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Videosegni (Newsletter della Storia dei Sordi n.330 dell’8 ottobre 2007)

Grazie ai servizi di “video sharing”, che permettono di condividere in internet i propri filmati personali, le persone non udenti possono comunicare con gli altri utenti utilizzando la lingua dei segni.Nei mesi scorsi molto si è discusso sull’uso che viene fatto di alcune potenzialità di internet, ed in particolare sul fatto che chiunque può diffondere liberamente, senza filtri preventivi, filmati dai contenuti censurabili. In Italia il caso più eclatante – si ricorderà – riguardava il video di un ragazzo disabile maltrattato da alcuni compagni di classe.
Ma degli stessi strumenti, cioè del computer e della rete, si può però anche fare un buon uso, ovviamente.

Video online e Lingua dei Segni
Proprio l’estrema facilità con cui è possibile immettere nel web un proprio filmato fatto in casa ha attirato l’attenzione di molte persone non udenti che per comunicare si servono della Lingua dei Segni: nei servizi di “video sharing” (condivisione di filmati) hanno scoperto un potentissimo veicolo per diffondere informazioni, raccontare le proprie esperienze o comunicare uno stato d’animo, magari creando una sorta di video-diario personale.
Il procedimento è veramente semplice: per diventare attori e registi di sé stessi, pronti a raggiungere l’immensa platea degli utenti della rete, basta collegare una webcam al PC, registrare il proprio filmato e caricarlo – previa iscrizione, gratuita nella maggior parte dei casi – nel sito che ospita il servizio.

Nuove opportunità.
In Italia questa nuova opportunità di comunicazione non viene ancora sfruttata appieno ma all’estero, in particolare negli Stati Uniti, sta incontrando già un diffuso favore. A dimostrazione di ciò, proviamo a cercare negli archivi di video online le parole “Lingua dei Segni”: i risultati, sfortunatamente, saranno molto pochi. Ma se ripetiamo la ricerca usando termini inglesi e digitiamo “sign language”, ad esempio, i filmati disponibili saranno molti di più, centinaia o addirittura migliaia.
I contenuti dei video, come detto, sono di ogni tipo: c’è chi commenta l’attualità, chi racconta la propria vita e anche chi si diverte a proporre sketch comici. In molti casi, per permetterne la comprensione a tutti e non solo ai non udenti segnanti, i filmati ad opera di utenti sordi sono accompagnati da sottotitoli o commenti audio.
Si noterà, inoltre, come molti di questi video puntino all’autoreferenzialità, trattando temi legati alla sordità o proponendo vere e proprie lezioni online di Lingua dei Segni. Per gli utenti italiani, questa potrebbe essere un’opportunità per imparare gli idiomi utilizzati in altri Paesi.
Ma la vera occasione di integrazione e di accesso ad informazioni disponibili solo in formato audio deve passare anche attraverso un uso più attento e frequente dei sottotitoli in tutti i filmati, non solo quelli pensati per i sordi.

YouTube e gli altri
Il “video sharing” è un fenomeno molto in voga ultimamente ed i siti che offrono questo servizio si stanno moltiplicando a vista d’occhio. Qui presentiamo solo quelli più popolari, che possono contare su archivi di filmati vastissimi: oltre a YouTube (www.youtube.com), che attualmente è il sito di riferimento nel settore, e MySpace (www.myspace.com), segnaliamo anche Google Video (www.video.google.it) e Yahoo Video (www.video.yahoo.com). Gli ultimi due, oltre ad ospitare sui propri server moltissimi filmati, prevedono anche un motore di ricerca per scovare i video presenti nella rete.

Autore: Francesco Smerghetto – Fonte: Mobilità.com – nw330


Newsletter della Storia dei Sordi n.330 dell’8 ottobre 2007

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