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Fabio Bosatelli. Due Lauree

La sfida di Fabio, sordo, ingegnere sprint “La mia laurea oltre la disabilita”

Sordo dalla nascita, ha conseguito la Laurea magistrale a Dalmine in meno di due anni «Ad ottobre l’esame di Stato». L’emozione di mamma e papà: fede, passione e determinazione A due anni e qualche giorno di distanza Fabio Bosatelli, 24 anni di Pedrengo, non udente della nascita, ieri mattina (21 luglio 2015, n.d.r.) ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Edile a Dalmine, presso la Scuola di Ingegneria dalminese dell’Università di Bergamo.

La soddisfazione dopo la discussione della tesi è grande, ma straordinaria è soprattutto la naturalezza con cui Fabio ha vissuto questo momento: grande concentrazione davanti alla commissione, risposte chiare e puntuali ai professori che chiedevano chiarimenti.
Accanto a lui alcuni amici, la fidanzata, e i genitori Carmen e Alessandro che fanno trasparire tutta la serenità di una mamma e un papà che sanno di aver fatto il massimo per far capire al figlio che di fronte ad una disabilità non bisogna far altro che rimboccarsi le mani e lavorare per rendere meravigliosa la propria vita. «Fabio – spiega mamma Carmen – è un sordo profondo. Ha una soglia uditiva che si aggira attorno ai 100 decibel, vale a dire che comincia a sentire rumore se si trova su una pista di un aeroporto e accanto a lui sta decollando un aereo.
Porta quindi apparecchi acustici da quando è nato. Fin da subito ci siamo impegnati perché imparasse a parlare bene. Fondamentali sono stati la logopedia svolta con tecniche particolari e innovative e la musicoterapia, con la quale ha imparato a percepire le vibrazioni che accompagnano i suoni». Gli effetti sono visibili a tutti: Fabio parla in modo sostanzialmente normale, e riesce a capire anche persone che parlano molto velocemente grazie ad una lettura perfetta del labiale.
Dietro a questo c’è un’intelligenza sopra la media, che lo ha portato a raggiungere ottimi risultati scolastici: dopo il diploma al liceo scientifico Mascheroni di Bergamo, nel luglio 2013 ha conseguito a Dalmine la laurea triennale in Ingegneria edile e, ieri, quella magistrale nello stesso ambito conquistata in un anno e dieci mesi. «Ricordo – racconta Giorgio, amico fin dalle superiori – che il primo giorno di liceo una professoressa ci aveva detto che in classe con noi ci sarebbe stato un compagno non udente. Ma si è capito subito che avrebbe affrontato il percorso scolastico senza grossi problemi: è sempre stato molto bravo, soprattutto nelle materie scientifiche, e ha sempre svolto un’intensa attività extrascolastica».
Fabio, infatti, è anche istruttore di tennis e lavora come pizzaiolo. La tesi di laurea di Fabio ha avuto per oggetto la convenienza della tecnologia dei semiprefabbricati per il risparmio energetico degli edifici, grazie alla quale ha ottenuto una votazione finale di 105 su 110. Parlando del proprio futuro, Fabio spiega: «Ho sostenuto il colloquio per accedere, sempre a Dalmine, al dottorato in Tecnologie per l’energia e l’ambiente, e nel frattempo sono già arrivate alcune offerte di lavoro. Di certo, ad ottobre voglio sostenere l’esame di Stato di ingegneria». Concludono Carmen e Alessandro: «Fede, passione e determinazione: ecco i tre ingredienti che spiegano la sviluppo che ha preso la vita di Fabio.
È stato innanzi tutto necessario accettare la disabilità, e poi cercare di superarla con una grande fiducia nel futuro. Il messaggio che vogliamo lanciare è che, facendo una metafora, se si ha il 90 per cento di disabilità, nella vita bisogna prendere il 10 per cento che può dare buoni frutti e svilupparlo. Niente cade dal cielo, non bisogna “sedersi” sulla propria disabilità, fissarsi su di essa, ma alzarsi e tirare fuori ciò che di positivo si può dare per vivere al meglio la propria vita».
Fonte: L’Eco di Bergamo 22 luglio 2015
Bastano buona volontà ed organizzazione e si arriva dappertutto.
Si potrebbe riassumere così la filosofia di Fabio Bosatelli, 22 anni, che giovedì, insieme ad altri suoi colleghi, è stato proclamato dottore in Ingegneria edile, con la votazione di 90/110 al dipartimento di Ingegneria dell’ateneo bergamasco di Dalmine.
L’aula magna era gremita, ma dopo il discorso del direttore del dipartimento e le proclamazioni dei nuovi dottori ha fatto presto a svuotarsi, con la folla di amici e parenti scivolata nel cortile, pronta a festeggiare a suon di brindisi.
Per Fabio la giornata è stata ancora più densa di emozioni: Fabio è sordo, ma ciò non gli ha impedito di svolgere brillantemente il suo percorso di studi. La diagnosi è arrivata all’età di un anno: sordità bilaterale profonda.
Da qui è stato un susseguirsi di logopedia e musicoterapia; logopedia svolta non in modo classico, ma in ambito normale, a casa, grazie alle dritte della logopedista. Dopo elementari e medie frequentate a Pedrengo, dove abita con la madre Carmen e il padre Alessandro, Fabio si è iscritto al Mascheroni, dove si è diplomato con 78/100.
Il racconto della sua vittoria su L’Eco di Bergamo del 20 luglio 2013
r.clemente

Sordo dalla nascita e con due lauree magistrali: la storia di Fabio

Dove alcuni vedono un limite, altri vedono un traguardo; dove alcuni vedono muri, altri vedono porte che li attraversano. È la storia di Fabio Bosatelli, ventisettenne bergamasco fuori dagli schemi, o per meglio dire dai limiti.

Ognuno di noi, chi più, chi meno, sente la necessità di porre ogni cosa al proprio posto, avverte il bisogno di identificare tutto e tutti secondo schemi definiti. Questa storia in particolare mette a confronto due concetti, ancora oggi purtroppo per molti, opposti: normale/disabile. Fabio è inquadrato entro quest’ultima categoria: sordo dalla nascita è invalido per l’80%. Eppure la sua storia varca questo limite: il giovane studente universitario bergamasco infatti possiede due lauree, un lavoro e prevede di fare un master all’estero.

Una storia straordinaria verrebbe da dire: ma attenzione a ricadere nel tranello di un’ulteriore categorizzazione. Sì, Fabio è straordinario, ma è un supereroe? È un altro disabile che ce l’ha fatta nonostante l’handicap della sordità? Lecito pensarlo, ma Fabio è anche e soprattutto un ragazzo normale, straordinario semplicemente per il fatto di aver oltrepassato i limiti che la natura gli ha posto dinnanzi. Un esempio da seguire quindi, per tutti.

Fabio Bosatelli, come già detto, nasce sordo, e sin da piccolissimo deve affrontare la prima sfida che la vita gli propone: imparare a parlare, riconoscere i suoni, cosa che farà non senza impegno e fatica. Prima sfida superata, e non è sicuramente l’ultima. Fabio, infatti, ad oggi è dottore magistrale in Ingegneria edile ed in Economia, lavora all’Enel di Seriarte e punta ad un master in economia e management all’estero.

Fabio non dà per scontato il grande aiuto che gli è stato fornito dalla tecnologia, e pensa infatti che se fosse vissuto qualche anno prima probabilmente avrebbe avuto più ostacoli da superare. Il suo sogno è quello di aiutare i ragazzi che in futuro nasceranno con il limite che lui per primo ha superato, così da non doversi più sentire più o meno normali.
Fonte: catania.liveuniversity.it  (aggiornato il 24 aprile 2018)

PER SAPERE DI PIU’
Fabio Bosatelli
Universita degli Studi di Bergamo

«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini

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