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Verso il grande giubileo dei sordi 2000: brevi note storiche Anno Santo 1925, 1933 e 1950

Verso il grande giubileo dei sordi 2000: brevi note storiche Anno Santo 1925, 1933 e 1950.
11ª domenica dopo pentecoste: la liturgia indica puntualmente il miracolo del Signore che dette la parola al sordomuto: leggendo il Vangelo di San Marco riferisce che a quel tempo Gesù recandosi al lago di Galilea, “…gli condussero un sordomuto e lo pregarono di guarirlo”. Egli lo vide e con commozione “gli mise le dita negli orecchi – con saliva toccò la lingua di lui poi, alzò gli occhi al cielo e, sospirando, disse: Effeta!, cioè: apriti e parla! E subito gli orecchi del sordo si aprirono – la lingua si sciolse e il muto parlò rettamente…”.
Questo avvenimento i sordi lo ricordano in ogni funzione religiosa, il miracolo del divino Signore sui sordomuti.

Udienza del Pio XI (1925 e 1933)
Pochissimi sono i sordi di oggi che erano presenti nell’anno santo straordinario del 1933 dove nei tradizionali giorni 18-20 agosto furono convenuti circa 500 sordomuti di cui alcuni provenienti dalla Spagna e Cecoslovacchia alla Basilica di San Pietro sotto la guida del Padre Umberto Montevecchi (1882-1941), Superiore Generale della Piccola Missione per i Sordomuti. Furono ricevuti in udienza da Pio XI, Achille Ratti, presso la Sala del Concistorio, nel memorabile giorno (il 20 agosto) abbinato all’undicesima domenica dopo Pentecoste – considerato festa del Sordo – che con la sua benedizione estesa anche ai sordomuti, li voleva partecipi dei tesori e dei misteri del Signore. Il Papa dando a tutti gli intervenuti la mano a baciare ricevette poi il dono dell’artistica pergamena con la medaglia d’oro raffigurante l’“Effetà” di Cassioli  e un quadro dipinto ad olio, racchiuso in un’artistica cornice dorata, raffigurate la guarigione del sordomuto operata da Gesù, copia eseguita dal sordomuto Cesare Silvestri di Roma (fondatore e direttore della testata “Il Giornale del Sordomuto” 1919, n.d.r.) dall’originale del prof. Saltini di Firenze  Il Papa ringraziò il nobile gesto ricordando i diritti del sordo che erano stati negati.


500 Sordi italiani all’Anno Santo straordinario del 1933

Lo stesso pontefice (Ratti) accolse nella sua udienza diversi sordomuti per l’occasione del giubileo del 1925. “Il suo nobile discorso, tono da esperto fu confortante”. Questo è il frutto che giunge oggi ai sordi nell’azione civile e religiosa al pari di tutti i cittadini.

Udienza pontificia Pio XII
Nell’anno santo 1950 nel Giubileo dei sordi si scelse, come consueto nei particolarissimi giorni: 10-13 agosto, durante la liturgia della undicesima domenica dopo pentecoste dove si parla del dono della parola al sordomuto.

2000 Sordomuti e loro diversi Educatori alla Porta Santa nel 1950

Per questo fu abbinato lo straordinario pellegrinaggio in Vaticano di oltre due mila sordomuti convenuti da ogni parte d’Italia tra cui alcuni sordi noti dell’ENS: Antonio Magarotto (1891-1966), promotore e fondatore dell’ENS e delle Scuole ENS, Giovanni De Carlis (1901-1979), 1º Presidente provvisorio ENS, Vittorio Ieralla (1903-1982), Presidente Nazionale ENS, ecc., accompagnati da illustri educatori dell’epoca: Mons. Giulio Brogli (1886-1986), direttore Istituto Sordomuti di Milano; Padre Giuseppe Moschiano (1878-1957), Superiore generale della Piccola Missione e direttore generale degli Istituti Gualandi, uno dei capi organizzatori; Padre Giuseppe Roncaglielo (1881-1958), direttore dell’Istituto Salesiano Sordomuti di Napoli); Padre Fausto Moretti (1913-1952) dell’Istituto di Brescia; Don Fiorenzo Berzi (1904-1964) dell’Istituto di Bergamo.
Il 12 agosto ci fu l’udienza presso la Basilica di San Pietro dal Papa Pio XII, Eugenio Pacelli, molto commosso, avendo pure lui un parente minorato dell’udito e li salutò con la benedizione apostolica con tutto il suo cuore. A questo storico incontro il Papa ricevette – con tanta ammirazione – il dono della copia del quadro rappresentante il miracolo del sordomuto, opera del pittore Prof. Cassioli, l’originale si conserva tuttora nell’Istituto Gualandi di Firenze.Per cui molti sordi oggi, ricordano ancora la loro partecipazione storica all’evento.


Papa Pio XII riceve il dono del quadro “Effeta”.

Tommaso Silvestri
A conclusione di questo giubileo – compreso quello del 1950 – i sordomuti non erano mai mancati di recarsi a Trevignano Romano per rendere omaggio alla tomba del primo educatore dei sordi Abate Tommaso Silvestri (1767-1789) che lì educò nella scuola fondata da Pasquale Di Pietro nel 1784, ora Istituto Statale dei Sordomuti di Via Nomentana.

Altri giubilei 1975 e 1983
Per quanto riguarda l’Anno Santo 1975 e quello straordinario del 1983, i sordi a gruppi o singolarmente parteciparono all’apertura della “porta santa”.
Le comitive erano con poco più di 50 persone, meno numerose di quelle organizzate negli anni 1933 e 1950.
Comunque diversi gruppi di sordi furono ricevuti nelle udienze da Papa Paolo VI, Giovan Battista Montini, (1975) e da Giovanni Paolo II, Karol Wojtila, (1983).

 Storia dei Sordi d'Italia

«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini

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