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Potenza, 200 ex allievi sordi si ritrovano dopo trent’anni

Giornata di emozioni e ricordi all’Istituto Canossiane: 200 ex allievi sordi si ritrovano dopo trent’anni Lo scorso 30 aprile, presso l’Istituto Canossiane di Potenza, che negli anni ’60 vantava lo status di unica struttura in Basilicata per l’educazione dei sordi, si è tenuto il primo incontro tra ex allievi. Tre di questi (Domenico D’Alessandro, Pasquale Parente e Marco Scorzo) si sono mobilitati per l’organizzazione dell’evento, curando tutti i dettagli per la buona riuscita dello stesso. La realtà è andata oltre ogni aspettativa.

Infatti, la partecipazione è stata molto numerosa, oltre che sentita, vantando la presenza di oltre 200 sordi che hanno fatto ritorno nella propria terra d’origine dopo circa trent’anni. La chiusura dell’Istituto e la mancanza di strutture adeguate sul territorio regionale hanno causato l’esodo di tanti sordi lucani. Costoro, conseguita la licenza media, si sono trovati nella situazione di dover compiere, seppur in tenera età, una scelta importante per il loro futuro: lasciare la Basilicata.

Tutto questo ha comportato uno svantaggio bilaterale. Infatti, se da un lato il ragazzino sordo ha dovuto lasciare la sua città, i suoi amici, le sue abitudini, dall’altro la regione ha perso suoi conterranei, costringendoli all’espatrio verso luoghi che consentissero loro di poter continuare gli studi in tranquillità, dove poi si sono stabiliti e hanno, a loro volta, creato famiglie. La regione, inoltre, ha perso la possibilità di assicurare un futuro alla sua comunità sorda.

Alla luce di queste considerazioni, l’evento in questione acquista un pregio ancora maggiore e un senso intrinseco molto forte. La gioia e la commozione per aver ritrovato i vecchi compagni, i vecchi insegnanti e le suore, hanno ampiamente ripagato l’impegno che è stato profuso per la realizzazione del raduno. Alla Messa iniziale è seguita la proiezione di filmati e di foto che ritraevano i momenti più intensi della vita di ogni partecipante, ognuno dei quali si è ritrovato, con sua piacevole sorpresa, proiettato sul maxischermo.

Molti di loro, oltre che le suore e gli insegnanti sono intervenuti per riportare il loro vissuto a tutti i presenti. La giornata è continuata con una sorta di revival dell’Istituto, con la visita alle aule, al refettorio e in tutta la struttura. L’incontro è terminato, come ogni momento di tale convivialità richiede, con un pranzo sociale presso il ristorante “Il Picchio”. L’interprete LIS Antonio Parente ha garantito il servizio di traduzione in Lingua dei Segni Italiana per tutta la durata dell’evento.
Fonte: melandronews.it

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