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Ens Bergamo. 50 anni di proficuo Silenzio 1947-1907

Bergamo e i suoi 50 anni di proficuo Silenzio. Nel 1997 la Sezione Provinciale ENS di Bergamo, guidata allora da Angelo Loda, aveva commissionato alla locale «Stampa Grafica Monti» la stampatura del volume «50 Anni di proficuo silenzio», un bel libro di 112 pagine di cui, per una spiacevole dimenticanza, non era stata fatta una recensione sul periodico dell’ENS nazionale. Provvediamo ora, con un ritardo di sette anni che ha però il merito di rinverdire dei ricordi che sono stati così bene catalogati in quel «libretto» – come lo ha chiamato il presidente bergamasco nella sua presentazione – ed esaurientemente esposti. Rivolgendosi ai lettori, il presidente di Bergamo dichiara all’inizio del volume che «… uno dei problemi che hanno assillato la Sezione Provinciale per decenni, è stato quello della sede….», ma già allora quell’annoso problema era stato risolto, grazie all’intervento degli amministratori dell’ex Istituto Sordomuti di Torre Boldone, dove appunto, dal 19 dicembre 1993, avevano trovato una ideale sistemazione la Sezione ENS ed i sordi del luogo per il loro Circolo ed annessi.


Libro dei 50 Anni di proficuo silenzio. Bergamo 1947-1997. Sezione Provinciale ENS di Bergamo (Bergamo, 1997, Tip. Stampa Grafica Monti, pp.112)

Due «testimonianze» introducono al «Profondo Silenzio»: una è della presidente nazionale Ida Collu («L’ENS, un’associazione di conquiste per i sordi») e l’altra è rilasciata dall’allora presidente regionale, Guglielmo Invernizzi («…vi sono veramente grato per quello che avete fatto…», poi un esauriente «Profilo storico» riassume la nascita dell’Ente Nazionale Sordomuti e la costituzione «formale» della Sezione Provinciale di Bergamo. Infatti, come è descritto nel libro, un’associazione di sordomuti, in quella città, già esisteva a partire dal 1899; si chiamava «Associazione Benefica Sordoparlanti», ed aveva per scopo di mantenere tra i sordi le acquisizioni che gli stessi avevano appreso sui banchi di scuola e di aiutarli ad inserirsi nel mondo del lavoro, offrendo nel contempo la possibilità di ritrovarsi tra sordomuti e sordomute. Una bella serie di fotografie di quegli anni lontani mostrano come si viveva allora, volti lieti e sereni che si contentavano delle piccole cose, ma anche di essere insieme nella bella colonia di Miramare o a una «Pasqua del Sordo» degli Anni Cinquanta. Sono quindi mostrate le foto e il curricolo dei presidenti sezionali ed i nomi dei membri dei Consigli di Sezione che gli stessi hanno guidato, ed un’istantanea del 1958 riprende i milanesi Rubino e Dossi alla Sezione di Bergamo con i padroni di casa Rossi, Bassani e Maffioletti. Sono ricordati e riportati anche gli assistenti spirituali, i «don» Berzi, Cortesi e Oldrati e quindi pare che il seguito della storiografia, l’«Immediato Dopoguerra, difficile assai», pare sia stato scritto da un emulo del Manzoni che, riferendosi alla Casa dei Sordomuti allora in Via Pignolo, la descrive così: «… in quel tratto di via ove il sole viene giù a sghimbescio sulle facciate delle case…», mostrando nostalgia di quel difficile periodo della ricostruzione post-bellica, ed anche della precarietà di quella sede scalcagnata, ma punto di riferimento di un passato vissuto e sofferto. Quasi tutte le pagine seguenti, a parte le moltissime e suggestive immagini fotografiche degli avvenimenti accaduti, opera prima degli appassionati fotografi sordi a partire dal 1947 riprendono articoli pubblicati dalla Stampa ordinaria locale, in primo luogo i più diffusi quotidiani cittadini, L’Eco di Bergamo, che già il 30 marzo 1947 evidenziava in un servizio in prima pagina la nascita dell’ENS provinciale: «Ricostruita l’Associazione Sordoparlanti», ed ha proseguito per mezzo secolo a riprendere e a pubblicare gli avvenimenti più significativi dell’ENS locale, poi anche sono stati conservati e ripresi nel libro gli articoli sui sordi del luogo riportati dall’Eco di Bergamo», da Bergamo Oggi, dal Giornale di Bergamo, ma pure dal Giorno, dal Corriere della Sera e da altri quotidiani o periodici. Naturalmente è stato ripreso pure il sordo bergamasco, e fino ad oggi il solo italiano, Stefano Walter Bottini (ritratto con la sua bella famiglia, che nel 1993 entrò a far parte della Camera dei Deputati, portando nell’Aula del Parlamento il Linguaggio dei Segni. Il volume si conclude con la Giornata Regionale del Sordo, Coi sordi bergamaschi saliti in bici sul Gavia, con la tournee americana di due intraprendenti sordi locali, e con tante e tante bellissime fotografie che raccontano di tutto e di più. rc014 (1997)


Per informazioni: rivolgersi alla Sezione Provinciale ENS di Bergamo (email: bergamo@ens.it)

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