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1817 – Regio Istituto dei Sordomuti in Pisa

L’abate Pietro Buffetti fondò lo stabilimento dei sordomuti a Livorno nel 1815 e cercò di potenziare l’opera nella sua città ma invano perchè il granduca Ferdinando III di Lorena, nonostante l’interessamento del Governatore di Livorno per risolvere la situazione dell’Istituto, preferì far sorgere lo stesso a Pisa dove sia la posizione geografica che i mezzi di istruzione furono idonei.

Con il decreto del Granducato di Toscana in data 28 novembre 1817 fu disposta l’apertura dell’Istituto convittuale per i sordomuti e le sordomute sotto la forma giuridica di «Regio Istituto dei Sordomuti». La pubblica scuola fu affidata alla direzione del Sac. Matteo Marcacci, seguace di Buffetti e del grande educatore Assarotti e successore dello stesso Buffetti.
Nello stesso periodo a disposizione dello Stato, i sordomuti dello Stabilimento di Livorno furono trasferiti all’Istituto a Pisa.
Il 20 giugno 1818 il Granduca di Toscana Ferdinando III firmò l’approvazione del regolamento organico del medesimo con proprio Regio Decreto.
La massima affluenza raggiunse il numero di una cinquantina di allievi ed allieve e tutto funzionò in base al regolamento governativo ed alla metodologia di insegnamento del metodo mimico-gestuale, la dattilologia e la scrittura visiva come avveniva presso l’Istituto di Genova.
Intanto a Siena sorgeva l’Istituto Sordomuti fondato da P.Pendola che corrispose e esperienze scolastiche con il direttore Sac. Marcacci ed anche le questioni giuridiche dei rispettivi Istituti.

Il Granduca Leopoldo II, dopo aver ascoltato le loro posizioni, sancì con proprio decreto datato 13 aprile 1844 l’unificazione ad unico Istituto di carattere pubblico con la nuova denominazione di «Regio Istituto Toscano dei Sordomuti».

La sede scelta fu quella di Siena e fu assicurato il finanziamento dello  Stato per l’ampliamento dell’Istituto per accogliere funzionalmente i sordomuti per la scuola e l’annesso convitto presso lo stesso Istituto già fondato da P.Pendola nel 1828, mentre la Sezione femminile veniva affidata  alle Suore di Carità figlie di S.Vincenzo tramite la convenzione del suddetto Istituto mentre P.Pendola ebbe la delicata responsabilità della direzione didattica, morale e disciplinare della nuova opera pubblica.
In ottemperanza a quanto disposto dal Granducato di Toscana l’Istituto di Pisa venne chiuso e ali alunni ed alunne trasferiti a Siena nel 1844.
Le funzioni del Regio Istituto furono estinte ed il personale fu comandato a Siena ed altrove.

Le origini dell’Istituto di Siena furono nel primo stabilimento per  sordomuti di Livorno che fu fondato dall’Abate genovese Pietro Buffetti e poi di Pisa sotto la direzione del Sac. Marcacci.

Tutti e due i sacerdoti erano stati allievi dell’abate Assarotti dell’Istituto di Genova. Un altro genovese P.Pendola fondò il suo Istituto di Siena. L’amicizia con l’Assarotti fu molto profonda. Infatti gli Istituti toscani erano guidati dai religiosi appartenenti alla Congregazione delle Scuole Pie e tutti erano genovesi di nascita. In realtà P.Ottavio Assarotti fu uno dei primi educatori per la formazione dei maestri dell’arte dei sordomuti. I suoi successori (Buffetti, Marcacci, Pendola) furono realizzatori delle scuole in Toscana.

L’Istituto di Pisa era all’ottavo posto nella cronologia della fondazione dei complessi scolastici per sordomuti.

Foto riproduzione del frontespizio dell’originale statuto del regolamento organico dell’Imperiale Regio Istituto dei Sordomuti di Pisa (1818) nei tempi del Granducato di Toscana. È conservato nell’archivio dello Stato di Pisa. È questa la dimostrazione che in Pisa esisteva la scuola pubblica per sordomuti.

SAC. MATTEO MARCACCI
Le notizie biografiche di Marcacci sono scarse ma di fatto lui era il  primo direttore del Regio Istituto Sordomuti per parecchi anni.
Successivamente venne sostituito dal borghese dott. Gaspero Pecchioli di Siena perchè per motivi salute, dovette cessare la sua direzione. Il Sac. Marcacci fu allievo di Ottavio Assarotti, fondatore dell’Istituto Sordomuti di Genova, per l’arte dell’insegnamento ai sordomuti e scrisse alcuni documenti importanti per la storia dell’educazione dei sordomuti: “Osservazioni sull’origine e progressi dell’arte di istruire i sordomuti dalla nascita” editi e stampati dall’antologia fiorentina negli anni 1823, dal 1825 al 1827 e 1829, nonché fu suo l’elogio funebre del suo maestro P.Assarotti delle Scuole Pie nel 1831. Fu il pioniere della storia  scolastica per i sordomuti nella città di Pisa ed uno dei primi fondatori della Scuola dei sordomuti in Toscana.

NOTE D’EVIDENZA E RIEPILOGATIVE
1817 – Apertura del Regio Istituto Sordomuti di Pisa con R.D. 17 novembre 1817;
1818  – Trasferimento dell’Istituto di Livorno a Pisa;
1818 – Nuovo statuto approvato con R.D. 20 giugno 1818;
1843 –  Unificazione dei due Istituti ad unica sede con R.D. 13 aprile 1843;
1844 – Chiusura del Regio Istituto di Pisa per trasferimento all’unica sede di Siena con la denominazione di “Regio Istituto dei Sordomuti” in Siena.

La consultazione di altre pagine dello stesso collegamento
Congregazione delle Scuole Pie (*)
Istituto Nazionale Sordomuti di Genova
Stabilimento dei Sordomuti di Livorno
Scuola privata per sordomuti di Firenze
Istituto Tommaso Pendola di Siena
Congregazione delle Figlie di Carità di S.Vincenzo e S.Luisa da Marillac (*).

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