Iscriviti: Feed RSS

Test udito : test dell’udito nei neonati e bambini

Test udito : test dell’udito nei neonati e bambini

Prove dell’udito: che cosa sono?
Le prove dell’udito sono test svolti essenzialmente per due motivi; nel bambino per valutare il regolare sviluppo uditivo e nel soggetto anziano per valutare se ci sono carenze nell’udito.

Test udito
Come è formato l’orecchio?
L’orecchio è l’organo adibito alla percezione del suono ed è formato da 3 parti fondamentali:
• orecchio esterno;
• orecchio medio;
• orecchio interno.

Dall’orecchio esterno arrivano i suoni che arrivano attraverso il canale uditivo al timpano, dal timpano i suoni poi arrivano all’orecchio medio formato da una sorta di ansa piena di aria collegata all’orecchio interno. Quest’ultimo contiene la coclea, che è una camera contenente liquido che è la principale artefice dell’udito, ed il sistema vestibolare che è fondamentale per l’equilibrio.

I problemi all’udito nascono quando subentrano dei problemi alle orecchie come ad esempio un tappo nel canale uditivo, oppure a causa di infezioni o otiti che possono essere otiti esterne e coinvolgere l’orecchio esterno oppure otiti medie che coinvolgono l’orecchio medio.

Come sono trasmessi i suoni?
La trasmissione dei suoni è un fenomeno che utilizza le onde sonore presenti nell’aria, queste arrivano nell’orecchio che attraverso tutto un complesso sistema di nervi inviano messaggi al cervello.

Quali sono i test dell’udito?
Le prove dell’udito sono assolutamente prive di dolore e si basano fondamentalmente sulla capacità di percepire i suoni prodotti a diverse intensità.

Le prove a cui sono sottoposti i bambini e neonati sono:
• test di Emissione Oto Acustiche (OAE);
• Risposte Uditive del Tronco-encefalico (ABR: A sta per auditory cioè Uditivo, R sta per response cioè risposta, B sta brainstem cioè tronco-encefalico.

Per gli adulti viene invece utilizzato un test che si chiama test audiometrico. Si sono spesso verificati nei bambini casi di sordità non accertata se non fino al 18esimo mese di età o addirittura anche più avanti con i mesi.

Riuscire a diagnosticare in tempo problemi uditivi di vario tipo è fondamentale per lo sviluppo del bambino, soprattutto per quanto riguarda il linguaggio e riuscire ad acquistare fiducia in se stessi, indipendentemente dal problema. Proprio per questo motivo i primi controlli uditivi vengono eseguiti intorno al settimo mese di età, mentre per un controllo più approfondito si aspettano i 3 anni. Se un genitore si accorge che il proprio bambino non risponde allo stimolo della chiamata, diverse potrebbero essere le cause, come ad esempio un disturbo legato a deficit dell’attenzione, in ogni caso in presenza di dubbi o paure è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia.

I test uditivi nell’adulto
Gli adulti che hanno perso del tutto o in parto l’udito si possono rivolgere a medici specializzati per capire l’origine del problema. Le cause sono diverse, come ad esempio l’essere stati sottoposti per anni a rumori molto forti nel contesto lavorativo, oppure essere conseguenza di un’infezione come un’otite. Per cui laddove si dovesse perdere l’udito in una oppure in tutte e due le orecchie, bisogna rivolgersi al proprio medico di base soprattutto se in concomitanza si avvertono:
• acufeni, che è una sorta di ronzio continuo delle orecchie;
• vertigini;
• otiti che durano da più di 24 ore;
• fuoriscita di liquor o di sangue dal’orecchio.

Anche in presenza di trauma cranico è sempre meglio sottoporre il paziente a controllo dell’udito.

L’udito come tante altri sensi nell’uomo tendono a peggiorare con gli anni, e nel caso dell’udito si perde la capacità di percepire i suoni leggeri ed il medico di base invierà il paziente dallo specialista perchè possa effettuare tutti i controlli del caso e laddove ce ne sia bisogno viene applicato  un apparecchio acustico.

Periodicamente il paziente dovrà recarsi nel centro specializzato dove è seguito per verificare il corretto funzionamento dell’apparecchio.

Sordità permanente
Ci sono delle problematiche legati all’udito che sono permanenti come ad esempio:
• essere nati sordi;
• diventare sordi a causa di lesioni al sistema nervoso oppure al cervello per motivi lavorativi oppure a seguito di malattia.

Sordità temporanea
Altri tipi di sordità sono temporanee:
• un tappo di cerume;
• presenza di liquido nell’orecchio.

Test Emissioni Oto Acustiche (OAE)
Questa prova utilizza un sondino che viene inserito nell’orecchio del bambino che produce un suono leggero all’interno dell’orecchio e che l’orecchio riproduce con la medesima intensità.
L’eco che ne deriva è chiamata emissione oto acustica che sarà analizzata da un computer  e che caratterizzerà ogni bambino.

È un esame assolutamente indolore che richiede qualche minuto, laddove da questo risultato non si ottengano risultati, allora si renderà necessario eseguire un altro esame, anche se questo non significa che il bambino sia sordo, l’esame potrebbe non essere stato fatto nel giusto modo.

Test della Risposta Uditiva del Tronco-encefalico
È un esame che viene effettuato in una reparto ospedaliero specifico, e si basa sull’applicazione di auricolari sulla testa del bambino che valute le risposte del bambino agli stimoli.

Se le risposte sono chiare, sta a significare che il bambino non ha alcun deficit uditivo.

Oltre a questi test ce ne sono altri che saranno adesso analizzati.

Test di Distrazione Infantile ( IDT)
Verso il settimo mese di età il bambino è in grado di percepire il suono ed in particolare la sua provenienza. L’IDT serve a valutare quella che è il grado di reazione del bambino in base alla direzione del suono. Durante il test davanti  al bambino,che  resta seduto sulle gambe di un genitore, viene posizionato uno strumento che attira l’attenzione del bambino mentre un altro viene collocato in un punto non visibile al bambino. Il test consiste nel mettere in azione l’altro strumento che emetterà dei suoni che porteranno il bimbo a voltarsi nella loro direzione.

È un tipo di test che tiene solo in considerazione il fatto che il bambino sente e risponde allo stimolo uditivo, solo che non è sempre completamente attendibile.

Prova audiometrica pura e semplice
È solo nell’età scolare che viene eseguita la prima vera e propria prova uditiva ad entrambe le orecchie, il che avviene di regola intorno ai 5 anni. Al bambino saranno fatte indossare delle cuffie e attraverso uno apparecchio chiamato audiometro verranno trasmessi dei suoni emessi con diversi toni di volume. Il bambino dovrà schiacciare un pulsante ogni qual volta sente il suono, e sulla base dei risultati ottenuti verrà fatta una diagnosi. Se il bambino non riesce a superare questo test, sarà indirizzato al reparto per l’approfondimento del problema.

Gioco audiometrico
Con questo test verrà chiesto al bambino di compiere un gesto che il qualche modo è legato al suono appena sentito.

Test di percezione del discorso.
Con questo test il bambino dovrà dare dimostrazione di ascoltare e capire quanto gli viene comunicato non attraverso immagini, bensì attraverso un discorso ascoltato attraverso le cuffie.

Timpanometria
Per eseguire questo test viene inserito un tubicino proprio all’ingresso dell’orecchio e viene soffiata dell’aria e perchè il timpano sia funzionante è necessaria la sua flessibilità perchè così i suoni possono entrare nell’orecchio interno. È un esame che viene utilizzato anche per verificare la presenza di muco nell’orecchio.

Rinforzo Audiometrico Visivo (VRA).
È un test molto simile all’IDT,  e viene svolto in una stanza particolare, nella quale il bambino è sollecitato all’ascolto senza l’ausilio di cuffie. Se con l’emissione del suono il bambino si volta nella direzione da dove proviene il suono, gli viene dato una sorta di premio che consiste nell’illuminazione un giocattolo. Questo gioco, del dar luce al giocattolo viene fatto ogni qual volta il bambino si volta nella giusta direzione, è indicato per bambini dai 7 mesi fino ai 2 anni e mezzo di età.

Semplice esame dell’orecchio
Se un genitore si accorge che il proprio bambino non ha la giusta percezione dei suoni, la prima cosa che deve fare è quella di rivolgersi al medico di base che gli consiglierà di rivolgersi all’otorinolaringoiatra che è specialista in questo caso dell’orecchio.

Il primo esame consiste nell’analisi dell’orecchio al suo interno attraverso un apparecchio che si chiama otoscopio e che dovrà verificare se c’è:
• presenza di liquido che fuoriesce dall’orecchio;
• orecchio gonfio al suo interno che indica la presenza di liquido al suo interno;
• timpano perforato;
• presenza di un corpo estraneo nell’orecchio.

Prova del sussurro
Un altro test è quello della prova del sussurro da parte del medico: consiste nel tappare un orecchio con una mano e sussurrare una frase nell’altro orecchio scoperto e chiedere al bambino di ripetere quanto sussurrato.

Fonte: inerboristeria.com

Canali Tematici

Archivio Articoli

Articoli recenti

Articoli più popolari

Tag