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Il calendario 2012 della Fondazione Pascale. Una mano alla ricerca: 12 volti noti

Il calendario 2012 della Fondazione Pascale. Una mano alla ricerca: 12 volti noti con la lingua dei segni mimano.

Dodici volti noti dello spettacolo e della televisione, giornalisti, attori, cantanti: da Silvio Orlando agli Almamegretta , da Franco Di Mare a Biagio Izzo, da Maurizio Aiello a Vincenzo Salemme, da Sergio Solli a Maurizio Casagrande, da Cecilia Donadio a Rosalia Porcaro, da Marisa Laurito a Sebastiano Somma. Dal grande teatro alla commedia, dal cinema d’autore al giornalismo alla musica. Hanno detto subito sì: «Noi vogliamo dare una mano alla ricerca contro il cancro».

Con grande generosità e senso di adattamento hanno accettato di farsi fotografare nei posti più impensati: Sebastiano Somma e Rosalia Porcaro alla stazione Fs di Napoli, mentre erano di passaggio durante le loro tournèe. Vincenzo Salemme e Maurizio Aiello al teatro Olimpico, in un set immaginario, pochi minuti prima di andare in scena con il loro «Astice al veleno». Marisa Laurito nel suo appartamento sul lungotevere, di ritorno da Milano. Franco Di Mare nel suo studio nei pressi di piazza Mazzini, poco dopo la diretta di «Uno Mattina». Cecilia Donadio nella sede Rai di Napoli, prima di andare in onda con il tg delle 19.30. Biagio Izzo ha approfittato di una mattinata di relax per raggiungere il Pascale. Sergio Solli si è fatto fotografare nell’area di servizio di Pompei-Torre Annunziata. Gli Almamegretta a piazza Bellini. Silvio Orlando a piazza Farnese, vicino alla sua casa romana. Maurizio Casagrande in piazza Immacolata a Napoli, una ritoccata ai capelli davanti allo specchio di un barbiere sotto casa e via allo scatto. Perché la solidarietà non ha bisogno di orpelli né di trucchi particolari.

Uno scatto di dieci muniti, la faccia bella e naturale di chi, senza pensarci troppo, ha deciso di sfruttare la forza della propria popolarità per invitare anche altri a sostenere la ricerca. Nasce da questi gesti di semplicità il calendario del Pascale 2012. Per il più grande Istituto di tumori del Mezzogiorno un appuntamento che si rinnova per il quinto anno. I dodici testimonial, non a caso tutti napoletani, hanno aderito alla nuova campagna lanciata dal Pascale «Una mano alla ricerca», laddove la mano, nella fotografia di Ciro Fusco, ha un suo ruolo ben definito.

Ognuno dei dodici artisti «mima», usando il linguaggio dei segni, una lettera delle dodici parole individuate come capisaldo della mission dell’Istituto: prevenzione, diagnosi, cura, ricerca, vita, passione, amore, sostegno, solidarietà, coraggio, fiducia, cuore. Coinvolta nell’iniziativa l’ANIMU, l’associazione nazionale di interpreti di lingua italiana dei segni, che ha voluto prestare sette volti tra i suoi soci (compreso il vice presidente nazionale, Mariarosaria Marano) sulla copertina del calendario per scrivere la parola «Pascale» e ha deciso di offrire gratuitamente uno sportello dedicato ai sordo-muti che si recano all’Istituto per prenotazioni di visite ambulatoriali.

Il calendario verrà venduto con contributo minimo di 5 euro presso le sedi della Feltrinelli di Napoli, in alcune edicole, nei mega store campani, oltre che al Pascale presso la sede della Lilt (081 5903444). Previsti intorno al calendario anche una serie di eventi mondani. Il lunario verrà distribuito a tutti gli Enti pubblici e privati, alle associazioni, ai Circoli culturali, ai palazzi istituzionali. Poiché, quest’anno, come già lo è stato gli altri anni, l’importante è aggregare intorno ad esso, e quindi al Pascale, quanta più gente è possibile.

«Grazie alla Lilt di Napoli che ha sostenuto i costi del calendario – dice il direttore generale del Pascale, Tonino Pedicini – e grazie alla disponibilità di tanti artisti, è nata la nuova campagna lanciata dal nostro istituto. Dopo «Batti il cancro», con cui Confindustria è scesa al nostro fianco e «I buoni battono il cancro», iniziativa promossa insieme con la Coldiretti, il nostro nome si associa oggi all’ANIMU oltre che al teatro, al cinema e alla televisione con «Una mano alla ricerca». L’obiettivo, come sempre, è quello di far capire che la ricerca può andare avanti soltanto con il sostegno di tutti noi. Su ogni pagina del calendario c’è il codice della partita Iva dell’Istituto che corrisponde al nostro 5 per mille».

Solidarietà, ma anche una iniziativa volta alla prevenzione. «Solo se lo conosci lo combatti il cancro – continua Pedicini -, una malattia di cui non bisogna avere paura». A iniziare la saga degli almanacchi del Pascale ci aveva pensato l’ex direttore generale, Mario Santangelo, quando nel 2007 si mise in mutande insieme con i suoi primari, un modo provocatorio per dire che la ricerca era nuda, senza soldi. L’anno dopo fu la volta di «Se no la magia», opuscolo in cui i medici venivano fotografati mascherati da stregoni. Un altro modo per dire che senza fondi non restava che affidarsi alle cure fai da te.

Con Pedicini nascono le «grandi alleanze»: prima con Confindustria, poi con la Coldiretti e quest’anno con il mondo dello spettacolo e con l’ANIMU. Il primo a raccogliere l’invito a sostenere la ricerca è stato Gino Sorbillo, maestro pizzaiolo, titolare dell’omonima pizzeria di via Tribunali. Nel suo menù ha inserito la pizza Pascale, pizza al pesto di basilico. Chiunque l’acquista sa che un euro verrà devoluto alla ricerca.

Visualizza il calendario 2012

Fonte: il mattino.it – (18.12.2011) nw154

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