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Michele Buscio. L’intervista

La nostra intervista a Michele Buscio

Coronavirus e disabilità. L’emergenza Covid-19 nella quotidianità di una persona sorda

Come vive una persona sorda il lockdown legato all’emergenza Coronavirus? Le Istituzioni stanno facendo abbastanza per tutelare la comunità di chi non sente? Ce lo siamo fatti raccontare da Michele Busciostudente molisano sordo dal grandissimo seguito sui social (la sua pagina Facebook conta oltre 24mila follower) attraverso i quali parla di diritti, libertà e uguaglianza e sensibilizza su tematiche sociali di disabilità e lingua dei segni.

La sordità è un deficit che si manifesta soprattutto quando si entra in relazione con gli altri. Essendo cambiate in questi giorni, per cause di forza maggiore, le modalità di relazione tra le persone, come ha influito e sta influendo questo sulla tua vita? Quanto sono aumentate le barriere sensoriali per te?
Prima di rispondere a questa domanda, voglio dire che sono un volontario della Protezione Civile nel mio paese di nome Bonefro (ndr provincia di Campobasso). Circa un mese fa volevo andare insieme ai miei colleghi per fronteggiare l’emergenza Coronavirus in alcune zone ma ho rifiutato perché con le mascherine coperte non potevo comunicare e mi sentivo totalmente a disagio nonostante porti le protesi acustiche ma non comprendo bene tutte le parole e infatti sono abituato a leggere il labiale. Questo significa che ho perso un’occasione importante, che avevo a cuore, di aiutare le persone in difficoltà.
Ora che sono a casa da 40 giorni insieme alla mia famiglia udente non ho avuto nessun problema, perché parlo con loro, nel senso che comunico a voce, mentre con alcuni miei amici scrivo i messaggi e/o faccio le videochiamate scambiandoci quattro chiacchiere per rimanere uniti in questo momento delicato. Tutto questo significa che la tecnologia mi ha dato la possibilità di comunicare con tutti.

Le famose mascherine trasparenti di cui molto si sente parlare potrebbero rappresentare effettivamente una soluzione alla barriera comunicativa determinata dalla bocca coperta?
Sinceramente devo dire che le mascherine trasparenti rappresentano una soluzione per i sordi sia segnanti che oralisti ma resta il problema per le persone sordocieche visto che comunicano con la lingua LIS tattile, nel senso che si segna nella mano del sordocieco, quindi con contatto fisico, per questo motivo hanno bisogno di un’interprete a fianco o un familiare e non a un metro di distanza. Ma sono contento di questa meravigliosa iniziativa che stanno svolgendo alcune aziende e persone in questo momento drammatico per noi persone sorde nonostante sappiamo bene che non sono omologate e riconosciute dal Ministero della Salute perché il vero problema è la difesa dal virus. Quindi spero che tutto questo lo Stato, Protezione Civile, ricercatori scientifici e virologi prendano atto di questa situazione e mi auguro che vengano adottate da tutti le mascherine trasparenti, nessuno escluso!

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Siamo inondati di comunicazioni: siti internet, numeri di emergenza, ecc. Sono tutte accessibili per voi? Cosa non lo è e dovrebbe esserlo?
A questa domanda rispondo sinceramente che non tutti i siti web sono accessibili a tutti; invece per numeri d’emergenza conosco alcune applicazioni per cellulari e tablet che permettono di comunicare a noi persone sorde come per esempio l’app “Where Are U” numero unico d’emergenza europeo dove sono attivi in alcune Regioni d’Italia. Poi c’è un’altra app che si chiama “VEASYT” video-interpretariato LIS online che sviluppa soluzioni per l’accessibilità in vari luoghi pubblici e privati, e infine altre applicazioni di cui non ricordo bene i nomi. Mentre per le persone sordocieche hanno assistenza continua quindi c’è qualcuno che chiama per loro, penso io, ma questo servizio non è attivo in molte Regioni d’Italia.

Molte delle comunicazioni televisive ufficiali, sia del Presidente del Consiglio che di alcuni Governatori regionali e della Protezione Civile, hanno introdotto la novità della traduzione in LIS in tempo reale, credi che possa essere l’inizio di una nuova attenzione alla comunicazione di tutti?
In questi giorni d’emergenza che ho visto sui social e in alcuni programmi televisivi devo dire che è un buon primo passo, peccato però che in molti TG regionali manchino il servizio d’interprete di LIS e soprattutto i sottotitoli.
Ma voglio sottolineare e precisare che sui social specialmente su Facebook ho visto alcuni post, fotomontaggi e video offensivi sulla lingua dei segni italiana, senza raccogliere le informazioni giuste. Questo è una cosa allucinante perché si è dimostrato ancora una volta che in Italia alcune persone giudicano troppo senza comprendere i disagi e senza rispettare la cultura di noi persone sorde. Tutto questo è dovuto alla mancanza del riconoscimento della LIS dallo Stato!

Sappiamo che attraverso la tua pagina Facebook hai scritto alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sollevando giustamente molte perplessità sulla fruibilità della didattica online a distanza da parte di ragazzi sordi, sordociechi o con altre patologie, che testimonianze in merito hai avuto modo di raccogliere tramite la tua community? La DAD è stata adattata per essere accessibile a tutti o rimane l’ennesima occasione di discriminazione?
In questi giorni d’emergenza la scuola è cambiata di molto ma in peggio poiché il Governo ha proposto la DAD senza pensare ai veri problemi degli studenti con disabilità. Infatti ho ricevuto diverse testimonianze da alcune mamme che hanno figli con disabilità e soprattutto da una mia Interprete di LIS, che lavora anche come assistente alla comunicazione, in cui mi hanno raccontato i veri disagi come ho già scritto chiaramente sui social alla Ministra dell’istruzione Lucia Azzolina. Ma tutto questa situazione drammatica da ragazzo sordo devo dire onestamente che me l’ero immaginata. Quindi la verità è che la DAD discrimina una maggioranza di studenti sordi, sordociechi e soprattutto studenti con disabilità specialmente i più gravi come l’autismo, la sindrome di Down e altre tipi di patologie. Voglio chiudere questo argomento con una frase molto efficace che ho ricevuto da un’assistente alla comunicazione: “Una scuola che esclude la figura dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione, non sarà mai una scuola che include uno studente con disabilità.”

Concludiamo con uno spazio tutto per te: che suggerimenti diamo al Governo e alle istituzioni in generale per stare correttamente al fianco delle persone sorde in questo periodo di crisi nazionale?
Concludo affermando che il Governo e i politici di qualsiasi colore e istituzioni devono lavorare molto di più sui diritti delle persone sorde in questo periodo d’emergenza e non solo, perché ci sono alcune persone sorde che vivono sole in casa, senza lavoro e con una pensione minima tale per cui non riescono a pagare le tasse, a fare la spesa e altre situazioni disagiate, persone che meriterebbero di avere un contributo totale per vivere bene. Questo discorso vale anche per le persone con disabilità e persone povere senzatetto, perché vivere è parola sacrosanta ed è un diritto di tutti e nessuno deve rimanere indietro. Come dico sempre: la diversità non è un mondo a parte ma è una parte del mondo!

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Michele Buscio

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