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Sveva e la sua corsa verso il futuro.

“Non sappiamo come sia riuscita a salvarsi, poteva morire da un momento all’altro”.

Così dissero i medici del Meyer di Firenze quando, dopo pochi giorni, visitarono Sveva. Questa bellissima bambina di 3 anni di Porto Recanati (MC) è nata con le coane chiuse, gravi problemi cardiaci, una malformazione alla gola che non le lasciava passare l’aria: la fessura era grande come uno spillo.

Sveva ha la sidrome di Charge, una malattia genetica che colpisce un bambino su 10 mila. Causa problemi alla vista, all’udito, al cuore e provoca problemi respiratori e motori.

Inizia per lei un percorso fatto di visite specialistiche, corse in auto tra casa e ospedale con due genitori, mamma Mascia e papà Gianluca, che fanno ricerche su internet per capire di più su questa malattia. Per cercare di non sentirsi troppo “rari” come genitori e come famiglia.
Ed è in questo modo che scoprono la Lega del Filo d’Oro.
“Quello che è riuscita a fare Sveva in 3 settimane al centro di Osimo, non lo ha fatto in 3 anni. E’ stata una svolta straordinaria”. Afferma mamma Mascia, ricordando i traguardi raggiunti dalla sua “trottolina” dopo l’intervento precoce: 3 settimane di diagnosi e trattamenti specialistici volti alla costruzione di un percorso riabilitativo personalizzato che mette al centro il bambino e le sue reali possibilità di miglioramento.
Sveva ancora non parla, ma riesce a camminare. Per comunicare, a volte indica con le mani, a volte usa lo sguardo. Indossa le protesi acustiche, ma mamma Mascia è convinta che la sua bimba riesca a sentire anche senza.
“Abbiamo imboccato il sentiero giusto. Il futuro di Sveva sarà quello di una bambina come tutti gli altri, deve solo prendere il via. Inizierà a parlare così come ha iniziato a camminare”.
Aiuta la piccola Sveva nella sua corsa verso il futuro!

PER SAPERE DI PIU’
Filo d’Oro
Ospedale fiorentino Meyer

«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini

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