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1834 – Istituto Figlie della Carità per le Sordomute in Milano (2°Istituto Canossiano per le Sordomute)

La grande fondatrice dell’ottocento dell’opera caritatevole Marchesa  Santa Maddalena di Canossa di Verona fondò la terza casa del suo Istituto per l’assistenza ospedaliera e l’istruzione e l’educazione delle fanciulle più povere, l’insegnamento del catechismo a Milano nei pressi di San Michele alla Chiusa nel 1816 dopo di Verona e di Venezia e dopo quattro anni la stessa fondatrice aprirà la quarta casa a Bergamo nel 1820.

Nella Pia Casa di San Michele alla Chiusa di Milano la Santa fondatrice Maddalena ospitò anche la scuola considerata “speciale” per le sordomute nel 1834, dopo aver raccolto un gruppo adeguato di sordomute per poter insegnare loro con un metodo adatto.

Questa fu la seconda iniziativa della Marchesa sul campo dei sordomuti che fu poi realizzata completamente dalle sue figlie quando la Marchesa partì per Verona, dove dopo un anno, morì nel suo amato Convento di San Giuseppe (1835).

A questo punto bisogna notare che la generale condizione scolastica per i sordomuti in Milano non poteva fronteggiare la necessità di provvedere all’istruzione di tutti i sordomuti anche perché l’Istituto Statale per i Sordomuti, fondato nel 1805, aveva solo posti limitati.

A questa situazione supplirono innanzitutto le prime Canossiane che raccolsero le prime sordomute povere (otto): esse diventarono una ventina dopo 2 anni e così contribuirono notevolmente a risolvere qualcosa del drammatico problema dell’istruzione per i sordomuti nella città lombarda.

Per i maschi provvederà poi  la commissione presieduta dal Conte Paolo Taverna, egli provvederà un’opera per l’educazione dei sordomuti maschi che si chiamerà Pio Istituto Sordomuti Poveri di Campagna in Milano (1853). Primo Rettore fu Don Giulio Tarra.

Nel campo dell’ insegnamento alle sordomute, le Canossiane dapprima applicarono il metodo mimico-gestuale e la dattilologia integrati dal mezzo della parola viva imparato dalle esperienze compiute in Verona. Esse applicarono il metodo orale voluto da Tarra, Rettore del Pio Istituto, nei primi tempi le suore si erano dedicate in spirito di carità all’insegnamento della calligrafia, della grammatica e della religione con il metodo dei segni.

La congregazione Canossiana di Milano gestì direttamente l’educazione per le sordomute fino al 1853. Dopo tale data divenne la sezione femminile della costituenda Opera Pia sopradetta, con una settantina di sordomute.

La Congregazione delle suore Canossiane continuò ad operare nella loro casa per altri cinquant’anni mediante una convenzione per la scuola e per il servizio di cucina e guardaroba. La loro opera  continuò anche dopo  il trasferimento da Via Chiusa n. 9 (Pia Casa di San Michele alla Chiusa) a Via Settembrini nel nuovo complesso della sezione femminile del Pio Istituto Sordomuti nel 1907,  dopo la vendita dell’Istituto femminile verranno sostituite da altre suore.

Intanto le suore nella vecchia sede  di Milano si occupavano per le altre finalità nell’ordine Canossiano.  L’impegno della casa delle Canossiane  per l’educazione delle  sordomute in Via San Michele alla Chiusa cessò la gestione in proprio per il trasferimento della sezione femminile nella nuova Istituzione come sopradetto nel 1853.

Il terzo Istituto Canossiano per le sordomute fu già aperto da qualche tempo in Venezia e le suore Canossiane di Milano collaborarono per il miglioramento della loro educazione e della metodologia tra gli istituti canossiani di Verona e di Venezia.

Successivamente le suore varcheranno i confini di altre città, e apriranno scuole per le sordomute a Bergamo nel 1843, poi a Cremona nel 1847 ed a Crema (Cremona) e Como nel 1852, e provvederanno ad altre Case sparse in altre regioni d’Italia tra la metà e la fine dell’ottocento.

L’Istituto canossiano di Milano per le sordomute, fondato quando era in vita la Marchesa, rimane come una sacra memoria del bene fatto per l’istruzione delle sordomute nell’epoca del Lombardo-Veneto e del suo  contributo alla missione del Pio Istituto Sordomuti di Milano nel campo femminile.

LE SUORE CANOSSIANE
Non è stato possibile rintracciare negli archivi Canossiani le Suore che hanno dedicato esclusivamente alle sordomute spendendo la vita per la loro redenzione allo scopo d’integrarle dignitosamente nella vita umana e sociale. La Loro missione volontaria e di mezzi diede la ricchezza della parola alle sordomute e questo non va mai dimenticato.

Le prime suore della casa di Milano sono state sette maestre in possesso dell’abilitazione ottenuta dalla scuola di Metodo “Cardano” di Milano, e furono guidate da Madre Rosa Cocchignoli (che fu la prima superiora).

L’ultima superiora Madre Margherita Crespi, assistette al trasferimento delle sordomute alla nuova Sezione femminile del Pio Istituto di Milano nel 1853.

NOTE DI EVIDENZA E RIEPILOGATIVE
1834 – Apertura della scuola nella casa delle Canossiane di Milano in San Michele alla Chiusa (Via Chiusa 9) di Milano.
1853 – Trasferimento della gestione dalla Casa al Pio Istituto Sordomuti di Milano.
1854 – Le suore Canossiane dedicate alla scuola di San Michele alla Chiusa continuarono ad operare nella Sezione femminile del Pio istituto nella stessa sede.

ALTRE PAGINE DELLO STESSO RIFERIMENTO E COLLEGAMENTO
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Istituto Canossiano San Vincenzo alle Chiuse di Milano
Sezione femminile del Pio Istituto Sordomuti di Milano
Istituto Canossiano Monastero di S.Alvise per le sordomute di Venezia;
Istituto Canossiano per le sordomute di Bergamo
Istituto Canossiano per le sordomute di Cremona
Istituto Sordomute “Celesia” di Como
Opera Pia Sordomute Povere di Crema (Cremona)
Istituto Canossiano Scuola Audiofonetica di Mompiano (Brescia)
Istituto Canossiano per le sordomute di Pavia
Sezione femminile del Pio Istituto dei Sordomuti di Pavia
Sezione femminile dell’Istituto Principesco Arcivescovile per Sordomuti di Trento
Pia Fondazione “Elena Vendramin Calergi ved. Valmarana’’ per le sordomute da Noventa Padovana (Padova)
Istituto Canossiano per le sordomute di Acireale e Catania
Istituto Scuola Audiofonetica di Potenza

is018 (1990) – Autore: Franco Zatini

 


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