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Addio all’oralismo, una conquista per comunità sorda

Addio all’oralismo, una conquista per comunità sorda

Di seguito pubblichiamo interamente una lettera che abbiamo ricevuto da Giuseppe Nazzareno della comunità sorda:

Il 19 luglio 2010, il 21° Congresso Internazionale sull’educazione dei sordi (ICED) ha fatto la storia importante perché ha deliberato di annullare tutte le risoluzioni deliberati dal secondo convegno tenuto a Milano in 1880 chiamate “Oralismo” che vietavano l’uso della lingua dei segni nell’educazione dei bambini sordi.

Per chi non conosce, l’oralismo è stato un metodo di insegnamento forzato della lingua parlata ai sordi, basato sull’importanza dell’espressione verbale e della lettura delle labbra escludendo assolutamente l’uso delle lingue dei segni. Per questo motivo il 21° Congresso ICED ha chiesto pubblicamente una scusa a tutti i sordi del mondo per gli effetti negativi che l’oralismo ha avuto sulla popolazione sorda per 130 anni in ambito scolastico e sociale e ha riconosciuto l’importanza delle lingue dei segni da inserirle in tutte le scuole per sordi in tutto il mondo.

Le risoluzioni infami dal secondo convegno ICED di Milano del 1880 sono state descritte da molti studiosi e storici come un tentativo di genocidio linguistico e culturale, nonché uno sforzo sistematico per istituzionalizzare l’audismo, una convinzione degli udenti che i sordi debbano parlare assolutamente a voce senza usare la lingua dei segni. In occasione della cerimonia di apertura del 21° ICED, gli organizzatori del Congresso del 2010 ha pubblicato una nuova dichiarazione “Una nuova era: La partecipazione e collaborazione dei sordi”, abrogando definitivamente tutte le risoluzioni di Milano.

La Federazione Mondiale dei Sordi (FMS) si è unita a tutti i sordi di tutto il mondo nella celebrazione di questo storico evento. La FMS, fondata a Roma nel 1951, è un’organizzazione riconosciuto dall’Organizzazione delle Nazioni Uniti che ha i compiti importanti per difendere tutti i diritti universali per le persone sorde e di mirare principalmente a contestare le ideologiche dell’audismo in tutto il mondo. Il presidente della FMS Dott. Markku Jokinen ha espresso una soddisfazione: “In nome di 70.000.000 sordi in tutto il mondo sono felice per questa decisione dell’ICED in Canada. Adesso 70.000.000 sordi festeggiano comprensibilmente questa vittoria”.

Il dott. Claire Anderson, presidente del 21° convegno ICED in 2010 ha detto: “L’impatto e la decisione del congresso di Milano (1880) di bandire dalle scuole la lingua dei segni per sordi ha avuto chiaramente un effetto marcato sulla istruzione e in realtà sulla vita degli studenti sordi. Siamo tutti d’accordo che questa decisione era, molto semplicemente, sbagliato. L’oralismo è stato devastante per i sordi, le loro famiglie e la comunità dei sordi. L’oralismo non deve esistere mai più”. Il pubblico, sia sordi e udenti, hanno risposto spontaneamente con una grande standing ovation.

Certo, anche i sordi italiani non vogliono più l’oralismo perché nelle loro menti l’oralismo è stato una forma di trauma psicologico. Nelle scuole speciali per bambini sordi che proibiva l’uso della lingua dei segni, gli alunni venivano spesso puniti o richiamati perché usavano segni, anche quando non riuscivano a capire le parole degli insegnanti! In Nicaragua un tempo le scuole per sordi si prefiggevano di “fare apprendere ai bambini la lettura delle labbra”; e come in tutti i casi in cui fu tentato questo sistema, i risultati furono deludenti. Ma non fu un problema: sui campi da gioco e sui pullman scolastici i bambini inventarono una propria lingua dei segni. Dopo poco tempo il sistema si stabilizzò in quello che oggi si chiama “Lenguaje de Signos Nicaragüense”. Adesso una generazione più giovane di bambini sordi ha sviluppato una lingua più scorrevole che ha finito per essere chiamata Idioma de Signos Nicaragüense.

I sordi considerano anche i medici otorini di tutto il mondo responsabili dell’oralismo perché pur commettendo contro il giuramento di Ippocrate, secondo il quale dovevano tutelare la salute fisica e psichica dei sordi, hanno condizionato eccessivamente l’importanza del metodo orale impostato ai sordi escludendo l’uso delle lingue dei segni e degli interventi chirurgici come gli impianti cocleari per tentare di farli ridiventare udenti.

Con la stretta collaborazione di un’associazione famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi (FIADDA) che è considerato fortemente una associazione odiosa dai sordi, hanno fatto le pubblicità false sul valore e sulla ricchezza delle lingue dei segni, ormai entrambi riconosciuti dai linguistici e ricercatori universitari. Non solo. I medici e la FIADDA promettono sempre i risultati efficienti per tutti i sordi ma per 130 anni nulla anzi i sordi sono stati usati come cavia.

Per tutti questi motivi, il 21° Congresso ICED ha chiesto pubblicamente una scusa per gli effetti negativi che l’oralismo ha avuto sulla popolazione sorda per 130 anni. Infatti già un tempo fa una commissione dell’UNESCO sull’educazione dei Sordi ha detto: “Non è più ammissibile trascurare la lingua dei segni o evitare di promuoverne lo sviluppo nei programmi educativi per i Sordi”. Fortunatamente oggi per molti bambini sordi la lingua dei segni è un dono dei genitori udenti che la conoscono grazie ai corsi delle lingue dei segni.

Tra tante esperienze, un padre che ha imparato la lingua dei segni, ha detto: “Quando era piccolo, il medico otorino ci ha detto della sordità e ci aveva sconsigliato di usare la lingua dei segni ma non funzionò: l’oralismo ha molti limiti e noi eravamo ossessionati dall’idea che il bambino parlasse bene dimenticando l’importanza di molte altre cose prima tra tutte che comprendesse il significato di quanto imparava a pronunciare. É veramente bello vedere la comunicazione tra noi genitori e il figlio sordo su qualsiasi argomento nella lingua dei segni”.

Secondo il libro Vedere Voci scritto da Sacks dr. Oliver, i linguisti riconoscono ormai che la capacità di acquisire una lingua in modo naturale e di trasmetterla ai propri figli è profondamente radicata nel cervello. Non ha importanza se la capacità si manifesta con una lingua dei segni o una lingua parlata. La dichiarazione “Nuova Era”, che è firmata dai rappresentanti dell’ICED e dalla Federazione Mondiale dei Sordi (FMS), invita le nazioni del mondo a ricordare la storia triste dei sordi, garantire il diritto di lingua naturale come lingue dei segni ai tutti i bambini sordi, e riconoscere i diritti umani culturali e linguistici dei sordi. L’ICED ha ribadito il suo nuovo impegno a garantire il coinvolgimento paritario dei sordi nella loro istruzione.

La notizia della fine dell’oralismo ( diffusa con qualche giorno di ritardo in Italia dal sito conosciuto in Italia: Nazzareno ) sono giunti numerosi commenti: “VIA ORALISMO”, “FUORI ORALISMO”, “MAI PIÙ ORALISMO ”. E’ possibile vedere i commenti sul sito.

Comprensibilmente per i sordi italiani ha voluto dire tanto quando hanno visto il 21° ICED di Canada dichiarare di riconoscere l’importanza delle lingue dei segni per i sordi e di annullare l’oralismo. E da notare che la fine dell’oralismo non significherà che i sordi non devono più imparare a parlare a voce. E’ una scelta personale di ogni sordo, mai più l’obbligo. Solo i sordi hanno la libertà di comunicare come vogliono!!! Adesso a questo punto il Governo Italiano approverà il disegno di legge per il Riconoscimento della lingua dei segni italiana che i sordi italiani attendono da anni.

Fonte: ilsecoloxix.it (31 luglio 2010)

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