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Le teorie acustiche e il «Metodo Tomatis»

Le teorie acustiche e il «Metodo Tomatis» (di Marco Luè)

Alfred Tomatis (1920 – 2001) medico francese orinolaringoiatra, ottenne il dottorato in medicina nel 1945 alla  facoltà di Medicina di Parigi.  Finita la guerra e gli studi  uversitari, potè iniziare ad esercitare la professione. Essendo figlio di un cantante lirico di fama, si occupò da subito di professionisti della voce. Contemporaneamente, prestando servizio presso gli Arsenali  dell’Aeronautica Militare, fece esperimenti ed osservazioni sulle capacità uditive.

Negli anni cinquanta, partendo da alcuni suoi accurati studi,Tomatis propose la teoria dell’esistenza di un legame tra lo sviluppo psichico della personalità e l’esperienza dell’ascolto, facendo nascere la disciplina dell’«audiopsicofonologia», avente come oggetto di studio e di applicazione la rieducazione dell’orecchio fatta allo scopo di stimolare la capacità di ascolto di un individuo.

Secondo Tomatis, ascoltare è un processo che investe il nostro organismo nella sua globalità psicocorporea, da intendere come atto volontario teso a ritrovare ciò che vogliamo sentire.
Il prof. Alfred condusse le sue ricerche dapprima nel laboratorio di audiologia dell’Aeronautica Francese e successivamente nel suo centro di audiologia medica. Analizzando un campione di soggetti che svolgevano le proprie attività lavorative in ambienti particolarmente rumorosi (banco di prova per motori a reazione, banco di prova per motori a scoppio, ribattitura di lamiere in cantieri navali, martello pneumatico, ecc.), osservò come le frequenze dei suoni che l’orecchio non riusciva a percepire, erano le stesse che la voce non riusciva a emettere.
Dopo le prime ricerche sperimentali e cliniche, Tomatis enunciò tre leggi fondamentali dell’audiopsicofonologia:

prima legge: la voce emessa da una persona contiene soltanto quelle frequenze che l’orecchio è in grado di ascoltare;
• seconda legge: se si interviene correggendo le frequenze alterate, istantaneamente migliora l’emissione vocale;
• terza legge: la correzione delle frequenze alterate può avvenire attraverso una stimolazione specifica data da un apparecchio chiamato “orecchio elettronico”.

Il meccanismo denominato “orecchio elettronico” sarebbe pertanto il risultato applicativo delle leggi enunciate e il suo uso rappresenterebbe la prima e fondamentale tappa della rieducazione all’ascolto, obiettivo dell’audiopsicofonologia, pertanto ripercorrendo le tappe dello sviluppo dell’ascolto dell’individuo, si andrebbero a stimolare quelle frequenze a cui l’orecchio si sarebbe chiuso, sia per cause traumatiche che psicologiche.

L’orecchio quindi, oggetto di studio e di applicazione clinica dell’audiopsicofonologia, rappresenterebbe una “unità funzionale psicocorporea deputata all’ascolto”. Tomatis ha dimostrato che le funzioni vestibolare (equilibrio) e cocleare (decodifica dei suoni) dell’orecchio sono unificate in un unico sistema. Anatomicamente il nervo vestibolare è presente a ogni livello del midollo spinale ed è da lì direttamente connesso con tutti i muscoli del corpo. Da tali osservazioni ed esperimenti empirici presero forma le geniali intuizioni che occuparono ogni istante della vita di Tomatis, sino alla morte avvenuta nel 2001.

Per contrasti tecnici avuti con l’Ordine Francese dei Medici, nel 1976 Tomatis si è dimissionato dall’Ordine Francese dei Medici nel 1976, poco prima che il Consiglio dell’Ordine lo radiasse, ma fanno spicco gli attestati che già gli furono attribuiti, fra cui spiccano.

• Cavaliere della salute, per le sue ricerche (1951)
• Medaglia d’oro per la Ricerca Scientifica ( Bruxelles 1958)
• Premio Clemence Isaure (1967)

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