialmente a noi che l’abbiamo veduto e lo vediamo ogni giorno all’opera e lo coadiuviamo in quanto le forze nostre ce lo permettono, come gli abbia sposato la santa causa dei sordomuti.

Dedicato a questi, fino all’oblio di ogni cura propria, ai primi del Gennaio 1896 già nominato cavaliere della Corona d’Italia, inizia la pubblicazione di questo Periodico, che per quattro anni ha menato vita florida e rigogliosa, benvisto e stimato in Italia e fuori. Molte altre pubblicazioni il cav. Sbrocca ha dato alla luce. Tra queste ci piace citare le seguenti: Memoria sull’istruzione dei sordomuti – Utilità delle scuole convitti – Il primo libro dei fanciulli – Il sordo parlante (sillabario oggi illustrato) – L’Istituto Sbrocca e la carità alessandrina – Cenni storici sull’arte di educare i sordomuti – Relazione sull’Istituto Sbrocca – Il sordomuto e la società – La muta della voce (Trad.) – La storia dell’Istituto Sbrocca – Il poltrone (commedia con farsa)  – Una prova d’esame (commedia) – L’Ab. A.Provolo – Resoconti e materiali dell’Istituto Sbrocca dal 93 al 98 – Manuale di Pedagogia speciale.

Su questo stesso Periodico si fece iniziatore di una supplica inviata al S. Padre e riuscì a raccogliere circa 260 firme di Prelati. In questa, come ha noto, si domandava nelle chiese un rescritto col quale nella terza domenica di Quaresima si raccogliessero nelle chiese di tutto l’Orbe cattolico le elemosine pei sordomuti poveri da nominarsi dai rispettivi ordinari ed inviarsi negli istituti più vicini,

Auguriamo perciò al cav. Sbrocca, come bene gli ha fatto sperare il Cardinale Rampolla, che le sue fatiche siano coronate dal più lusinghiero successo, tanto più perché non si tratta solamente dei sordomuti del suo istituto, al quale generosamente ha fatto donazione irrevocabile di quanto vi si trova, ma di tutti i sordomuti, i quali di questa sua nuova e filantropica iniziativa, saranno per risentire un grande vantaggio.

Quanto poi sia stimato e ben conosciuto il nome del fondatore dell’ Istituto di Alessandria, già eretto in ente  morale e che racchiude al presente oltre 70 sordomuti, lo ha dimostrato l’Università cattolica di Londra nominandolo pei suoi meriti, dottore di filosofia e il Magistero cattolico dell’Ordine Ospedaliero dell’Aquila Reale di Montreal Commendatore.
Al filantropo dunque e benemerito dell’umanità sofferente noi diciamo: Excelsior. Enrico Vanni 1897

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A cura dell’autore: Franco Zatini

PER SAPERE DI PIU’

Istituto Provinciale Sordomuti Alessandria


 

Newsletter della Storia dei Sordi n. 678 del 15 aprile 2009

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