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L’uscita di scena di Antonio De Pieri
L’uscita “di scena” di Antonio De Pieri.
Quando, sabato 1° dicembre 2012, ho letto il comunicato sms appena arrivato, sono rimasto allibito: «ho ricevuto una brutta notizia da… “sono Andrea De Pieri, figlio di Antonio. Mio papà ha avuto un infarto stamattina, è mancato alle 11,30…”». Ma era inconcepibile, oltre che per i suoi famigliari, anche per tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno lavorato con lui e per tutti coloro che direttamente o indirettamente, l’hanno conosciuto.
Antonio De Pieri, 67 anni (30 aprile 1945, n.d.r.), era stato confermato Vice Presidente da Mara Domini, Presidente Provinciale ENS dal 14 ottobre di quest’anno 2012, dopo che per cinque mesi Antonio aveva svolto la funzione di “presidente pro-tempore” per il passaggio ad altra carica di Virginio Castelnuovo, il quale, da parte sua, già lo aveva designato suo “vice” per tre mandati, dal 2003, dopo che dal 1999 al 2003 era stato nella Giunta come “Consigliere Anziano”. Il suo primo mandato quale Consigliere Provinciale, risale al 1977, aveva allora 32 anni, e si protrasse fino al 1981.
Ma l’impegno di De Pieri all’ENS Milano risale all’inizio degli anni Settanta, quando si diploma regista teatrale dopo aver preso parte, con altri giovani sordi che amavano il Teatro, ai corsi della scuola “Quelli di Grock”, al Piccolo Teatro di Milano, sotto la guida di Maestri quali Osvaldo Caramaschi, Ivana Monti e Osvaldo Salvi, e fu fondata all’ENS di Milano, per la caparbia volontà soprattutto di De Pieri, la Compagnia Teatrale “Senza Parole” che, dopo i primi, incerti e faticosi passi, nel 1981, in occasione dell’Anno Internazionale dell’Handicappato, allestì la rappresentazione di “Prometeo”, dove Antonio De Pieri ha inteso presentare – appunto senza parole, ma con una ben visiva esposizione, il dramma dell’eroe della mitologia greca, ed è basato sulla libera trasposizione del mito antagonista di Zeus, adattandolo alla realtà odierna, e in particolare dei sordi, che ancora oggi sono costretti a lottare non contro gli dei, ma contro i mostri dell’ignoranza, della mala scienza, dell’ipocrisia, del pregiudizio, dell’indifferenza, e soprattutto contro il mostro della sordità.
L’impegno di De Pieri per il Teatro “Senza Parole” è continuato anche dopo che egli, con l’intenzione evidente di poterlo meglio agevolare, decise di ripresentare la sua candidatura, nel 1999, al Consiglio Provinciale dell’Ente Nazionale Sordi e fino a oggi il suo diretto legame con il Teatro è stato costante e, anzi, è riuscito a portare nel nuovo Consiglio Provinciale ENS Barbara Calcinati, pure lei patita del Teatro, forse prima di partire per la sua nuova destinazione, De Pieri si era preoccupato di sistemare convenientemente il futuro del Teatro silenzioso milanese, che magari potrà chiamarsi «Compagnia Teatrale Senza Parole “Antonio De Pieri”», in omaggio al suo fondatore e primo estimatore.
Marco Luè – nw181 – 2 dicembre 2012
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini