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La sordità é una disabilità grave…

Il Tema di Studio Nazionale sulla sordità e sull’inquinamento acustico sviluppato nel corso del corrente anno lionistico 2005-2006 ha evidenziato che:
la sordità è una forma di disabilità molto grave sia per il numero delle persone colpite, circa il 10 % della popolazione, sia per le conseguenze che provoca, in quanto frena le capacità di comunicazione fra gli uomini ed il pieno sviluppo delle capacità cognitive (la cecità separa l’uomo dalle cose, la sordità separa l’uomo dall’uomo, come ebbe a dire Helen Keller), tanto da essere considerata la più grave forma di disabilità sia per il singolo sia per la società.

La scienza medica, la tecnologia e le moderne tecniche di riabilitazione permettono già oggi, se opportunamente e diffusamente applicate, di eliminare gli effetti della sordità consentendo anche ai sordi profondi di poter vivere una vita normale, fatta di suoni, di relazioni, di accresciute capacità cognitive e di pari opportunità con i normoudenti.

Oggi, purtroppo, dobbiamo constatare come le opportunità terapeutiche vengono solo parzialmente sfruttate a causa di diversi fattori quali, tra gli altri:

­ – la mancanza di adeguate informazioni alle famiglie, e, troppo spesso, anche a quelle strutture sociali e sanitarie che dovrebbero indirizzare i pazienti verso i percorsi più adatti;

­ – la mancanza di adeguate strutture in grado di fronteggiare i bisogni del territorio;

­ – una generica superficialità ed ignoranza della reale portata del problema.

Un muro si erge tra il mondo degli audiolesi e quello dei normoudenti. Un muro che può e deve essere abbattuto.

Con la presente proposta si vogliono attivare una serie di iniziative atte a stimolare i vari enti della Pubblica Amministrazione (ASL, Aziende Sanitarie, Assessorati alla Sanità ed alle Politiche Sociali, e così via) a dare priorità agli interventi rivolti a questa grave menomazione, a cominciare dal mondo dei bambini, da coloro che rappresentano il nostro futuro e che sono i più indifesi. Verso di essi chiediamo di concentrare i nostri sforzi.

Finalità e modalità di svolgimento

Il service ha come obiettivo la promozione della diagnosi e dell’intervento terapeutico precoce nei bambini e quant’altro può essere utile al fine di provvedere tempestivamente ad eliminare ogni possibile conseguenza dovuta alla sordità.

Le fasi del recupero audiologico si possono riassumere in:

– screening neonatale universale, per evidenziare eventuali problemi audiologici presenti alla nascita;

– diagnosi e trattamento precoce;

– riabilitazione;

– integrazione sociale.

Per garantire il successo del percorso sopra descritto, occorre che vi sia :

una corretta informativa ai pediatri, ai neonatologi ed a quanti s’interfacciano per primi con le famiglie di bimbi audiolesi sulle risorse offerte dall’audiologia e dal territorio;

un’informativa diretta alle famiglie di bimbi audiolesi nel momento della comunicazione della diagnosi, per aiutarle a fronteggiare con serenità e consapevolezza l’impatto della comunicazione.

L’intervento che i Lions possono offrire attraverso questo service si articola come segue:

– screening neonatale universale – fornitura ai reparti di maternità delle strutture sanitarie che ne sono sprovviste, di un servizio di screening che prevede la formazione del personale, le istruzioni per la formulazione di un protocollo sanitario che individua le azioni successive in caso di risultati positivi e che si conclude con la fornitura di un apparecchio per le otoemissioni.

– riabilitazione – eventuale fornitura di documentazione e/o formazione alle famiglie per essere parte integrante in un corretto processo di riabilitazione.

– integrazione – supporto all’integrazione scolastica e lavorativa.

a. – documentazione sanitaria – preparazione della documentazione necessaria.
b. – documentazione alle famiglie – preparazione della documentazione necessaria.

Pianificazione delle attività ed aspetti economici

Il service descritto al punto i. – screening neonatale universale, prende le mosse dalla raccolta dei dati sulla sordità svolta nell’ambito del Tema di Studio Nazionale 2005-2006 in cui vengono individuate le aziende ospedaliere dove non viene eseguito lo screening neonatale. Queste potranno essere stimolate all’acquisizione del servizio di screening.

Le azioni verranno svolte dai Club competenti per territorio che agiranno in stretta collaborazione con il Gruppo di Lavoro Interdistrettuale “Udito ed Ortofonia” (GLI) che fornirà l’appoggio specialistico necessario.

L’impatto economico di quest’azione può essere stimato in poche migliaia di euro per fornitura e potrà essere sostenuto o interamente dai Club competenti per territorio o con il supporto di sponsor esterni o con l’aiuto di altri Club opportunamente coinvolti.

La preparazione della documentazione relativa ai punti iii., a. e b. sarà svolta dal GLI ed i fondi verranno raccolti grazie ad azioni di sponsorizzazione.

Il GLI è attualmente costituito da apprezzati professionisti, soci Lions, che godono di alti riconoscimenti, spesso a livello internazionale, e da soci che da anni sono impegnati sul tema della sordità. Esso è presente su tutto il territorio ed ha almeno un referente in ogni Distretto 108 ITALY. Il Gruppo, inoltre, intrattiene rapporti con altre organizzazioni Lions che all’estero operano nello stesso campo.

Affidiamo l’invito a voler votare questa proposta quale Service Nazionale per l’anno lionistico 2006 – 2007, alle parole con cui Helen Keller, lei stessa non vedente e non udente, iniziò il suo discorso del 30 giugno 1925 alla International Convention di Cedar Point

“Cari Lions e Gentili Signore,
Immagino che conoscerete la leggenda che descrive l’opportunità come una signora capricciosa che bussa una sola volta ad ogni porta e, se la porta non viene aperta immediatamente, va oltre e non torna mai indietro.
Ed è così che dovrebbe essere. Le signore piacenti e desiderabili non aspettano. Dovete uscire ed afferrarle. …”

E’ tempo, per noi Lions, di dedicare in modo serio e continuativo risorse, capacità e tempo al problema della sordità. La società lo richiede e non possiamo “tenere la porta chiusa”. E’ tempo di divenire “Cavalieri dei sordi”.

Fonte: maipiubambinisordi.org (2006)  nw117


Newsletter della Storia dei Sordi n.117 del 13 novembre 2006

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