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Festa della Repubblica (Newsletter della Storia dei Sordi n. 507 del 3 giugno 2008)

Il Presidente Napolitano in occasione della Festa della Repubblica: Un rinnovato sforzo della comunità nazionale che poggi sui principi e gli indirizzi della Costituzione che la Repubblica si diede sessant’anni fa.
Cittadini e istituzioni facciano la loro parte nell’interesse generale.
Costruiamo insieme un costume di rispetto reciproco, nella libertà e nella legalità.

 

L’Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica rende noto il testo del messaggio che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica ha rivolto dalle sale del Quirinale in cui è ospitata la mostra “L’Eredità di Luigi Einaudi”: “Per voi che ascoltate auguro innanzitutto che la festa del 2 giugno possa rappresentare un momento di serenità. Ricordiamo in queste settimane – con la mostra che vedete – la figura di Luigi Einaudi, grande studioso, maestro di vita civile e uomo delle istituzioni, che nel 1948 fu eletto Presidente della Repubblica. Ma questa giornata è l’occasione per ricordare anche come nacque, oltre sessant’anni fa, la Repubblica: tra grandi speranze e potendo contare sulla volontà allora diffusa tra gli italiani di ricostruire e far rinascere il paese, in un clima di libertà, attraverso uno sforzo straordinario di solidarietà e unità. E’ qualcosa che vale la pena di ricordare perché l’Italia, divenuta un paese altamente sviluppato, avrebbe oggi bisogno di uno sforzo simile, per la complessità dei problemi che sono dinanzi alla società e allo Stato, in un mondo profondamente mutato. Riuscimmo in quegli anni lontani a risalire dall’abisso della guerra voluta dal fascismo, e a guadagnare il nostro posto tra le democrazie occidentali. E abbiamo poi superato tante tensioni e prove. Non possiamo ora permetterci di fare un passo indietro ; sapremo – ne sono certo – uscire dalle difficoltà e farci valere ancora una volta, grazie a un forte impegno e slancio comune. Su quali basi un rinnovato sforzo della nostra comunità nazionale debba poggiare, lo dicono i principi e gli indirizzi della Costituzione che la Repubblica si diede sessant’anni fa, in meno di due anni dal referendum e dalle elezioni del giugno 1946. Ma non posso tacere la mia preoccupazione, in questo momento, per il crescere di fenomeni che costituiscono invece la negazione dei principi e valori costituzionali: fenomeni di intolleranza e di violenza di qualsiasi specie, violenza contro la sicurezza dei cittadini, le loro vite e i loro beni, intolleranza e violenza contro lo straniero, intolleranza e violenza politica, insofferenza e ribellismo verso legittime decisioni dello Stato democratico. Chiedo a quanti, cittadini e istituzioni, condividano questa preoccupazione, di fare la loro parte nell’interesse generale, per fermare ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia, che sente sempre vive le sue più profonde tradizioni storiche e radici umanistiche. Costruiamo insieme un costume di rispetto reciproco, nella libertà e nella legalità, mettiamo a frutto le grandi risorse di generosità e dinamismo che l’Italia mostra di possedere. Buona festa della Repubblica a tutte le italiane e gli italiani.

Fonte: quirinale.it

INFO:

Festa Nazionale della Repubblica

I sordomuti del 1946

Festa della repubblica 2008: storia, origini e tradizioni

Il 2 giugno ricorre la Festa della Repubblica, festa nazionale italiana. In questa data si ricorda il referendum istituzionale indetto a suffragio universale il 2 e il 3 giugno 1946 con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese. Dopo 85 anni di regno, con 12.717.923 voti contro 10.719.284 l´Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati. Giova ricordare che il 2 giugno è l´unica Festa Nazionale dell´Italia. A differenza del 25 aprile (Liberazione) e 1° maggio (Lavoro), il 2 giugno riveste questa definizione, che la eleva rispetto a tutte le altre feste civili legali. Infatti ogni Stato del mondo ha una sua festa nazionale, e una sola: si tratta in un certo modo del compleanno della Nazione, la solenne commemorazione della sua nascita – in questo caso la nascita del nuovo Stato repubblicano. In tutto il mondo le ambasciate italiane tengono un festeggiamento, più o meno solenne, cui sono invitati i capi del Paese ospitante. Da tutto il mondo arrivano al nostro Presidente della Repubblica gli auguri degli altri capi di Stato. Speciali cerimonie ufficiali si tengono in Italia, come detto qui sotto. La Francia ha la sua festa nazionale il 14 luglio, Presa della Bastiglia; gli Stati Uniti il 4 luglio (Independence Day), e così via. Prima della Repubblica, la Festa nazionale italiana era la prima domenica di giugno, anniversario della fondazione dello Statuto albertino. Nel giugno 1948 per la prima volta via dei Fori Imperiali a Roma ospitava la parata militare in onore della Repubblica. L´anno seguente, con l´ingresso dell´Italia nella NATO, se ne svolsero dieci in contemporanea in tutto il paese mentre nel 1950 la parata fu inserita per la prima volta nel protocollo delle celebrazioni ufficiali. Attualmente il cerimoniale prevede la deposizione di una corona d´alloro al Milite Ignoto presso l´Altare della Patria a Roma e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato. La cerimonia prosegue nel pomeriggio con l´apertura al pubblico dei giardini del Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana, con esecuzioni musicali da parte dei complessi bandistici della Marina Militare, dell´Aeronautica Militare, della Guardia di Finanza, dell´Arma dei Carabinieri, dell´Esercito Italiano, del corpo nazionale forestale e della Polizia di Stato.


Newsletter della Storia dei Sordi n. 507 del 3 giugno 2008

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