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Visconti e Magarotto insieme per società più giusta

Roma, Visconti e Magarotto insieme per società più giusta. Una giornata di studio su diversità e inclusione

Jeans, scarpe da ginnastica, stivaletti, felpe e maglioni alla moda. A prescindere dal loro colore di pelle e dalle loro condizioni sono tutti diversi e tutti uguali gli studenti che oggi hanno riempito l’aula magna del liceo Visconti di Roma. A occupare le sedie dell’aula, i ragazzi della scuola nel centro storico e gli alunni dell’istituto Magarotto di Roma che hanno partecipato alla giornata di studi ‘Diversi e Uguali. Una scuola inclusiva per una società più giusta’.

“È molto importante non abbassare l’attenzione su un tema centrale, nel nostro tempo e in particolare in questo momento storico, a livello mondiale. I ragazzi fin da piccoli devono essere aiutati a essere quello che sono, loro non conosco stupore e senso di stranezza nel vedere bambini con altri colori di pelle, con altre stature, con altre condizioni, per cui è importante far riflettere gli studenti sui tanti temi della diversità”, ha spiegato alla Dire Clara Rech, preside del liceo Visconti.

Della stessa idea Isabella Pinto, preside dell’istituto specializzato per sordi Magarotto di Roma: “È una bella sfida per parlare di un tema molto spinoso e discusso in questo momento, quello delle differenze e dell’inclusione”. Il punto di partenza del convegno e’ stato un inquadramento di tipo antropologico, che considera la diversità come condizione caratterizzante di ogni specie vivente: siamo tutti unici e diversi. In questa cornice sono stati trattati alcuni aspetti che hanno profili più sensibili e meritevoli di attenzione: dallo straniero ai bisogni educativi speciali.

I temi sono stati affrontati in tre tavole rotonde: la prima dal titolo ‘La diversità come condizione dell’esistenza’; la seconda intitolata ‘Straniero non estraneo’ e la terza ‘Essere speciali quando si impara’. E sono stati proprio gli studenti a dare ai relatori gli spunti da cui partire per i loro interventi, infatti le domande dei ragazzi hanno sollecitato la discussione e il confronto. Dall’analisi della carta costituzionale, alle carte dei diritti internazionali, passando per le sfide attuali e i casi di cronaca, sono stati analizzate le motivazioni che portano ad aver paura della diversità. Non siamo immuni all’odio verso il diverso, anzi “nella nuova realtà- ha detto il giurista Giovanni Maria Flick- i diversi sono donne, ebrei e migranti”.

Non si può restare indifferenti alla violenza e all’odio, bisogna ripartire dalla scuola per dare agli studenti gli strumenti per costruire una società più giusta, basata sull’uguaglianza e sui diritti degli esseri umani. Come hanno voluto ribadire gli studenti del coro delle mani bianche dell’istituto Magarotto che nella lingua dei segni si sono esibiti con la canzone Imagine: un inno alla pace e alla fratellanza.
Fonte: diregiovani.it

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