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Sordità grave. Diritti e Servizi.

SORDITA’ GRAVE: DIRITTI, SERVIZI. TAVOLO DI LAVORO
Grazie alla collaborazione già in essere tra la Provincia di Viterbo, l’Azienda sanitaria locale  e la sezione provinciale dell’Ente nazionale Sordi di Viterbo (Ens), l’Amministrazione provinciale di Viterbo ha aperto il 15 giugno scorso il primo tavolo di lavoro sul tema “Sordità, diritti e servizi: l’assistente alla comunicazione nella scuola”, con il fine di promuovere pari opportunità di diritto allo studio per tutti i cittadini.

Questo tavolo di lavoro tematico ha, infatti, come finalità principale la costruzione di una rete territoriale interistituzionale intorno al problema della sordità, con particolare attenzione al diritto all’istruzione, all’integrazione e alla comunicazione.

All’iniziativa, divisa in una sessione mattutina e in una pomeridiana, hanno partecipato Paolo Bianchini, assessore alle Politiche sociali della Provincia di Viterbo; Daniele Sabatini, assessore alle Politiche sociali del Comune di Viterbo; i rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale di Viterbo; Federica Miralli, presidente ENS Viterbo; Dafne Prisco, responsabile della Consulta provinciale per la disabilità e consigliere ENS di Roma.

L’handicap causato dalla sordità risulta spesso un problema nascosto, invisibile ad uno sguardo superficiale e difficile da mettere a fuoco in tutti i suoi aspetti. La sordità non “si vede”, ma è riconoscibile solo al momento di comunicare.

Quando uno studente sordo arriva a scuola, l’insegnante individua quasi subito una serie di difficoltà riguardanti l’area socio-affettiva e cognitiva, relative al suo comportamento e alla sfera dell’apprendimento. Non sempre, tuttavia, il docente è in grado di metterle in relazione con il deficit e quindi di agire adeguatamente per aiutare lo studente a superare l’handicap.
A scuola i coetanei udenti dell’alunno sordo spesso giudicano male alcuni suoi atteggiamenti di chiusura o irritabilità, senza tener conto che non è la sordità di per sé a rendere i sordi diffidenti, aggressivi e polemici, quanto lo scontro quotidiano con le barriere che impediscono la comunicazione.

“L’obiettivo di questo tavolo di lavoro vuole essere quello di uniformare, a livello locale, le azioni d’intervento, stimolando tutte le realtà del territorio a promuovere il servizio di assistenza alla comunicazione per favorire l’integrazione dei non udenti”, afferma l’assessore Bianchini (foto).

“Questa è solo una delle tante iniziative che la Provincia mette in campo con l’Ens in tema di inclusione sociale, e al riguardo l’attenzione dell’Amministrazione è quotidiana e costante. Frutto di questa collaborazione è, per esempio, la celebrazione nella basilica di Santa Maria della Quercia di una messa con la presenza di un interprete che traduce la funzione nella lingua dei segni”.

“Il nostro obiettivo comune – seguita l’assessore Bianchini – è quello di poter avere un interprete della lingua dei segni per tutte le attività organizzate dalla Provincia.

Anche nel progetto ‘Tuscia al Lavoro. Rimbocchiamoci le maniche” abbiamo previsto alcune borse work experience per persone diversamente abili, e quindi anche per i non udenti, e non tutte sono state assegnate, perciò chiunque fosse interessato può contattare gli uffici dell’assessorato alla Formazione e Lavoro.

La Provincia di Viterbo – conclude – è sempre disponibile a promuovere iniziative come quella di oggiAggiungi un appuntamento per oggi, che vedono coinvolti tutti gli attori del welfare del territorio e che sono certamente utili a dare risposte concrete ai cittadini per ciò che riguarda l’inclusione”.

18/06/2012 testo: Ufficio stampa Provincia di Viterbo
nw108 storiadeisordi 2012

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