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De Predis Cristoforo. Un grande artista sordomuto del XV secolo

Un grande artista  sordomuto del XV secolo: Cristoforo De Predis.
Egli cominciò a farsi notare intorno al 1460. In breve la sua fama si sparse per tutta la Lombardia e le maggiori famiglie patrizie milanesi lo vollero alle loro corti.

“Cristoforo, dice uno studioso dell’ inizio del Novecento, è senza dubbio la personalità più spiccata nell’arte del minio in Lombardia durante la seconda meta del quattrocento”.

A noi Cristoforo è ancora più caro, perché seppe raggiungere l’apice dell’arte della miniatura, nonostante fosse sordomuto.

In un documento conservato nell’Archivio Notarile di Milano si legge fra l’altro che Cristoforo De Predis era sordomuto: “mutulus, qui licet ad nutum intellegat, ut omnibus notum est, tamen loqui non potest”.

Le opere di Cristoforo De Predis sono gelosamente custodite in varie biblioteche  italiane; mentre hanno varcato le Alpi solo piccoli frammenti.

Questa immagine si trova nella Biblioteca Ambrosiana

Nella Biblioteca già Reale di Torino si può ammirare quella che è ritenuta l’opera maggiore della artista. Il Codice di Torino è la raccolta delle vite dei santi, della Madonna e di Cristo.

Il codice è un vero libro ad immagini, in cui Cristoforo non è un semplice illustratore e buon miniatore, ma un vero artista.

Altre opere del De Predis sono alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, ma fra esse spicca per gentilezza e bellezza il famoso Libro d’Ore Borromeo, che l’artista eseguì intorno al 1471 per le nozze di Bona di Savoia.

Si tratta di un minuscolo Ufficio della Beata Vergine. Preceduto da un calendario illustrato.

Qui Cristoforo si dimostra grande artista, degno di considerazione e di studio. Desideroso di armonici effetti, di limpidi colori, di scende efficaci, tenne, per quanto gli fu possibile, un’unica fonte di riferimento: la natura.

Nel museo attiguo al Santuario del Sacro Monte di Varese si conserva un altro lavoro del De Predis che attira l’attenzione dei turisti e degli studiosi- E’ un messale in cui Cristoforo si firma “OPUS – XPOFORI – DE PREDIS – MUTI 1476”, e in cui tratta episodi della vita di Cristo e dei Santi con finezza e accuratezza.

Delle altre opere di Cristoforo ricordiamo qui il Codice per Ercole I d’Este della Biblioteca Estense di Modena. Il Niccolò de Lira dell’Ambrosiana, il Corale Pallavicino di Lodi.

Mi sembra sufficiente per dare un’idea del valore del De Predis e, per quanti ne volessero sapere di più, rimando a quanto pubblicato da me sulle pagine di Effeta (1971. N. 12, Rivista degli Istituti Gualandi per Sordi, n.d.r).

Per concludere, sottolineo quanto affermato da Fernanda Witigens; “Con Cristoforo De Predis, la miniatura milanese del Rinascimento assume un carattere di grazia e di estrema raffinatezza.

V.Di Blasio ps091

INFO:

Cristoforo De Predis

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