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Chiusura dell’Istituto Gualandi per sordomuti di Giulianova

Chiusura dell’Istituto Gualandi per sordomuti di Giulianova

Ecco la lettera inviata al Sindaco di Giulianova, al sindaco di Notaresco, sua Eccellenza Michele Seccia, Vescovo di Teramo-Atri a a Donato De Flavis e Stefania D’Alessandro rispettivamente Presidente e Vice della Sezione Provinciale ENS – Ente Nazionale Sordi – di Teramo di un cittadino.

“Oggi (30 novembre 2010), sulle testate giornalistiche abruzzesi, sono apparsi numerosi articoli riguardanti la chiusura dell’ex IPAB – Istituto Gualandi per sordomuti e sordomute di Giulianova (oggi Fondazione Gualandi a favore dei sordi) scaturiti dalla notizia diffusa dalla Sezione Provinciale ENS di Teramo, nelle persone del Presidente e del suo Vice, rispettivamente: Donato De Flavis e Stefania D’Alessandro.

La notizia mi rattrista, oltre al fatto che un’altro pezzo di storia giuliese scompare, sono anche amareggiato per il futuro incerto dell’imponente struttura situata sulla via principale della nostra città (Via Gramsci), costruita sui terreni donati da Donna Concetta de’ Marchesi Castiglione, vedova dell’Avv. Pio De Berardinis.

Infatti, il 1° maggio del 1914, la settantatreenne marchesa de’ Castiglione-De Berardinis vergò di suo pugno il testamento olografo (tuttora conservato nell’Archivio dell’Istituto Gualandi di Giulianova) mediante il quale si destinò ogni suo bene (terreni e immobili) al nascente Istituto Gualandi di Giulianova. Patrimonio ereditato dal marito Pio (1834-1887. Avvocato e politico, si divideva tra Giulianova e Notaresco per via dell’incarico di Vicepretore mandamentale.

A Notaresco fu anche consigliere comunale e delegato scolastico) e successivamente dal figlio, Vincenzo Camillo (1870-1899. Giovane studente di legge, scomparso prematuramente).

Con la presente non voglio entrare nel merito delle decisioni della Fondazione Gualandi, anche perché oggi è privata, però la fine di questa storia centenaria mi lascia l’amaro in bocca. Dalla cospicua donazione delle famiglie De Berardinis-de’ Marchesi Castiglione, in tutti questi anni, nessuno ha mai avuto la sensibilità (religiosi, istituti e le amministrazioni pubbliche) di intitolare una via, una piazza, un luogo dell’edificio (vedi Università di Scienze del turismo o il nascente campo di calcio della Soccer Consult S.r.l.) alla cara memoria di questa sfortunata famiglia.

Spero, prima che scenda definitivamente l’oblio su Pio e Vincenzo Camillo De Berardinis e Donna Concetta de’ Marchesi Castiglione, quest’ultima vera benefattrice dell’Istituto, che le varie istituzioni da me citate si adoperino per rendere giustizia alla loro memoria”

Fonte: pagineabruzzo.it


A Giulianova
I sacerdoti della  Piccola Missione per i sordomuti lasciano  la sede di Giulianova (Teramo), per decisione della stessa Congregazione, come risulta dalla lettera allegata.

Alla Fondazione Gualandi, proprietaria dei locali, dispiace l’allontanamento di questa presenza iniziata nel 1903 per la conduzione dell’Istituto Gualandi – convitto-scuola per bambini e bambine sordi chiuso alla fine del secolo scorso – e continuata come centro di assistenza religiosa e spirituale ai sordi del luogo.

Dispiace anche vedere sulla stampa la notizia come decisione attribuita alla Fondazione Gualandi.

La Fondazione ha invece ospitato la Piccola Missione con un accordo di comodato gratuito anche dopo la chiusura dell’Istituto, così come  continua a ospitare la Congregazione delle Suore della Piccola Missione, che stanno svolgendo un’opera meritoria di accoglienza e assistenza alle sordomute anziane.

Nota della Piccola Missione per i Sordomuti prot. n.22/AJA del 28 ottobre 2010 indirizzata al Presidente della Fondazione Gualandi a favore dei Sordi: “con la presente dopo aver ricevuto dall’Avv. Chiara Sanfelici, la stampa dell’inventario completo dei beni immobili di proprietà della Fondazione Gualandi di Giulianova, Le comunico che nella seduta del Consiglio generale della Piccola Missione, tenuto a Roma il 15 settembre, abbiamo deciso di restituire alla Fondazione Gualandi gli spazi occupati della nostra comunitò giulese il 10 novembre del 2010. Cortesemente, aspetto il vostro orientamento per quanto riguarda il contratto di comodato. Porgo a Lei e ai suoi più stretti collaboratori i saluti più cordiale. Padre Andrade Joao Adao (Sup.Gen.)”

Fonte: FondazioneGualandi.it

 

 

 

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