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Venerabile Giuseppe Gualandi Sacerdote, fondatore (Newsletter della Storia dei Sordi n. 279 del 29 giugno 2007)

Venerabile Giuseppe Gualandi Sacerdote, fondatore.
Bologna, 9 giugno 1826 – 14 luglio 1907 Giuseppe Gualandi, diplomato all’Accademia di belle arti di Bologna, giovane creativo ed energico, persona di fede consapevole e profonda, aveva solo ventidue anni ed era da poco sacerdote quando prese la decisione che orientò l’attività di tutta la sua vita. Era l’8 luglio 1849 e il giovane sacerdote assisteva alla Messa di Prima Comunione, nella chiesa della SS.Trinità a Bologna; fu colpito da una ragazza evidentemente più grande delle altre bambine, dal portamento un po’ sperduto e dallo sguardo attento. In seguito gli fu spiegato che si trattava di una sordomuta di vent’anni, fortunata perchè istruita da alcune signore, fino a poter essere ammessa ai sacramenti.
Quel momento fu profondamente significativo per le scelte di don Giuseppe. Pensò a tutti i sordi che a quei tempi restavano emarginati, senza istruzione, lontani da ogni conoscenza del messaggio e della vita cristiana. Aveva progettato di essere missionario, e ora il Signore gli faceva notare un campo nuovo: avvicinare i sordomuti e aiutarli nella formazione umana e cristiana. Torna a casa e manifesta ai genitori e ai fratelli la sua decisione, e poco a poco tutta la famiglia è coinvolta nel progetto, e lo sarà sempre. In particolare il fratello Cesare, di poco più giovane, anch’egli sulla via di essere sacerdote.
I due fratelli, don Giuseppe e don Cesare – che mai si erano occupati di sordomuti – viaggiano e si informano presso altri istituti, nonostante le difficoltà di spostamento allora esistenti, in un’Italia divisa in piccoli stati. Soprattutto agli Istituti di Modena e a quello di Siena afferrano a grandi linee le esigenze fondamentali per l’accoglienza e la comunicazione coi sordi, e aprono la prima piccola casa in cui ospitare due sordomuti: è il settembre 1850. Altri fratelli che erano andati a Parigi per studio, Giovanni, Francesco e Luigi Gualandi, ne riportano le pubblicazioni sull’educazione dei sordi dell’Abate De L’Epée, di Sicard, De Gérando, Ponce de Léon ed altri… Don Giuseppe e don Cesare visitano molti diversi Istituti, dalla Lombardia al Veneto, dalla Toscana alla Liguria e studiano e confrontano attentamente le esperienze e le teorie praticate altrove. C’è già in molti paesi confronto e discussione molto vivace su quale sia il metodo più adatto per l’educazione dei sordi alla comunicazione, e questo porta il problema dei sordomuti alla ribalta e alla presa di coscienza delle autorità civili e religiose. I due fratelli Gualandi, entrambi laureati, devono anche sottoporsi ad esami di controllo sulle loro conoscenze a proposito dell’educazione dei sordomuti, presso l’Istituto di Tommaso Pendola, a Siena.
Lo Stato pontificio aveva riconosciuto l’Istituto Gualandi come Ente morale dal 1858. Il nuovo Regno d’Italia lo riconoscerà con decreto firmato da Vittorio Emanuele II nel 1896, come pubblica istituzione di assistenza e beneficenza (IPAB). Nel 1898 viene approvato lo Statuto organico dell’Istituto Gualandi, firmato dal re Umberto I. Nacque, nel 1872, la «Pia Congregazione di S.Giuseppe e S.Francesco di Sales, per i sordomuti», in cui si prevedeva già, oltre ai “fratelli” che lavoravano coi maschi, la futura presenza di “sorelle” che si occupassero delle ragazze.
Nel 1907 don Giuseppe Gualandi lascia questa vita, compianto e onorato da grande folla di bolognesi e di ex-alunni venuti da ogni parte, che ne riconoscevano l’eccezionale personalità e l’impegno coraggioso. Si calcola che fino ad allora fossero stati accolti, educati, istruiti negli Istituti Gualandi oltre settecento sordomuti e sordomute.
Fonte:  Movimento Cristiano Lavoratori  (neatiesanti.it)
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Newsletter della Storia dei Sordi n. 279 del 29 giugno 2007

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