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Festival di Sanremo 2020. Sottotitoli e Lingua dei Segni (audiovisivi)

Sanremo fa 70 e Rai1 lo festeggia insieme ad Amadeus, direttore artistico e conduttore del Festival della Canzone Italiana e delle cinque prime serate dal Teatro Ariston, in diretta dal 4 all’8 febbraio su Rai1, Radio2 e RaiPlay. Con lui sul palcoscenico si alterneranno 10 “madrine” – due per sera – che contribuiranno a dare un tocco personale al racconto di Sanremo 2020. Un racconto del quale fa parte anche la scenografia disegnata da Gaetano Castelli.

Il 70° Festival della Canzone Italiana, inoltre, torna alla doppia gara: a sfidarsi nelle rispettive sezioni, 24 Campioni e 8 Nuove Proposte. Tra le novità alcune riguardano il regolamento.

Riflettori puntati poi sulla serata speciale di giovedì 6 febbraio, parte integrante della gara, pensata per celebrare i 70 anni del Festival. Una serata durante la quale ogni Campione interpreterà un brano che ha segnato la storia della kermesse: a giudicarli l’Orchestra del Festival.

San Remo 2020
Dopo la gara, tutti a L’AltroFestival su RaiPlay, con Nicola Savino che ospita, al Palafiori, giornalisti, influencer, cantanti per riavvolgere il nastro della serata appena conclusa e dare spazio alle voci dei Social.

I cinque giorni sanremesi saranno “celebrati” anche da Rai Radio2 che, oltre a trasmettere in diretta la gara, con il commento di Ema Stokholma, Gino Castaldo e Andrea Delogu, proporrà un palinsesto quotidiano di sedici ore tutte dedicate a Sanremo, con le voci di Caterpillar AM, di Luca Barbarossa e Andrea Perroni, di Silvia Boschero, di Mara Venier, di Mara Maionchi, del Trio Casciari – Nuzzo Di Biase e dei Lunatici, con le incursioni, social e non solo, di M¥SS KETA.

Ma il Festival dei 70 anni sarà anche il più accessibile di sempre: per la prima volta in assoluto le cinque serate di Sanremo saranno in diretta nella lingua dei segni italiana e andranno in onda su un canale dedicato di Rai Play, in contemporanea con la diretta di Rai1. Primo Festival veramente inclusivo nella storia della Rai, dunque, con il potenziamento delle attività di comunicazione per sordi e ciechi per renderlo pienamente fruibile, aggiungendo agli ormai consolidati sottotitoli, l’audio-descrizione in diretta e l’interpretazione in lingua dei segni italiana (LIS) dell’intera manifestazione.

Il 70° Festival della Canzone Italiana è firmato da Paolo Biamonte, Barbara Cappi, Martino Clericetti, Ludovico Gullifa, Massimo Martelli, Max Novaresi, Pasquale Romano, Sergio Rubino, Ivana Sabatini. La scenografia è firmata da Gaetano Castelli. Direttore della Fotografia Mario Catapano. La regia è di Stefano Vicario. In diretta dal Teatro Ariston dal 4 all’8 febbraio.

Sanremo 2020 parlerà e canterà anche nella Lingua dei Segni

Durante il Festival verranno potenziate le attività di comunicazione per le persone sorde e cieche

Tra le novità del Saremo numero 70 c’è che sarà il Festival più accessibile di sempre, in osservanza del Contratto di Servizio. Verranno infatti potenziate le attività di comunicazione per le persone sorde e cieche: ai consueti sottotitoli saranno aggiunti l’audio-descrizione in diretta e l’interpretazione in lingua dei segni italiana (LIS) dell’intera manifestazione. Per la prima volta in assoluto le cinque serate del Festival saranno segnate in diretta nella lingua dei segni italiana e andranno in onda su un canale dedicato di RaiPlay.

In contemporanea con la diretta di Rai1, nello Studio 4 di via Teulada, in un contesto virtuale in perfetta coerenza e continuità con quanto accade sul palco dell’Ariston, 15 performer appositamente selezionati da Rai Casting, di cui 3 sordi, interpreteranno in LIS tutti i brani delle 5 serate, compresi quelli degli ospiti musicali. I performer selezionati hanno un’età media inferiore ai 30 anni, in grado di attrarre e catturare l’attenzione di un pubblico giovane, anche grazie alle loro specifiche capacità artistiche. Accanto a loro, gli interpreti che normalmente collaborano con la Rai per la traduzione in LIS dei tg seguiranno invece la conduzione e tutti i segmenti non artistici del programma.

Per la prima volta nella storia del servizio pubblico, gli audiodescrittori e speaker della Rai consentiranno a tutti i ciechi e ipovedenti la totale fruibilità del Festival, descrivendo la manifestazione in diretta, avvalendosi di un lavoro preparatorio che prevede un accurato studio di ogni dettaglio della location, della scenografia, dei costumi, dei personaggi e della scaletta del programma. L’audiodescrizione sarà attiva sul Digitale Terrestre.

Tutte e cinque le serate saranno interamente sottotitolate, in diretta dallo studio di produzione sottotitoli di Saxa Rubra. La messa in onda in diretta dei sottotitoli preparati si avvarrà dell’ausilio dei consulenti musicali, in modo da garantire una fedele sincronia tra sottotitolo e musicalità del singolo brano.

Una vercellese interpreterà con la Lingua dei segni le canzoni di Sanremo per i sordi
 C’è anche una giovane vercellese (che adesso abita a Biella) tra i 15 performer selezionati da Rai Casting per far “ascoltare” su RaiPlay con la lingua dei segni italiana (Lis) le canzoni del 70° Festival di Sanremo e quelle degli ospiti illustri anche ai sordi.

Si chiama Marina Rebecca Romano (foto), ha 26 anni ed è laureata allo Iulm in Comunicazione media e pubblicità: Martina Rebecca è una dei tre performer sordi. E’ infatti sorda fin da piccola e ha avuto la fortuna di frequentare fin da piccola l’unica scuola italiana che promuove l’integrazione tra udenti e sordi: quella di Cossato. Si è così impratichita alla perfezione della Lis al punto che la cantante Noemi l’ha scelta per far ascoltare appunto ai sordi la sua canzone “La borsa di una donna”. Tra l’altro, da bambina, Martina Rebecca aveva già avuto modo di cimentarsi, sempre con la Lis, allo “Zecchino d’oro”; oggi, Martina Rebecca scrive, tra l’altro, dialoghi cinematografici.

Con questa iniziativa la Rai consegna al Paese il primo Festival tutto inclusivo nella storia della competizione canora: i ciechi avevano già un loro canale dedicato, adesso RaiPlay pensa anche ai sordi. In questi giorni, Martina Rebecca Romano è a Roma, negli studi di via Teluada, per studiare i testi delle canzoni e interpretarli con la Lis, insieme agli altri quattordici performer, tutti under 30 come lei.

Felici per questa importante occasione offerta alla figlia (stamane intervistata su Raiuno) mamma Virginia Pallavicini (ex campionessa giovanile di ginnastica artistica a Vercelli e poi informatore scientifico che adesso ha in gestione il Bar del Tribunale a Biella), papà Gianfranco, la sorella Francesca, legatissima a Martina Rebecca e pure lei, ventiquattrenne, laureata allo Iulm, e nonna Franca.
Fonte: tgvercelli.it

Sanremo: il nisseno Daniele Pino tra gli interpreti LIS a Rai Play

Il nisseno Daniele Pino è stato selezionato dalla Rai Play tra i 15 interpreti che stanno traducendo le 5 serate di Sanremo in linguaggio dei segni.

Si tratta di una novità della kermesse canora che, per la sua settantesima edizione, ha deciso di espandere il suo pubblico rendendo fruibili le canzoni anche alla comunità sorda.

Daniele, 36 anni e originario di Caltanissetta, si definisce pignolo, severo e riflessivo. Tra le sue qualità, però, c’è anche una grande passione per la musica e una solarità coinvolgente che ha fatto conoscere al grande pubblico quando, nel dicembre del 2016, ha partecipato ad alcune puntate della trasmissione “Affari Tuoi”.

Daniele Pino Sanremo 2020

In una sua recente intervista, rilasciata al giornale online Viverefermo.it, Daniele ha raccontato la sua grande capacità nel riuscire a guardare il lato positivo in ogni situazione, comprese quelle in cui sono presenti limiti fisici che potrebbero essere considerati insormontabili. “Essere sordo per me significa riuscire ad andare avanti e continuare a esprimere meraviglia senza la smania di dover sentire a tutti i costi, anche i suoni più impercettibili. Essere sordo è saper essere felice senza il rumore dell’acqua o delle lancette di un orologio, essere felice senza una risata fragorosa o senza l’urlo di un’emozione nello scoprire una bella notizia. Essere sordo è non avere paura del silenzio. Ho imparato a essere felice anche senza sentire la musica, consapevole che adesso la si può “vedere” attraverso le mani. Prima sentivo la musica solo tramite l’apparecchio acustico perché non avevo alternative soddisfacenti. Un giorno “ho sentito bussare” alla porta del mio cuore la Lingua dei Segni e tutto è cambiato”.

L’accettazione della sua condizione, da sempre considerata una “disabilità” da colmare con lezioni di logopedia e apparecchi acustici, è arrivata nel momento in cui, a 21 anni, ha cominciato a imparare la Lingua dei segni e ad ascoltare la profondità dei silenzi.

Un percorso di crescita interiore che lo ha portato oggi a essere tra i performer di “Sanremo Live LIS” trasmesso dallo studio virtuale di via Teulada a Roma. Daniele Pino e i suoi colleghi, guidati dalle coreografe Giovanna Rinaldi e Moira Sbriccioli, hanno imparato interpretare le canzoni con tutte le espressioni del volto e del corpo. Non si tratta di una semplice traduzione da un linguaggio orale a uno gestuale ma della capacità di trasmettere anche tutte le emozioni, lo spirito e il ritmo racchiuso in ogni singola canzone.

Al Festival “parallelo”, come lo ha chiamato lo stesso servizio pubblico nazionale, il giovane nisseno si è cimentato con Volare, Felicità, Carioca, Ringo Starr, L’italiano e Adesso tu.

Marcella Sardo. Fonte: ilfattonisseno.it

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