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Pedius: 1,4 milioni di euro alla startup dei non udenti. Tecnologia sociale.

Pedius, la startup che ha sviluppato un’applicazione per permettere ai non udenti di effettuare telefonate, conquista un milione e 400mila euro. Lo fa grazie a un round A di finanziamento guidato da Invitalia Ventures e Principia SGR con TIM Ventures. È il primo co-investimento del corporate venture capital di TIM dopo circa un anno di stallo. L’ultima operazione eseguita dalla società creata nel 2014 per effettuare investimenti nelle startup più innovative del mondo digitale era stata a dicembre 2015 sulla startup ClouDesire. Poi le acque erano rimaste ferme, probabilmente anche a causa della fase di passaggio vissuta dall’azienda: a marzo 2016 Flavio Cattaneo è diventato nuovo amministratore delegato in conseguenza delle dimissioni di Marco Patuano. Peraltro Pedius è una “vecchia conoscenza” di TIM Ventures, anzi è stata proprio Telecom Italia a “scoprirla”, a co-investire su di lei 410mila euro nel 2014 ed adottarla tra i collaboratori.

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L’investimento su Pedius è stato effettuato a fine 2016, ma i dettagli dell’operazione sono stati ufficializzati solo oggi, anche se gli investitori non intendono svelare le quote rispettivamente versate. Questa operazione fa dunque parte degli 11 investimenti realizzati l’anno scorso da Invitalia Ventures, fondo comune d’investimento con patrimonio proveniente dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), nato nel 2015 e guidato dal Ceo Salvo Mizzi (ex Telecom Italia).

Cos’è Pedius. E’ un’applicazione per smartphone che consente a chi soffre di sordità profonda di accedere a servizi svolti unicamente in voce come le chiamate di emergenza, assistenza e customer care. Nel nostro Paese sono più di 5 milioni di persone con problemi generici di udito, mentre tale dato supera nel mondo la cifra di 300 milioni. La startup ha sviluppato sia soluzioni consumer che consentono alle singole persone di effettuare telefonate, sia soluzioni business, con il duplice obbiettivo di permettere alle aziende di attivare un numero verde che consente ai clienti con deficit uditivi di contattare il customer service e di favorire l’inclusione dei lavoratori appartenenti alle categorie protette. Questa piattaforma unica nel suo genere si può oggi scaricare in 9 paesi (tra cui Italia, Francia, UK, Spagna e Stati Uniti) e in 6 lingue diverse.

Il legame con TIM. Nel 2013 Pedius è risultata vincitrice di un grant di TIM #Wcap, l’acceleratore di startup della società telefonica, e di numerosi premi e riconoscimenti. Pedius collabora già con alcune grandi aziende: innanzitutto con la stessa TIM, con la quale ha sviluppato il primo call center accessibile a persone non udenti, ma anche con BNL, HP, Axa Assistance, nonché con alcuni comuni italiani. Oggi conta oltre 13.000 utenti, con un tasso di crescita del 40% nell’ultimo anno. Pedius è stato il primo investimento di TIM Ventures che, a dicembre 2014, è entrata nel capitale sociale della startup con 410.000 euro complessivi, insieme a Sistema Investimenti e Embed Capital.

Cosa farà Pedius con il finanziamento. Il round di investimento consentirà alla startup di investire a sostegno del go to market nei paesi emergenti e costruire la rete commerciale. Inoltre, Pedius svilupperà nuovi prodotti a cominciare da un dispositivo destinato agli anziani.

“In Invitalia Ventures siamo orgogliosi di questo investimento” ha detto Mario Scuderi, Investment Manager Di Invitalia Ventures Sgr. “Pedius è stata la prima startup innovativa a vocazione sociale in Italia. È una delle startup italiane più seguite e che ha segnato positivamente l’innovazione nel nostro Paese. I prodotti sviluppati da Pedius uniscono un alto corredo tecnologico al valore sociale, senza dimenticare la scalabilità del business. Infine, ma non per questo meno rilevante, Pedius cresce velocemente grazie a un team giovane, eterogeneo e competente guidato dal trentenne Lorenzo Di Ciaccio, che non a caso è tra i casi di successo dell’innovazione in Italia”.

“Questa per il Fondo Principia III – Health è la settima operazione. Al fianco di attori come Invitalia e Tim Ventures abbiamo condiviso la scelta di supportare questa Start Up tecnologicamente avanzata ed impegnata nel sociale” ha commentato Antonio Falcone, Ceo di Principia SGR.

“Questo round – ha affermato Lorenzo Di Ciaccio, Ceo e co-founder di Pedius – rappresenta una bella iniezione di fiducia per l’imprenditoria sociale, la componente che oggi manca maggiormente in questo settore. Grazie a questo round potremo intensificare le attività di ricerca con l’assunzione da subito di 5 nuovi talenti per poi raddoppiare l’intero team nell’anno in corso. Il punto fondamentale sarà l’ottimizzazione della nostra tecnologia per la fascia più anziana della popolazione. Velocizzeremo la crescita verso nuovi mercati, in particolare nei paesi emergenti dove i servizi per le persone sorde sono meno presenti rendendo la diversità un valore tangibile”.

Chi sono gli investitori. Invitalia Ventures SGR SpA gestisce il Fondo Italia Venture I a sostegno della Venture Industry italiana. La strategia di co-investimento del Fondo è focalizzata su investimenti in round A sulle migliori Startup/PMI innovative italiane insieme a investitori privati nazionali e internazionali. Principia SGR è una società di Venture e Growth Capital. Il suo ultimo Fondo (il primo in Italia) specializzato in Healthcare e Medical Device acquisisce partecipazioni sia di maggioranza che di minoranza qualificata in imprese in fase di start up/early stage oltre che in aziende di piccole e medie dimensioni. La dotazione del Fondo è ad oggi pari a 206 €/mln. TIM Ventures è il Corporate Venture Capital di TIM. Investe in startup digitali nella prima fase di attività e sviluppo e le sostiene nella crescita, creando sinergie industriali con le società del Gruppo TIM e con il suo network di partner.

Luciana Maci. Fonte: EconomyUp

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