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Santuario della Madonna d’Ongero di Carona (Svizzera)

Una madre indigente, una figlia sordomuta, un bosco generoso di legna fra tanta miseria. La tradizione inizia così il racconto legato a questo santuario, accennando a un affresco della «Vergine col Bambino» liberato dall’edera e dalle erbacee dalle mani della povera fanciulla, mentre la madre faceva legna.
A quella scoperta seguì, improvvisa, la guarigione, fra lo stupore della semplice fanciulla e le lacrime della madre. Nasce su questo evento il santuario della Madonna d’Ongero sulla collina di Carona, in Diocesi di Lugano (Svizzera), in una regione stupenda, dove faggi e castagni fan da scenario a un luogo privilegiato. Dapprima una semplice cappella, datata 1515 e poi, sul finire della prima metà del XVII secolo, la costruzione dell’attuale chiesetta. Attorno all’ubicazione del santuario, realizzato su pianta a croce, fiorisce la leggenda.
Racconta che per tre giorni consecutivi il materiale per la costruzione, deposto sul luogo dove sorgeva la cappelletta dell’apparizione, venne trovato miracolosamente più in alto. «Il sagrato, in alto, è limitato da un muretto che davanti all’entrata della chiesa assume ondulazioni quasi voglia anch’esso non essere di meno dell’artistico barocco complesso.

Vi si giunge salendo la rampa a gradini cordonati che ha a destra e a sinistra le cappelle della via Crucis. Soltanto per la sagra di settembre si espongono entro le bianche nicchie i quadri raffiguranti gli episodi del Calvario». Stucchi ornamentali, vasti affreschi, ricchi motivi floreali e bassorilievi arricchiscono stupendamente questo santuario, definito a giusta ragione un vero gioiello d’architettura e decorazioni barocche. Vari artisti di Carona lo impreziosirono, come Alessandro Casella che firmò tra l’altro nel 1646 la statua di «Mosé» nel coro, come il Solari e come Giuseppe Antonio Petrini, cui si attribuiscono alcune scene di una serie di affreschi sui primi capitoli dei Vangeli.
Sopra l’altare maggiore sta l’affresco della «Madonna di Loreto» (pure raffigurata sopra il portale) al quale la tradizione ricollega la miracolosa guarigione della povera fanciulla sordomuta.
Fonte:www.chiesacattolica.it


Il Santuario della Madonna d’Ongero
di Carona (Svizzera)

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