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Santuario di Maria SS. della Cava di Pietraperzia (Enna)

Nel 1223, un giovanetto muto di Trapani, spirito dal la Beata Vergine fino a questo luogo, scavò una fossa o cava, e vi trovò una Immagine di Maria dipinta su pietra.
Il muto acquistò la favella; il popolo volle portare la Sacra Icone in città, ma i muli che trainavano il carro arrivati alle porte di Pietraperzia, nella provincia di Enna, si rifiutarono di continuare e presero la via del ritorno verso il luogo del ritrovamento a 5 km.
Qui fu edificato il piccolo Santuario.

Una iscrizione esistente nella chiesetta dice:


 

VERA IMMAGINE DI MARIA SANTISSIMA DELLA CAVA

PRINCIPALE PATRONA DI PIETRAPERZIA

RITROVATA L’ANNO 1223, MIRACOLOSAMENTE
DA UN MUTO TRAPANESE PER ESSERGLI ANDATA IN SOGNO
E RICEVETTE LA LOQUELA


 

Fonte: Giovanni De Carlis, 1971.

Madonna della Cava
“…L’origine storica del Santuario Maria Santissima della Cava è collegata alla Santa Immagine, che ivi è venerata.

L’immagine fu ritrovata prima del 1223 da un muto trapanese,che, recatosi nelle vicinanze di Pietraperzia, scavò e trovò la Santa Effigie, ed immediatamente ottenne la parola; la contrada “Runzi”, da allora fu chiamata “Maria Santissima della Cava”.

La sacra immagine fu collocata dentro la chiesa e fu incorporata nel muro frontale; la chiesa con l’immagine miracolosa è divenuta meta di continui pellegrinaggi; in modo particolare nel mese di maggio ogni giorno la gente a piedi fa i viaggi alla Madonna, per la dovizia di grazie ottenute.

La chiesa nella situazione attuale, fu costruita alla fine del 1600 ad opera di persone facoltose e con le offerte dei fedeli è stata rimessa a nuovo. Sull’altare troneggia l’immagine della Madonna, consistente in un muro di pietre in cui è dipinta Maria Santissima della Cava, nell’atto di allattare il Bambino Gesù, che mostra di essere sazio e di rimirare qualcuno per ascoltare le suppliche: la madre ed il figlio sono nell’atto di benedire.

 

La Madonna è collocata su un trono artisticamente intagliato, in legno cipresso e dorato con oro zecchino, opera di antichi artisti. Di rilievo artistico si ha un piedistallo in alabastro con sculture del Gagini, mentre gli stucchi appartengono al Fantauzzo. Fin dall’epoca dei ritrovamento, grande è stata la devozione del popolo pietrino che la scelse come Patrona.

La festa principale è celebrata la sera del 14 agosto; a mezzanotte il vescovo della diocesi celebra una messa solenne e subito dopo impartisce la benedizione alle macchine.

Di notevole importanza e fascino sono i “Sabati” del mese di maggio, che sono dei pellegrinaggi che vengono organizzati in maniera sfarzosa da camionisti, trattoristi e da carrettieri, che vengono da varie parti della Sicilia e che ostentano i loro carri, veri capolavori di arte siciliana…”

Fonte: www.lafrecciaverde.it

 


 Il Santuario di Maria SS. della Cava
di Pietraperzia (Enna)

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