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Don Giuliano Ruga é volato al cielo dopo aver tanto bene ai Sordi

“DON RUGA” È VOLATO AL CIELO dopo aver fatto tanto bene ai Sordi.

L’annuncio di Casaluci via sms il 17 novembre 2010: Una triste notizia: è morto don Giuliano Ruga, ora è in cielo. Venerdì funerale ore 15 a Gozzano.

Lo vogliamo ricordare Mons. Giuliano Ruga, che era nato a Gozzano (NO) il 3 aprile 1916 ed era stato ordinato sacerdote il 23 maggio 1940.

Fondatore del M.A.S. di Novara è Balconi Francesco di Verbania. Balconi spinto da un forte desiderio di Dio e di evangelizzazione, contattò il co-fondatore Mons. Ruga don Giuliano (allora Assistente Spirituale del CVS).

Don Giuliano commosso, lasciò il CVS per dedicarsi totalmente alla fondazione del M.A.S., alla celebrazione della Santa Messa e i Sacramenti, alla catechesi rivolta alle persone sorde, al periodico ASCOLTA MAS.

Così il Signor Balconi parla di Don Ruga: “L’idea (di avviare il gruppo Mas a Novara) mi è venuta nel lontano 1983 con un duro lavoro che ha poi preso il via nel 1992, grazie soprattutto a Suor Carla prima (che ora vive in Cile), e a don Giuliano Ruga poi. Don Giuliano, infatti, ha saputo comprendere, approfondire e sviluppare questa mia idea. Senza il suo aiuto il M.A.S. non sarebbe mai nato, per questo diciamo con tutto il cuore GRAZIE!!!! Grazie tanto don Giuliano di questo importante strumento di vita vera che TU hai saputo creare e diffondere in tutti noi”.

Il M.A.S. della diocesi di Novara fu avviato da Mons. Renato Corti, Vescovo di Novara, presiedendo la S. Messa della Pasqua del Sordo, il 9 marzo 1992, a Borgomanero. Successivamente, il 15 agosto 1992 emanava il Decreto di fondazione del M.A.S. della diocesi di Novara.  Mons. Ruga è stato l’assistente ecclesiastico del Mas di Novara fino al 2008, poi gli è subentrato il giovane don Antimo Okee.

Rileggiamo insieme una pagina scritta da Mons. Ruga e pubblicata della rivista VITA PASTORALE il 5 maggio 2003:

La diocesi di Novara prepara dei catechisti

ECCO COSA FACCIAMO PER I SORDOMUTI:
A prima vista i sordomuti in diocesi non sarebbero da comprendere tra gli infedeli perché sono tutti battezzati, ma osservando con sano realismo la loro situazione sacramentale sono “digiuni di fede e di grazia” perché privi di istruzione religiosa e dei sacramenti. In questo senso sono davvero “terra di missione”! Se, come dice san Paolo, «la fede viene dall’ascolto e l’ascolto è possibile se c’è chi predica Cristo» (Rm 10,17), i sordomuti, tra i disabili sono i più sfortunati ed emarginati tra le così dette “nuove povertà” perché una volta constatata la sordità del bambino, i genitori provvedono alla cura del difetto fisico, trascurando l’educazione religiosa.

In diocesi di Novara, dieci anni fa è stato fondato il “Movimento apostolico sordi” (Mas), che riunisce circa 400 sordi, sordomuti, sordoparlanti e sordociechi, e il vescovo ha nominato mons. Giuliano Ruga assistente. Ogni anno il Mas promuove varie iniziative. Per rendere possibile alle parrocchie trovare sussidi educativi o personale adatto e specializzato a comunicare coi bambini, adolescenti e giovani sordomuti, è stato avviato un corso per imparare la lingua dei segni (Lis). Infatti se un missionario va in missione, ma non impara la lingua locale, usi e costumi, come può fare “evangelizzazione”? Così, come sarà possibile far conoscere il Vangelo se, in diocesi e in parrocchia, nessuno sa parlare la “lingua dei sordi”? Per iniziativa del vescovo, che ha destinato a questo incarico un diacono permanente, e con l’aiuto del seminario, il Mas ha iniziato un corso di lingua dei segni per catechisti, frequentato da dieci persone, che dura due anni. Sono ragazze, volontarie e volenterose e un seminarista africano che presto si metteranno a disposizione delle parrocchie, per preparare bambini, adolescenti e giovani ai sacramenti. Perché non è giusto che se un sordo chiede al parroco di ricevere i sacramenti gli vengano negati perché “impreparato”, oppure gli vengano “regalati senza preparazione”, affidandolo alla bontà di Dio.

È pure giusto rendere possibile anche ai sordomuti esercitare la loro missione in parrocchia e in diocesi, partecipando ai vari Consigli diocesani e parrocchiali, ai raduni e convegni di apostolato con la presenza dei loro interpreti Lis.

La direzione del Mas diocesano

Ora, mentre nella Chiesa parrocchiale San Giuliano di Gozzano – lo stesso luogo in cui nel maggio scorso, con la partecipazione di tante persone sorde, ci sono stati i festeggiamenti per ricordare il suo 70° di ordinazione – ci si prepara al suo funerale, mi è caro rivolgere a lui un grande GRAZIE per il bene fatto ai Sordi e per l’esempio di autentico apostolo lasciato a noi sacerdoti e assistenti ecclesiastici del Mas.

Don Giuliano goditi il premio eterno preparato in Cielo per i servitori buoni e fedeli.

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