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25 aprile 1945 – 61° anniversario della Liberazione italiana – 2006

Il nostro saluto ai liberatori e la nostra promessa. I Sordomuti italiani hanno sofferto tanto quanto tutti i veri italiani assistendo imponenti alle rovine delle nostre belle città, del monumenti civili culturali, patrimonio di una grande civiltà trasmessaci dai nostri padri dal popolo d’Italia, ma imposta dall’inconsulta e criminale tracotanza di un dittatore per spirito di imperialismo e di servile obbedienza agli ordini del dittatore nazista.
Ora stanno con una gioia indicibile a vedere allontanarsi l’incubo della guerra. E con questo vedono già infrangersi miseramente la tracotanza delle belve fasciste. Infatti gli Alleati dilagano rapidamente nelle Valle del Po, con forza irresistibile, travolgendo tedeschi ormai in completa rotta. In questo momento da Verona puntano sul Brennero e stanno avanzando oltre Piacenza verso la nostra Milano!
Ma ciò che più si colma il cuore di orgoglio è il vedere i nostri Partigiani irrompere conquistando borghi e città come Bologna, Milano, Ferrara, Mantova, con una baldanza eroica sconosciuta ai fascisti, tanto è vero che questi al loro apparire, dopo appena qualche scaramuccia, sono scappati. Altro che “tenere duro” e “combattere fino all’ultimo uomo”.
E con essi è scappato il buffone e truce dittatore!!!
A questi nostri Partigiani, i cui sacrifici sanguinosi in dure lotte ci erano sempre noti attraverso le abili conferenze dei nostri membri del Comitato Agitazione Sordomuti, e agli eserciti delle Nazioni Unite che stanno apportando all’Italia la libertà dal giogo nazista, rivolgiamo il saluto più grato e memore che ci viene dal nostro cuore di italiani. E spontaneamente ci viene la promessa di ben meritarci della libertà da tanto sangue e da tanta rovina ottenuta, nonché di ripartire alla riscossa riscattando la nostra vergognosa sottomissione morale alla demagogia fascista. Ch’è anche la promessa di collaborazione con tutte le forze alla ricostruzione dell’Italia libera e democratica in un mondo pacificato nel lavoro e nella giustizia.
Viva la libertà! Viva l’Italia!
Fonte: La Riscossa. Sordomuti Italiani Unitateli. 25 aprile 1945. nw018 (2006)


Successivamente l’Ente Nazionale Sordomuti, fondato a Padova nel 1932, eretto Ente morale con la legge n.889 del 12 maggio 1942, viene riorganizzato con le nuove norme della legge n.698 del 21 agosto 1950 in base all’unità dei Sordi e Sordomuti Italiani. Viva l’ENS.


Newsletter della Storia dei Sordi n.18 del 25 aprile 2006

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