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Dizionario multimediale

Sordità e mondo della scuola. Linguaggi multimediali e costruzione di un dizionario multimediale.

Gli alunni sordi pur avendo facoltà integre raggiungono risultati scolastici molto al di sotto delle loro potenzialità. Sintetizzando le difficoltà di apprendimento possono essere riconducibili principalmente alla peculiarità del deficit uditivo, all’inesistente o scarsa formazione sia degli insegnanti curriculari che, cosa ancora più grave, degli insegnanti di sostegno e all’inadeguatezza della macchina amministrativa ed organizzativa del sistema scuola. La competenza linguistica del bambino sordo è caratterizzata da povertà lessicale e rigidità lessicale.

Non sono pochi, infatti, gli alunni sordi, che quando si imbattono in un testo non conoscono il 50-60% delle parole presenti. Ma purtroppo quando vanno a consultare un comune vocabolario, il più delle volte lo sfogliano senza alcun risultato, perché normalmente ogni definizione anche di parole semplici contiene a sua volta due o tre vocaboli sconosciuti di cui andrà di nuovo a cercare il significato girando a vuoto. Inoltre spesso la costruzione del periodo è ricca di subordinate e di connettivi, che rendono ancora più difficile la comprensione. Difficoltà analoghe, le incontrano anche altri ragazzi con difficoltà linguistiche come i bambini down, dislessici, con svantaggio socioculturale o stranieri. Ma anche i bambini cosiddetti normali non amano consultare in genere il vocabolario, perché anche loro non sempre lo trovano di aiuto e lo ritengono barboso, noioso.

Paradossalmente un sussidio del genere invece di avvicinare i ragazzi al mondo delle parole li allontana. Sarebbe pertanto di grande utilità arrivare ad un vocabolario accessibile, semplice e più comprensibile i cui autori sarebbero i ragazzi stessi, che hanno maggiore immediatezza nello spiegare i lemmi e nel rappresentarli iconicamente. Un vocabolario interattivo, piacevole da consultare, intrigante, un dizionario dove la parola nella sua descrizione risulti attraente, stimoli la curiosità e l’interesse del bambino.

Questo grazie alla Multimedialità che ci permette di integrare tra loro testi, immagini, suoni e segni (LIS) con l’obiettivo finale di aiutare il ragazzo a capire il significato del termine ricercato.

Un vocabolario dove ciascuno può navigare gratuitamente esplorando percorsi commisurati alle proprie esigenze. Un supporto del genere così completo non esiste in letteratura eppure il processo, che abbiamo messo in atto per iniziare a costruirlo è risultato addirittura più interessante del prodotto stesso. Viene attivata infatti una didattica multimediale basata sull’integrazione dei linguaggi verbali e non verbali con le metodologie e le tecnologie attive inclusive ,che permette a ciascun alunno, anche non udente, di essere protagonista. Siamo però consapevoli che per elaborare un vocabolario di base è necessaria una rete molto più ampia di quella attivata. Ci auspichiamo pertanto che il presente Convegno sia l’occasione per coinvolgere tanti altri partner.

Striano Nicola – CTS “Edmondo De Amicis”, Roma
Fonte: unicatt.it

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