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Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano. Principe sordomuto

Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano di Tommaso, principe di Carignano, e di Maria Anna di Carlo Bourbon Soisson, nacque in Moutiers il 20 agosto 1628. Il Principe nacque sordomuto e questa infermità pose in costernazione la famiglia, tanto più in quanto oltre l’avvenenza della persona appariva in lui prontezza d’impegno. Era in quei tempi noto un prete spagnolo Don Manuel Ramierez, che istruiva i sordomuti nella Spagna. Fu là mandato il giovane principe, e sotto la guida di quel maestro imparò a leggere e a scrivere e riuscì ad intendere ed a farsi intendere a cenni nelle cose anche più astruse.

Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano (1628-1709)
Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano (1628-1709)

Studiò anche varie scienze, sotto la guida del cav. Tesauro, mostrando tanto criterio che, dicesi, venisse consultato negli affari più importanti.
A ventisette anni seguì il padre Tommaso nell’ultima sua campagna in Lombardia, comportandovisi valorosamente, e due anni dopo fu nominato colonnello di cavalleria al servizio del Re di Francia.
Il Duca Carlo Emanuele II lo creò suo luogotenente generale durante la sua assenza nel 1658 e nel 1663 lo nominò governatore della città di Asti.
Il 10 novembre 1684, ormai cinquantenne, nel Castello di Racconigi sposò Maria Caterina d’Este, bellissima figlia del defunto principe Borso, Marchese di Scandiano, del ramo collaterale dei Duchi di Modena. Questi sposali, avversati dal potente Re di Francia Luigi XIV, Re Sole, provocarono l’esilio del Principe di Carignano-Savoia a Bologna. Tale nozze furono importanti per la Dinastia dei Savoia, e infatti dopo 165 anni i discendenti da questo connubio, alla sesta generazione divennero Re d’Italia.
Nel 1685 il Principe Emanuele Filiberto ottenne, dal Re di Francia Luigi XIV, dietro domanda di grazia avuta per intercessione del Duca di Savoia, il permesso di ritornare a Torino ove morì quasi ottuagenario il 23 aprile 1709 e dal 1836 i suoi resti mortali riposano in San Michele della Chiusa (da ENS-Rinascita n. 7/8 del 1952) – ps004 (1952).

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