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1853 – Istituto dei Sordomuti in Imperia

In Liguria fu costituito, ad Oneglia di Imperia, il terzo Istituto per l’educazione dei sordomuti, a cura dei religiosi scolopi.

Il primo era stato eretto a Genova nel 1802 ed il secondo ad Alassio (Savona), nel 1842, che cessò quando iniziò a funzionare detto Istituto di Imperia.

Lo “scolopio” Giovanni Battista De Negri, che era insegnante nell’Istituto per Sordomuti di Siena, fu inviato ad Oneglia, a quel tempo facente parte del Comune di Imperia, presso il Collegio degli Scolopi “Ulisse Calvi”, per disposizione del suo Superiore dei Padri Calasanziani (Scolopi) nell’anno 1849, lì egli fu colpito dal travaglio dei sordomuti, per la mancanza di una scuola adatta a loro.

La mediazione del Padre De Negri presso le autorità locali, Comune e Provincia, convinse le stesse ad avviare l’Istituzione per i sordomuti, e la sua realizzazione fu conclusa nel 1851, ed allora si provvide a stanziare, a favore dell’Istituto, il finanziamento dalle predenti autorità, successivamente riconosciuto in Ente Morale con R.D. 20.6.1852 e intitolato “Regio Istituto dei Sordomuti”.

La scuola iniziò a funzionare a partire dal 1853, con l’iscrizione dei primi sei sordomuti, che trovarono posto presso una sezione speciale del Collegio.

Primo Direttore fu lo stesso Padre De Negri e l’istituto ebbe da subito un favorevole sviluppo arrivando ad essere frequentato da 33 alunni sordi, suddivisi in 4 classi di avviamento professionale a mestieri qualificati. Per l’insegnamento, era applicato il metodo mimico-gestuale, che già si adottava nell’ Istituto di Genova.

In seguito a leggi eterogenee che hanno sovvertito l’ordinamento fino allora perseguito, il collegio passò al Comunedi appartenenza, Imperia, ed a quel puntoi Padri Scolopi, compreso il fondatore DeNegri, credettero opportuno ritirarsi, mentre il Regio Istituto conservò la nuova direzione con il sacerdote diocesano fino al 1869.

A quel punto, l’Istituto stava attraversando un momento di debolezza per la scarsa concretezza degli uomini preposti alla sua direzione, tuttavia continuava ad andare avanti, sia pure con difficoltà.

Nel 1882 fu stabilita, anche nell’Istituto di Imperia l’applicazione del nuovo metodo «oralismo», e fu abbandonato il metodo mimico-gestuale.

Nel 1885 fu affidato alle suore di Nostra Signora della Misericordia di Savona il servizio di cucina, guardaroba e l’economato dell’Istituto, ma un sopravvenuto terremoto, il 23 febbraio 1887, avendo reso inagibile il Collegio, obbligò a chiudere per qualche tempo l’attività del Regio Istituto.

Grazie all’intervento dello Stato a favore dei terremotati, fu possibile ristrutturare il fabbricato e riprendere l’attività didattica ad Oneglia, nello stesso luogo dove si trova ancora oggi, nella strada che è intitolata al Fondatore, Piazza Giovan Battista De Negri.

Tutto fu possibile per merito dell’energico amministratore, l’ing. Nicolò Berio, Sindaco della città e così, dall’anno scolastico 1890-91, fu ripresa l’istruzione dei sordomuti, nella nuova sede.

Due anni più tardi, grazie ad una donazione del benefattore Paolo Verda aperta anche una sezione femminile ospitata in una sede staccata dello stesso Istituto, ed affidata alle stesse suore.

Nel Novecento, l’Istituto si trovò ancora in serie difficoltà economica e dovette licenziare il corpo insegnante, laico, sostituito con le religiose che caritatevole l’accettarono provvedendo anche alla Direzione, per cui, essendo state contenute le spese fu superata la grave crisi dell’Istituto.

A seguito della nuova legge sull’istruzione obbligatoria, nel 1930 si ebbe il riconoscimento dello Stato per l’assolvimento della scuola d’obbligo anche per i sordomuti, che quell’anno nell’istituto di Imperia erano già 42, e poi aumentarono ancora nei successivi anni Quaranta e Cinquanta, quando fu aperta anche una scuola materna, e funzionò a pieno regime l’attività didattica, in conformità dei programmi ministeriali, adeguatamente aggiornati per l’istruzione dei sordomuti.

Lo sforzo dell’Opera si arricchì, nel 1970, con l’istituzione di un servizio audiologico e di «demutizzazione», che funzionò, sino al 1985, quando per il nuovo ordinamento giuridico, l’Istituto di Imperia si trovò anch’esso, come altre Istituzioni simili, in serie difficoltà per il forte calo delle iscrizioni di alunni sordi e dovette cessare definitivamente la sua opera per i sordomuti, ed oggi esso è una scuola ordinaria, al cui interno è stato dimenticato l’orientamento di una volta a favore dei sordomuti.

GIOVANNI BATTISTA DE NEGRI
nato il 1821, fece parte dell’Ordine delle Scuole Pie di San Giuseppe Calasanzio e fu allievo della Scuola Pendola di Siena per l’apprendimento dell’insegnamento ai sordomuti, dove conseguì l’abilitazione e fu insegnante nello stesso Istituto di Siena.

Fu poi trasferito, per ordine del Superiore della medesima Congregazione, ad insegnare ai ragazzi normoudenti della scuola superiore nel Collegio degli Scolopi, dove si commosse ai problemi dei sordomuti, privati di una vera istruzione, ed allora nella stessa città si impegnò nell’insegnamento della didattica speciale presso l’Istituto fondato da lui stesso.

L’impegno di De Negri contribuì allo sviluppo dell’ Istituto dei Sordomuti di Imperia, di cui è considerato il fondatore. Il suo cammino sarebbestato assai più agevole, se le Autorità non avessero imposto la soppressione del Collegio degli Scolopi nei tempi delle leggi eversive nell’ottocento.

Ritiratosi a Genova, ha poi continuato ad insegnare ai ragazzi normoudenti presso la sua congregazione degli Scolopi e morì serenamente nel 1905.

Il Comune di Imperia ha voluto ricordare Giovanni Battista De Negri, intestandogli una Piazza, dimostrandogli gratitudine per la sua generosità e sensibilità verso i sordomuti che, ai suoi tempi, erano davvero in una miserabile condizione morale e materiale, come anche aveva notato l’Abate Antonio Rosmini, noto filosofo.


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DIRETTORI DELL’ISTITUTO DI IMPERIA
Abate Giovanni Battista De Negri 1853 – 1869
Don Giuseppe Borletti 1869 – 1871
Don Luigi Paoli 1871 –
Don Antonio Copetta – 1882
Sig. Francesco Rossi 1882 – 1895
Prof. Luigi Molfino 1895 – 1904
Suor Agnese Barabino 1904 – 1908
Suor Sabina Pastorino 1908 – 1920
Suor Clementina Morandi (1956 presente) 1920 – ….

NOTE RIEPILOGATIVE
1850 – Primi contatti con il Magistrato municipale per la costituzione dell’Istituto.
1852 – Elezione dell’Istituto ad Ente Morale con R.D. del 20.6.1952.
1853 – Apertura dell’Istituto con i primi 6 alunni
1869 – Ritiro dei Padri Scolopi. Il Collegio passò al Comune
1882 – Applicazione del metodo orale anche ad Imperia
1885 – Affidamento del servizio economiale (cucina,guardaroba ecc.) alle Suore di N.S. della Misericordia di Savona
1890 – Nuova sede dell’Istituto, in Piazza De Negri, dopo il danneggiamento del primo edificio, conseguente al sisma che lo aveva lesionato
1892 – Apertura della sezione femminile
1900 – Soppressione del corpo insegnante in conseguenza di una crisi economica, sostituito con l’opera gratuita delle Suore della medesima congregazione.
1902 – Assegnazione della direzione alle Suore stesse.
1930 – Parificazione delle scuole pubbliche per sordi
1950 – Apertura della scuola materna
1970 – Nuove dotazioni per l’istruzione l’educazione acustica.
1985 – Cessazione dell’attività di scuola speciale.

ALTRE ISTITUZIONI DEL COLLEGAMENTO DEI PADRI SCOLOPI

1802 – Istituto Nazionale Sordomuti di Genova (codice 003)
1815 – Stabilimento dei Sordomuti di Livorno (codice 117)
1817 – Regio Istituto Sordomuti di Pisa (codice 007)
1828 – Istituto “Tomaso Pendola” di Siena (codice 010)
1842 – Scuola privata per sordomuti in Alassio di Savona (codice 106)
1874 – Istituto “Giovan Battista Assarotti” di Chiavari (Genova). Codice 046.

Franco Zatini – is036 (1995)


 Storia dell’Azienda Pubblica  (ex Istituto De Negri)

L’I.S.A.H. Centro di riabilitazione polivalente e Casa di riposo San Giuseppe è una Azienda Pubblica di Servizi alla persona (Ente di diritto Pubblico) sorta dalla fusione delle preesistenti I.P.A.B. l’ I.S.A.H. centro di riabilitazione polivalente con sede ad Imperia in piazza G.B. De Negri 4 e la Casa di Riposo San Giuseppe con sede a Dolcedo in piazza Airenti.

Coerentemente con le disposizioni dell’art. 10 della legge 328/2000, il decreto legislativo 207/2001 e il Regolamento emanato dalla Regione Liguria n. 6 del 18 marzo 2003 i consigli di amministrazione delle originarie II.PP.AA.BB. hanno deliberato in data 22/10/2003 con verbale n. 49 dell’ISAH centro di riabilitazione polivalente e in data 20/10/2003 con verbale n. 72 della Casa di Riposo San Giuseppe la fusione tra enti e la contestuale trasformazione in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona.

Successivamente la Regione Liguria con propria deliberazione di Giunta n. 1751 in data 22/12/2003 ha preso atto della fusione dei due enti sancendo di fatto la costituzione della nuova Azienda Pubblica di Servizi alla Persona denominata “ISAH Centro di riabilitazione polivalente e Casa di Riposo san Giuseppe”.

L’azienda non ha fini di lucro, ha personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia statutaria, patrimoniale, contabile, gestionale, tecnica, opera con criteri imprenditoriali.

Gli scopi istituzionali dell’azienda, in conformità a quanto previsto dalle tavole di fondazione ed adeguati alle finalità del decreto legislativo 207/2001 (Riordinamento del sistema delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, a norma dell’art.10 della L. 8.11.2000, n. 328), sono:

A) L’Azienda realizza forme di prevenzione, cura e riabilitazione sanitaria ed integrazione sociale per portatori di handicap psichici, fisici e/o sensoriali, disturbati psichici e minori a rischio. A tal fine effettua prestazioni sanitarie e riabilitative, sociali, assistenziali ed assicura, con servizi residenziali, ai casi di inadeguatezza familiare grave, soluzioni abitative ad impronta familiare, alternative a forme istituzionali tradizionali.
L’azienda provvede all’inserimento scolastico degli utenti in età scolare nelle scuole pubbliche e/o private parificate.
L’azienda promuove ed attiva situazioni di formazione professionale e di inserimento lavorativo per gli utenti del Centro di Riabilitazione tenuto conto delle specifiche situazioni degli stessi. Nell’avviamento alla formazione professionale ed al lavoro si tiene conto, in quanto sia possibile, delle loro tendenze ed attitudini. L’Azienda favorisce l’attività sportiva dei propri utenti.

B) L’Azienda attua la gestione di strutture per anziani, sia residenziali che diurne, nonché di attività domiciliari a favore degli stessi.
I servizi assistenziali e sanitari alla persona svolti dall’Azienda sono rivolti istituzionalmente ai soggetti disabili ed agli anziani.
Gli scopi istituzionali sono alimentati dalle risorse provenienti dagli specifici beni del patrimonio ad esso originariamente destinati in conformità alle destinazioni impresse nelle tavole di fondazione come successivamente modificate dagli Statuti delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza da cui l’Azienda discende.
L’operatività del nuovo Ente si è definitivamente concretizzata con la seduta di insediamento del Consiglio di Amministrazione composto dal Presidente Professoressa Carla Gazzano, il vicepresidente Sig.ra Piera Benza e i consiglieri Ing. Piero Bova, Dott.ssa Cristina Castellano, Dott.ssa Ida Acquarone, Geom. Gian Marco Dulbecco Avv. Elena Martini del 2 settembre 2004.

Storia dell’ISAH e dell’Istituto Sordomuti
L’Istituto Sordomuti di Oneglia venne fondato dal Padre Scolopio Giovanni Battista De Negri che iniziò la sua attività di educatore nel 1853. Per l’esordio furono fondamentali gli apporti economici del Comune di Oneglia, dei Comuni limitrofi, dell’ospedale della Carità e la generosità di cittadini privati.
Dopo essere stati ospiti del collegio cittadino di piazza Ulisse calvi, nel 1892 avvenne il trasferimento definitivo nei nuovi locali. Nel medesimo anno, grazie alla donazione di 5003 da parte del signor Francesco Verda, l’istituto venne aperto anche alle allieve di sesso femminile.
Un aspetto che non fu mai trascurato fu l’inserimento del giovane nella società, si decise perciò accanto al corso di studi elementari, di istituire una serie di laboratori dove si insegnavano tecniche di agricoltura, falegnameria, sartoria, ricamo, maglieria. Il personale religioso venne affiancato da quello di docenti specializzati secondo la migliore tradizione dell’istituto.
Alla fine degli anni ottanta del ‘900, scaduto l’accordo con le Suore della Misericordia di Savona, il Consiglio di amministrazione, formato da esperti, decise di aprire le porte dell’istituto a ragazzi portatori di altri Handicap, trasformandosi in Centro di Riabilitazione polivalente.
Nel 1995 l’Ente ha assunto l’attuale denominazione.

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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it.
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini

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