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La giornata dedicata ad Antonio Magarotto dalla città’ di Padova

La città di Padova ha dedicato ufficialmente la Giornata del 19 ottobre 1997 ad Antonio Magarotto con un programma di alto significato sociale, umano e civico che stampato in migliaia di copie è stato fatto conoscere ai padovani. Il mattino alle 9:00, presenti Autorità, il figlio Prof. Cesare Magarotto con la moglie Luciana e i suoi figli e nipotine e le vedove degli altri due figli Mario e Dionisio, e molti dirigenti sordi, il Gonfalone della Città scortato dai vigili in alta uniforme, la bandiera di Poiana Maggione e il Gonfalone della Sezione di Padova, che fu della Associazione Padovana, venne deposta dal Sindaco con una grande Corona di fiori sulla Tomba di Antonio Magarotto che, come è noto, si trova nella cappella dell’omonimo Istituto di Via Cardinal Callegari, che accoglie ancora oggi centinaia di sordi.

Antonio Magarotto

Busto di Antonio Magarotto

Si è quindi svolto nella sala Rossigni dei Pedrocchi il previsto Convegno presenti Autorità, dirigenti sordi, insegnanti e studenti.
Dopo il saluto del Sindaco Dott. Zanonato che ha rivolto un particolare saluto alle Autorità, alla presidente della Fondazione Sig.ra Magarotto Luciana Epifani e al figlio Prof. Cesare continuatore dell’opera del Padre e a tutti gli altri Famigliari, ha spiegato il significato della Giornata e presentato gli oratori.

Il Prof. Giuliano Lenci, Vice Presidente del Consiglio comunale di Padova, ha svolto una conferenze magistrale dal titolo “La figura di Antonio Magarotto nella storia di Padova” citando documenti, avvenimenti e aneddoti, destando generale interesse e accogliendo spesso vivi applausi, sia dalle persone udenti, sia da molti sordi presenti i quali potevano seguire i discorsi grazie alla traduzione simultanea nella lingua dei segni (lis) operata dalla interprete Signorina Sala.

È quindi intervenuto l’On. Prof. Luigi Gui, Presidente per molti anni del Gruppo interparlamentare degli Amici dei sordomuti, che ha raccontato episodi della vita di Antonio Magarotto da lui conosciuto sin da ragazzo quando suo Padre e Antonio lavoravano nello stesso giornale.

Si soffermò poi a sottolineare la forza dello spirito che ha sempre guidato i pensieri e le azioni di Antonio. Il Prof. Lucio Croatto ha portato l’attenzione sul contributo dato dal Papà dei sordomuti alla fonetica e il Prof. Stimamiglio, già Preside dell’Istituto padovano di studi superiori per sordi fondato da A. Magarotto, ricordandone l’opera di grande educatore in possesso di un carisma particolare che coinvolgeva ed armonizzava tutto l’ambiente scolastico.

Ha quindi parlato, usando la lingua gestuale, la Presidente nazionale dell’E.N.S. Ins. Ida Collu ricordando gli episodi significativi della vita del Fondatore, che ha dedicato tutto se stesso ai “fratelli del silenzio” e ha detto fra l’altro:

“Grazie ‘Papà Magarotto’ per quanto hai fatto per tutti noi, per la dignità che hai saputo dare a tutti quei sordi che, senza alcuna istruzione, frequentavano la Tua scuola professionale”. “Quando la guerra (mondiale) e la confusione delle ideologie imperversava nel nostro paese, Tu sei stato capace di infondere nel cuore Tuoi Fratelli del Silenzio lo spirito di unità e fratellanza che ci dovrà accompagnare per l’Eternità”. “Non ho voglia di ricordare i nomi e date, non ho voglia di raccontare la storia dell’E.N.S. così indissolubilmente legata alla storia della Tua Vita, abbiamo fatto nostre le Tue conquiste e di quanti Ti sostennero nei lontani anni ’30… oggi è una giornata importante e voglio ricordare la Tua Persona”. “Tu dicevi ai giovani Sordomuti titolari “Vi voglio bene”… anch’io Ti voglio bene e ho i tuoi ideali nel mio cuore!” “Presidente del Primo Raduno di Padova nel 1932, promotore effettivo della legge di fondazione dell’E.N.S., “Papà Magarotto” i documenti, oggi conservati nell’archivio dell’E.N.S., parlano di Te… non eri solo in quelle battaglie ma tanti nomi di illustri e semplici sordomuti si leggono accanto al Tuo, io non posso e non devo aggiungere nulla alla storia, alla nostra Storia”. “Oggi accanto a me ho Cesare, Tuo figlio, che ha dovuto sopportare e superare mille problemi negli anni del suo segretario all’E.N.S., attraverso di lui c’è la Tua immagine… ci sono i Tuoi indimenticabili ideali”.

Alla fine del Convegno i partecipanti in corteo con in testa il Gonfalone e il Sindaco di Padova, affiancati dalle autorità e da molti sordomuti e cittadini si sono recati ai giardini dell’Arena, dove in una grande aiuola variopinta, a fianco della Cappella degli Scrovegni, coperta da un candido velo si trovava l’urna sulla quale posava il Busto.

Il Sindaco tenne un breve commovente discorso dicendosi lieto, fra l’altro, di aver notato coinvolgimento della Città nel ricordo tuttora vivo del Filantropo stimato ed umile portatore di vera solidarietà verso tutti e ha ricordato la collaborazione avuta dalla Signora Luciana Presidente della Fondazione Antonio Magarotto e ha ringraziato tutti gli oratori ivi compreso il Prof. Segato e lo scultore Prof. Giancarlo Milani autore dell’importante opera posta nei giardini che accolgono i busti dei più importanti cittadini padovani di tutti i tempi.

Padova ha inteso non solo onorare Antonio Magarotto ponendo il suo Busto in questo importante luogo, per i suoi indiscussi meriti universalmente riconosciuti ma anche perché le nuove generazioni traggano esempio come sia possibile superare le gravi situazioni di svantaggio con l’impegno, la dedizione e la fede negli ideali di giustizia e di libertà. Alla fine ha preso la parola la Signora Luciana Epifani Magarotto, Presidente della Fondazione Magarotto la quale ha ringraziato il Sindaco di Padova e il Comune della Città per la magnifica iniziativa che Lei ha potuto seguire rendendosi conto con quanta varietà e interesse la Municipalità ha organizzato questa giornata indimenticabile.

Dopo un saluto alle Autorità intervenute e ai fratelli sordomuti la Signora Luciana ha ricordato fra l’altro che La Fondazione da lei presieduta vuol ricordare il Filantropo, l’educatore e il Benefattore”Papà dei Sordomuti” attraverso iniziative, non solo commemorative e di studio dei suoi scritti che rappresentano in caro ed alto testamento spirituale, ma anche promovendo programmi di ricerca per combattere la sordità e le sordo-cecità e per accelerare il processo di educazione e formazione divenuto sempre più difficile.

Infatti è necessario tenere conto che ci avviamo verso una società cognitiva nella quale il sordo perlinguale troverà ancora discriminazioni e maggiori difficoltà e incertezze in quanto non avrà la possibilità di accedere in egual misura alla informazione e quindi ai processi di trasformazione in atto. Poi ha detto fra l’altro: “Antonio amava l’umanità, amava tutti, ed avrebbe voluto aiutare tutti come lo ricordano i più anziani cittadini di Padova. Antonio impegnò tutti i suoi averi per aprire la prima scuola di arte grafica in questa città e poi l’Istituto di studi superiori dettandone indirizzi e programmi e realizzando il sogni di portare i sordi all’Università e si è gettato nella lotta per l’emancipazione dei sordomuti”.

“…a nome del Consiglio della Fondazione, della quale fu parte il Sindaco di Pojana Maggiore qui presente, dico grazie con tutto il cuore, ancora grazie al Comune di Padova per questa indimenticabile giornata dedicata ad Antonio Magarotto, ai relatori di Convegno di stamattina ed in particolare al Sindaco Dott. Zanonato. Grazie, anche da parte della Famiglia al Prof. Milani che ha realizzato un’opera che esprime nei tratti e nell’espressione la personalità di Papà nel cui nome abbraccio tutti i sordomuti qui presenti con lo stesso affetto”.

Quindi nei due lati dell’urna il Sindaco e Cesare e Luciana Magarotto hanno scoperto il Busto fra un prolungato battimani. Poi i presenti a gruppi hanno posato per la foto attorno al Busto re alla fine sono passati al chiosco degli eremitani dove c’è un interessante museo e dove è stato servito un ricco buffet offerto dai Lyons.
Cesare Magarotto (1917-2006)
ps026 (1997)

Giardino pubblico nei pressi della Cappella degli Scrovegni

Magarotto Antonio. Ricordo

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