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Sottotitoli per non udenti

SOTTOTITOLI PER NON UDENTI

La storia
Il servizio di sottotitolazione per non udenti comincia a strutturarsi in Italia contemporaneamente alla prima sperimentazione del Televideo Rai nel 1984, in quanto la convenzione tra RAI e Ministero delle Poste e Telecomunicazioni obbligava la stessa a introdurre i sottotitoli per non udenti tra i servizi forniti dal nuovo mezzo.
Per realizzare questo servizio, una delegazione della redazione Televideo, in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordomuti e con l’Istituto di Psicologia del CNR, ha studiato quale fosse il sistema migliore di comunicare per iscritto con le persone non udenti, cercando di capire il rapporto che gli stessi avevano con la lingua, tenendo conto della scolarizzazione, dell’area geografica e della velocità di lettura.
La sperimentazione ha richiesto una lunga preparazione, tant’è che il primo film sottotitolato viene trasmesso nel maggio del 1986.

Oggi
Oggi il servizio dei sottotitoli per non udenti non è più fornito esclusivamente da Rai, ma viene offerto anche da altri canali terrestri, digitali e satellitari. Nel campo dell’Home Video viene fornito sull’80% dei DVD sia in vendita che a noleggio.
Il servizio
In modo sintetico è giusto sottolineare che fornire un servizio di sottotitolazione per non udenti è estremamente complicato e richiede una grande professionalità.
Nella redazione di un file di sottotitoli per non udenti non si può pretendere di trascrivere integralmente tutto, ma bisogna trovare un equilibrio cercando di andare incontro a tutte le tipologie di spettatori, semplificando la sintassi e intervenendo sulla scelta dei vocaboli.
Ma se semplificare al massimo il testo può essere un’operazione relativamente facile, è molto più difficile “trasferire” i modi di dire, le battute umoristiche, le voci fuori campo, il sovrapporsi dei dialoghi. Anche le colonne sonore rappresentano un problema: la musica e i rumori di fondo, spesso spiegano il senso di una scena, soprattutto nei thriller, e tradurli in parole diventa un’impresa davvero complicata, rischiando a volte di essere troppo descrittivi, rischiando di cadere nel ridicolo o di anticipare l’epilogo del film.
Tutte queste scelte sono demandate al sottotitolatore, una figura altamente specializzata, che svolge il proprio lavoro con una particolare sensibilità e una responsabilità personale, tenendo conto di innumerevoli regole, chiare e subdole.
La Colby ha iniziato a sottotitolare per i non udenti nel 1994 sulla scia dell’esperienza RAI, attenendosi rigidamente ai protocolli e alle regole dettate dalle associazioni legate all’ENS con la quale collabora costantemente.
Ogni anno la Colby sottotitola per non udenti oltre 50.000 minuti di audiovisivi, un servizio di altissima qualità reso possibile grazie alla professionalità acquisita dei professionisti che quotidianamente, con passione, svolgono il lavoro di sottotitolatori.

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