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L’Azione Cattolica Sordoparlanti

Nel 1918 Giovanni De Carlis, allora vistosi rifiutata dagli Scout milanesi perché sordo, deviò la sua predisposizione alla voglia di cultura e di movimento associativo verso l’Azione Cattolica milanese, vi si iscrisse e partecipò anche attivamente con gli udenti. Così, promotore ed animatore entusiasta, si concretò realizzando l’Azione Cattolica Sordoparlanti. Gli fu duro perché dovette subire lo scetticismo dei tanti per la sua giovane età – 17 anni – sopra tutto per la sua provenienza dagli Istituti Prinotti di Torino e Regio Imperiale di Milano.

In quell’anno, sulla tomba di Mons. Casanova, il 2° Rettore degli Istituti di Milano, primi iscritti gli posero un beneaugurante giglio, simbolo dell’Associazione stessa.
Accanto ai Dirigenti di allora, quali Mons. Pini, Mons. Olgiati con l’augusto Padre Gemelli ed altri, partecipavano ai tanti movimenti finché nel gennaio del 1921, il giorno di S.Francesco di Sales, nostro protettore, l’Arcivescovo di Milano, il Card.Ferrari diede sanzione ufficiale della nuova Associazione Giovanile Cattolica Sordoparlanti (A.G.C.S.).

Così con la presenza dell’A.G.C.S. si costituì un caposaldo nei Convegni,  nei Congressi dei Sordoparlanti e tal e movimento fu così vasto ed urgente da far concretare i benefici segni e anche effetti nel nostro piccolo mondo silenzioso.

Memorabili furono allora i Pellegrinaggi nazionali ed internazionali e, nelle processioni, si mettevano sempre loro – i Sordi – in prima linea da essere sempre additati quale esempio agli udenti.

Il loro motto era: PREGHIERA – AZIONE – SACRIFICIO e con il programma del 1918 sortì finalmente quel magico potere di espandersi verso esigenze delle nuove generazioni che sono anche oggi: Scuola – Lavoro — Dottrina Cristiana. Così il motto primo nelle nostre attività di oggi, rimane.

E la coscienza, con l’abnegazione del sordo risalta e lo forgia ad degno figlio d’Italia e della Chiesa. “Non parole ma fatti” si potrebbero elencare: già da allora, da Torino a Milano estendendosi poi fino al sud d’Italia il loro impegno: aiuto alle vedove, agli orfani, anziani, agli ammalati, ai carcerati, altro e altro ancora.

Mons. Montini, allora Assistente Ecclesiastico dell’Azione Cattolica Italiana (Papa Paolo VI) col Presidente Generale Avv. Vittorio Veronese (padre di un Sordo), furono vicini all’A.G.S.I ed è tramite che l’E.N.S. si ebbe un impulso concreto all’avvio dello stesso.

Nel 1939-40, riprendendo i filo della narrazione fu inaugurata anche la Sezione Aspiranti. Il Card. Idelfonso Schuster non fu da meno.
Con un messaggio vergato su un foglietto di quaderno a righe incoraggiò, incitò e benedisse l’A.G.S.I.

Nel 1948 a Firenze l’A.G.C.S. divenne Nazionale, si chiamò Azione Cattolica Italiana Sordoparlanti (A.C.I.S.).

Da menzionare uno scritto di convalida dell’Avv. Ciancio, alto Dirigente dell’Azione Cattolica Italiana: “l’Azione Cattolica Sordoparlanti è una realtà, una fiamma, che brucia e più brucia più aumenta di volume”.

L’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, ricordò anch’esso nel 1998 il 50° dell’Azione Cattolica Italiana Sordoparlanti (A.C.I.S.).
Dovremmo noi oggi riguardare le fatiche di tanto innovatore di gran sentire che è stato il Comm. Giovanni De Carlis, il nostro fratello maggiore e che sfiancandosi è riuscito a creare e a consolidare questa A.C.I.S., forgiata di amore, di giustizia e di carità cristiana.
Fonte: Giulio Tarra, 2006.  nw088  


Newsletter della Storia dei Sordi n.88 del 10 ottobre 2006

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