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Manifestazione dei disabili: alzano la voce…

WELFARE, ANCHE LE PERSONE DISABILI “ALZANO LA VOCE”: “PROBLEMI COMUNI, MA OGGI C’È SODDISFAZIONE”

La manifestazione contro i tagli al sociale davanti a Montecitorio si rivela un successo per il mondo del terzo settore: alcune migliaia di persone per una presenza oltre ogni aspettativa. Straordinaria la mobilitazione di migliaia di persone con disabilità fisica e sensoriale: per Fish e Fand un altro successo di piazza. Forte protagonismo delle associazioni: l’entusiasmo di Uic, Anmic, Ens, Fiadda, Angsa, Coordown

ROMA – Volontari, operatori, persone in difficoltà. Fra le migliaia di persone accorse a piazza Montecitorio per protestare contro i tagli al sociale, la parte del leone la fanno le persone con disabilità. Sono tanti, sono organizzati e si notano anche di più, con i loro cartelli e le bandiere che tappezzano l’area di piazza Montecitorio riservata alla protesta. Le due federazioni delle persone con disabilità, Fish e Fand, non possono che essere soddisfatte per la riuscita della protesta, che ricorda molto quella di poco meno di un anno fa, quando i disabili scesero in piazza contro la paventate modifiche alla normativa sull’invalidità. Ci sono le bandiere bianche e rosse della Fish, ci sono le magliette dei volontari e degli associati dell’Unione italiana ciechi, ci sono gli striscioni delle due anime del mondo dei sordi, gli oralisti che si posizionano vicino al gazebo dal quale parlano i convenuti, e i segnanti, che seguono gli interventi guardando la traduzione in Lingua dei segni di due interpreti che lavorano per ore sotto il sole. La protesta è unitaria e trasversale, raccoglie tutti i tipi di disabilità e le mette assieme per chiedere rispetto e dignità.
Una “partecipazione importante” e un “messaggio chiaro e forte” quello lanciato dalla piazza per Pietro Barbieri, presidente della Fish, Federazione italiana superamento handicap, che sottolinea il movimento convergente che porta persone con disabilità, mondo del volontariato e operatori sociali in piazza insieme. “La mia soddisfazione è immensa – confida Giovanni Pagano, presidente Anmic, l’associazione nazionale mutilati invalidi civili – perché è stato premiato il sacrificio organizzativo di persone che hanno grandi difficoltà fisiche e che hanno ugualmente risposto agli appelli arrivando da luoghi anche lontani come Sicilia, Sardegna, Campania, Puglia, Lombardia: è una presenza che conferma la storia di un’associazione nata per rivendicare i diritti e che continua a farlo anche oggi, con un governo che si dimostra sempre più assente e insensibile alle nostre richieste”. Per Pagano, che in piazza rappresentava anche la Fand, di cui è presidente, i problemi sulla scuola, il lavoro (“così importante come mezzo per affrancare le persone e permettere loro una vita piena”), l’assistenza alle persone e l’aiuto alle famiglie sono le problematiche più evidenti e in via di peggioramento.
Proprio sulla scuola e sui problemi al sostegno si sofferma Sergio Silvestre, presidente del Coordown, che mette in evidenza come i diritti degli alunni all’inclusione scolastica stiano diventando sempre più una faccenda da tribunale, diritti da esigere attraverso la via giudiziaria: “Abbiamo moltiplicato le segnalazioni e le famiglie nelle aule di giustizia vincono sempre: il Ministero dell’Istruzione quest’anno non ha vinto una sola sentenza sul sostegno. Ma non si può continuare così”. Preoccupazione forte esprime anche Carlo Hanau (Angsa, associazione nazionale genitori soggetti autistici onlus), concentrandosi su una particolare situazione territoriale, quella di Bologna: “I tagli del governo nazionale si fanno ormai sentire anche in Emilia Romagna e le prime avvisaglie negative sono arrivate proprio a Bologna città, laddove il comune ha ridotto sensibilmente i contributi per gli assegni di cura che eroga: lo scorso anno erano stati 2600, nei primi quattro mesi del 2011 sono stati appena 300, un taglio drammatico”. (ska)
Fonte: superabile.it 23 giugno 2011
diritti sociali non sono privilegi
È solo uno dei tanti slogan pronunciati in Piazza Montecitorio a Roma e in altre ventidue città italiane, durante le varie manifestazioni di protesta che hanno portato migliaia di persone – tra le quali tanti disabili e i loro familiari – a dire basta ai tagli sulle politiche sociali, che stanno già provocando la drastica riduzione e chiusura di tanti servizi, con conseguenze drammatiche per milioni di Cittadini italiani. All’iniziativa – indetta dal Forum del Terzo Settore e dalle varie organizzazioni componenti la Campagna “I diritti alzano la voce” – hanno aderito anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), oltre alle principali sigle sindacali e a diverse forze politiche

Uno dei manifesti ufficiali della Campagna «I diritti alzano la voce»Sono state molte migliaia, in Piazzale Montecitorio a Roma, le persone che hanno dato vita alla manifestazione indetta dal Forum del Terzo Settore e dalle varie organizzazioni componenti la Campagna “I diritti alzano la voce”, per dire basta ai tagli sulle politiche sociali, iniziativa cui hanno aderito in prima fila anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), con la partecipazione di tante persone con disabilità e dei loro familiari, insieme a volontari, anziani, operatori del sociale e cittadini in genere, in rappresentanza di almeno cento organizzazioni del Terzo Settore italiano.

Significativi gli striscioni, i cartelli e gli slogan pronunciati (tra gli altri, I diritti sociali non sono privilegi, Lo sviluppo non si fa con l’elemosina, Chi nega i diritti cancella le persone), contro una serie di interventi che stanno già provocando la drastica riduzione e chiusura di tanti servizi sociali in tutto il Paese, con conseguenze drammatiche per milioni di persone.
E contemporaneamente alla manifestazione nazionale di Roma, varie altre iniziative analoghe si sono svolte in ventidue diverse città italiane (Torino, Milano, Como, Varese, Monza, Sondrio, Lodi, Cremona, Mantova, Pavia, Brescia, Venezia, Verona, Padova, Vicenza; Belluno, Bologna, Firenze, Ancona, Napoli, Catanzaro, Palermo), come anche il nostro sito aveva in parte riferito nei giorni scorsi.

Come riferisce l’Ufficio di Comunicazione della Campagna “I diritti alzano la voce” – di cui ricordiamo anche l’appello lanciato in internet, intitolato Basta tagli, ora diritti! Sussidiarietà, non scaricabarile! (cliccare qui) – «i promotori dell’iniziativa ritengono che l’uscita del Paese dalla crisi economica non possa avvenire azzerando, di fatto, gli investimenti nelle politiche sociali. Serve, invece, una riforma del welfare che deve basarsi sulla definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, che garantiscano diritti uguali ed esigibili per tutti i Cittadini del Paese, un forte aumento delle risorse destinate al sociale, una reale e concreta applicazione del principio di sussidiarietà, una misura universalistica di sostegno al reddito contro la povertà, il ripristino e il potenziamento del Fondo per le Non Autosufficienze».
«Si è trattato – secondo Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore – di una manifestazione che ha visto una grandissima partecipazione e che ha intercettato un sentire diffuso dal basso, un forte disagio dei Cittadini, stanchi di vedere i loro diritti calpestati. Ci aspettiamo un reintegro delle risorse destinate alle politiche sociali e che si dia inizio a quella riforma del welfare tanto necessaria e attesa, ma di fatto risolta nei tagli lineari».
«Siamo molto soddisfatti», aggiunge Lucio Babolin, portavoce della Campagna “I diritti alzano la voce”. «Cittadini, volontari e operatori sono stufi, vogliono che i loro diritti siano presi in considerazione dalle Istituzioni. Nell’incontro che avremo a breve con il sottosegretario alle Politiche Sociali, ci attendiamo risposte precise e puntuali rispetto alle proposte che abbiamo avanzato. Talloneremo la politica in tutti i passaggi fondamentali che ha di fronte il Paese, a partire dalla Manovra Finanziaria e dalla riforma fiscale».

Da segnalare che alla manifestazione hanno dato il loro sostegno, tra gli altri, tutte le principali sigle sindacali (CGIL, CISL, UIL e UGL), diverse forze politiche (Partito Democratico, UdC, Partito della Rifondazione Comunista e Partito Liberale) e la Regione Emilia Romagna. (S.B.)

Fonte: superabile.it 23 giugno 2011

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