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Santuario della Madonna di La Salette in Trambileno (Trentino)

La proposta di erigere un’edicola sacra dedicata a Maria sul monte sovrastante l’abitato di Moscheri, allora detto “Doss del Puvel”, fu avanzata da Emilio Antonini, figlio sordomuto del civico esattore steorale del comune di Rovereto di Amadeo de Antonini, che nell’estate del 1855 era stato alloggiato dal padre presso la canonica di San Mauro (Moscheri, Trambileno) per scampare al pericolo del contagio con il colera. Passata l’epidemia, che a Trambileno causò la morte di dodici persone risparmiando però il ragazzo roveretano, l’idea dell’Antonini fu raccolta dalla popolazione locale e nel corso dell’inverno successivo divenne più concreta. Su suggerimento della maestra Maria Zanvettor dai Lesi, si convenne di dedicare l’edicola alla Madonna de la Salette, la cui apparizione risaliva al recente 1846.

Santuario Madonna de la Salette in Trambileno

Descrizione Il santuario della Madonna de la Salette sorge sull’omonimo colle che sovrasta l’abitato di Moscheri (Trambileno) con orientamento a ovest. La prima cappella circolare con cupola, edificata nel 1856 su proposta del sordomuto Emilio Antonini e di don Antonio Gasperini, venne ampliata già nel 1863 con l’aggiunta della navata odierna, secondo il progetto di un non meglio identificato architetto Craffonara. L’ampliamento del tempio determinò la necessità di allargare il sagrato con la realizzazione della suggestiva balconata posta ad est, retta da tre arcate, ora abitate dai gruppi scultorei di Livio Conta (1996).

La facciata ad angoli smussati e attacco al cielo orizzontale è caratterizzata da un avancorpo rinserrato lateralmente da paraste tuscaniche specchiate, a loro volta insistenti su plinti squadrati e reggenti un cornicione modanato spezzato. Al centro, rialzato su una gradinata a tre rampe di quattro scalini, si colloca il portale maggiore a centinatura fortemente ribassata, al quale si sovrappongono due specchiature simmetriche a profilo quadrangolare smussato. Oltre il cornicione si dispone un attico preceduto da un frontone a due spioventi, centrato da una finestra lunettata e delimitato lateralmente da paraste. Sul tutto insiste la struttura di un campaniletto a vela, affiancato da due basi per statue. Le fiancate, simmetriche, sono caratterizzate dalla presenza di due paraste disposte in angolo e di una finestra lunettata centrale. A sinistra del presbiterio emerge il corpo voluminoso della sacrestia a due piani, sul cui prospetto sud si dispongono a scacchiera quattro monofore archiacute. Due aperture circolari si collocano lateralmente alla struttura del tamburo della cupola. L’interno si sviluppa a navata unica ad angoli smussati, ritmata da lesene intonacate e sovrastata da una volta a botte unghiata. L’arco santo a tutto sesto immette al presbiterio circolare con cupola circolare, corrispondente alla struttura della prima cappella. Un cornicione marcapiano modanato, eminente in corrispondenza delle lesene, percorre l’intero perimetro.
Fonte: chiesacattolica.it


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