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Il Presepio meccanico della Chiesa dell’ex Istituto Lorenzo Prinotti

Il Presepio meccanico della Chiesa dell’ex Istituto Lorenzo Prinotti

In occasione del 1° Natale del Sordomuto, istituito nel 1929, per  decisione  del direttore dell’Istituto Prinotti, Don Pietro Ferrero e del cav. Giuseppe Granaglia, allo scopo di dare la benedizione e pacchi natalizi ai  sordomuti poveri, i quali ricevevano anche una scodella di latte caldo nei refettori sotterranei dell’Istituto, il presepio meccanico  era stato costruito da alcuni sordi, che avevano imparato il mestiere di falegname presso i laboratori dell’ex Istituto Lorenzo Prinotti, ed avevano scolpito le statuette  di legno mobili.

Esso  è tornato nella Chiesa S. Giuseppe dell’ex Istituto, dopo che era stato portato via, assieme ai 14 quadri della Via Crucis e a qualche statua, per essere dato ad una Comunità di nomadi di religione ortodossa, per ordine del Comune, nel 1996., in quanto si pensava di sconsacrare la Chiesa, perché abbandonata, in seguito alla chiusura dell’ex Istituto Lorenzo Prinotti, decretata dal Consiglio d’Amministrazione dello stesso Istituto, con cessione di tutto il patrimonio immobiliare e mobiliare a favore della Regione Piemonte, che la cedette al Comune di Torino nel 1989, pensando addirittura di destinarla come luogo di attività polivalenti ad uso del Comune per riunioni, concerti, ecc.

Invece per grande merito di Don Dino Morando, tutto il materiale fu salvato per noi, perché questo materiale è sempre stato di proprietà della Chiesa dell’ex Istituto Lorenzo Prinotti, come Santuario nazionale della Comunità dei Sordi.

Il presepio ci è stato restituito in condizioni disastrose,  per cui ci sono voluti dieci mesi per restaurarlo, incontrando molte difficoltà nella revisione di tutte le pulegge, di tutti i cuscinetti e dei relativi meccanismi e della revisione delle statuette, molto rovinate e bisognose di impegnativi restauri. Esso  è tornato, nella sua antica  sede d’origine sita nella cappella nella parete  laterale, prima dell’ingresso nella navata, dedicata alla “Santissima Vergine Addolorata”, perché possa tornare a vivere per la gioia dei bambini, delle persone adulte sorde ed udenti   che lo ricordano come una delle attrattive più interessanti nel periodo natalizio.

Dal 2003 il presepio meccanico è tornato a funzionare  ed   ha riscosso   grande successo e suscitato grande commozione tra i sordi  che lo   ricordavano   da bambini; è lungo circa 5 metri ed ha circa  12 statue mobili: un pellegrino che alza il cappello, un pescatore, una lavandaia, una che lavora a  maglia, una che alza la padella per far saltare le castagne,   un falegname che pialla il legno, un calzolaio che fa le scarpe, un fabbro che martella il ferro, uno che  tira un secchio d’acqua dal pozzo,  una mucca che alza la testa, uno che soffia il fuoco, un arrotino che affila i coltelli, una cascata,  ecc, tutti che vengono comandati  da cinghie di cuoio, fatte fare come quelle d’epoca, lunghe circa 50 metri, per mezzo di  pulegge,  che vengono tirate da un motore elettrico di circa 500 watt. Tutti questi meccanismi sono sotto il tavolo e si possono vedere in pieno movimento. Inoltre il presepio ha circa una cinquantina di statue fisse, tutte rigorosamente d’epoca.

Il presepio meccanico è stato visitato  da circa  un migliaio di  sordi, da diverse scolaresche,   ed anche da molti  udenti, fra cui numerose Autorità, che hanno espresso parole di ammirazione. Ancora oggi, durante l’83° Natale del Sordo (20 Dicembre 2011),  e durante la S. Messa della Mezzanotte del 24 Dicembre 2011,  il presepio meccanico ha suscitato forti emozioni tra i presenti grandi e piccini.

Si presume che, come epoca e importanza, il presepio meccanico del Prinotti, costruito nel 1929,  sia il secondo, dopo quello della Chiesa della S. Annunziata di Via Po, Torino (di proprietà di un nobile torinese, che lo fece costruire tra il 1910 e il 1914, e che lo donò alla Chiesa dell’Annunziata nel 1950). Gli anziani,  che vivono nelle vicinanze  della Chiesa del Prinotti, ricordano il suo presepio come un’attrazione natalizia molto diffusa all’epoca.

I sordi che desiderano visitare il presepio meccanico possono presentare richiesta per un appuntamento al Presidente della Sezione Provinciale ENS di Torino.

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