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Nuovo film sulla storia di Marie, sorda e cieca.

Si informa che il 21  gennaio 2016, distribuito dalla Mediterranea Production di Angelo Bassi, uscirà in tutta Italia il film “MARIE HEURTIN – dal buio alla luce” di Jean Pierre Ameris con Isabelle Carrè, Brigitte Catillon, Ariana Rivoire  . La Storia di Marie è basata su un evento realmente accaduto in Francia nel tardo XIX secolo.
Nata sorda e cieca, la quattordicenne Marie Heurtin è incapace di comunicare. Ma nonostante la diagnosi di un medico che la crede che la giudica muta, il padre di Marie, un umile artigiano, non si decide ad affidarla ad un asilo. Disperato, si reca presso l’istituto di Larnay vicino Potiers, dove delle suore si prenderanno cura della giovane muta. Nonostante lo scetticismo della Madre Superiora, suor Margherita, una giovane suora, prende questo “piccolo e selvaggio animale” sotto la propria ala e fa tutto ciò che può per condurla fuori dal buio. Riuscirà, nonostante i fallimenti e i tentativi di scoraggiamento, armata della sua gioiosa fede e dell’amore per Marie.

Per qualsiasi informazione:
NCmedia Ufficio Stampa
Nicola Conticello 3271428003 nicola.conticello@yahoo.it
Marco Giovannone 3470370102 giovannone@ymail.com

Cast Artistico
Suor Margherita………………………….………………………………ISABELLE CARRE
Marie Heurtin…………………………..…………………………………ARIANA RIVOIRE
Madre Superiore……………………….……………………………BRIGITTE CATILLON
Cast Tecnico
Fotografia…………………………………………………………Virginie SAINT MARTIN
Montaggio………………SOURIAU, LAFRAN, WALCZAK, GIBOURG,CROSET
Scenografia…..……………………………………Franck SCHWARZ COLIN-LINARD
Regia…………………………………………………………………..JEAN-PIERRE AMERIS
Sceneggiatura……….…………JEAN-PIERRE AMERIS e PHILIPPE BLASBAND
Musiche………..……………………………………………………….WIEDER-ATHERTON
Prodotto da……..………………..……………………Sophie REVIL e Denis CAROT
Una produzione………………………….…………………………………. ESCAZAL FILM
In co-produzione con……..…FRANCE 3 CINEMA e RH NE-ALPES CINEMA
Distribuzione Italia…………………….……….MEDITERRANEA PRODUCTIONS
Sinossi
La Storia di Marie è basata su un evento realmente accaduto in Francia nel tardo XIX secolo.
Nata sorda e cieca, la quattordicenne Marie Heurtin è incapace di comunicare. Ma nonostante la diagnosi di un medico che la crede che la giudica muta, il padre di Marie, un umile artigiano, non si decide ad affidarla ad un asilo. Disperato, si reca presso l’istituto di Larnay vicino Potiers, dove delle suore si prenderanno cura della giovane muta.

Nonostante lo scetticismo della Madre Superiora, suor Margherita, una giovane suora, prende questo “piccolo e selvaggio animale” sotto la propria ala e fa tutto ciò che può per condurla fuori dal buio. Riuscirà, nonostante i fallimenti e i tentativi di scoraggiamento, armata della sua gioiosa fede e dell’amore per Marie.

Dopo molti mesi di battaglie e duro lavoro, suor Margherita finalmente riesce a fare un primo passo nell’insegnare il linguaggio dei segni, stabilendo un contatto tra un oggetto ed un segno per Marie, per indicarlo: un coltello da tasca a cui la ragazza sembra essere molto affezionata. La suora glielo prende e fa passare le sue dita attraverso le mani di lei, per figurarlo. Attraverso le dita si instaura un contatto di pazienza e di fiducia, una specie di corrente soprannaturale che lavora e opera sulla giovane Marie finché non impara tutti i segni dell’alfabeto muto.

Marie Heurtin avrebbe poi imparato Braille, imparato ad usare una macchina da scrivere, a giocare a domino e ad altri giochi, a cucire, a lavorare a maglia, ad imparare la storia e la geografia, a riconoscere il tempo e diventa una delicata giovane donna. La sua storia è considerata un miracolo.
L’istituto di Larnay ancora oggi è in attività.
Note di regia
Il progetto iniziò per il mio interesse per la storia di Helen Keller. Durante la mia ricerca, venni a conoscenza della meno nota storia di Marie Heurtin e decisi immediatamente di visitare l’istituto Larnay a Poitiers, dove ella visse nel XIX secolo.

L’istituto non è più una struttura religiosa, pur rimanendo un centro per bambini sordomuti. Alla luce dei progressi scientifici degli ultimi cento anni, mi sorpresi di trovare che l’istituto fosse ancora operativo.

E’ difficile per me descrivere come mi sentii quando incontrai questi bambini che potevano comunicare solo con il tatto e che erano desiderosi di toccare le mie mani e la faccia non appena arrivai. Mi sentivo impotente nel tentativo di comunicare con loro. Incontrai anche i genitori di questi bambini che mi spiegarono quali sfide avessero affrontato. Proprio come il padre di Marie Heurtin più di un secolo prima, alcuni si erano sentiti dire dai dottori che i loro figli erano mentalmente danneggiati e che non sarebbero mai stati capaci di comunicare.

La disperazione dei genitori ebbe fine quando conobbero gli istruttori dell’istituto Larnay che insegnarono ai loro figli come mettersi in contatto con il mondo.

Il caso di Marie Heurtins, figlio di duro lavoro e di tenacia, più che di misticismo, è considerato un miracolo e le tecniche che suor Margherita inventò sono usate a tutt’oggi. Da quella visita in poi, ho sentito il dovere di raccontare la storia di Marie.

Le persone considerate diverse, e perciò emarginate, rappresentano il tema centrale del mio film così come in “Romantic Anonymus”. Quel che più ho trovato entusiasmante nella vicenda di Marie Heurtin è il personaggio di suor Margherita e la sua incrollabile convinzione che sarebbe riuscita a creare una relazione con la giovane Marie, lì in fondo alla sua prigione interiore.

Il legame stabilitosi tra Marie e suor Margherita rappresenta quel tipo di esperienza che ad una suora dovrebbe essere negata: l’amore materno.

Tale legame ha in sé l’inevitabile separazione che rappresenta l’ultima tappa dell’apprendimento della giovane Marie.

Il film che ho in mente è luminoso. Voglio raccontare le mani di Marie che toccano gli animali, gli alberi e le facce, movimenti che giungono a diventare l’invenzione di un linguaggio e la storia di una liberazione, di una rinascita.
Jean-Pierre AMÉRIS
Curriculum Artistici
Jean-Pierre Améris:
(Lione, 26 luglio 1961) è un regista e sceneggiatore francese In qualità di regista ha diretto dodici pellicole a partire dal 1993. La sua pellicole Poids léger è stata proiettata alla sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2004.
Le bateau de mariage (1994)
Les aveus de l’innocent (1996)
Mauvaises fréquentations (1999)
C’est la vie (2001)
Poids léger (2004)
Je m’appelle Elisabeth (2006)
Emotivi anonimi (Les émotifs anonymes) (2010)
L’homme qui rit (2012)
Marie Heurtin (2014)

Isabelle Carré:
Isabelle Carré inizia la propria carriera cinematografica nei primi anni novanta. Il suo primo ruolo importante è nel film Beau fixe (1992), che le vale la candidatura ai Premi César 1993 come migliore promessa femminile. È candidata nuovamente tre anni dopo per L’ussaro sul tetto (Le Hussard sur le toit) e una terza volta nel 1998 per l’autentico tour de force in La donna proibita (La femme défendue), in cui l’attrice è ininterrottamente in scena per l’intera durata del film. Questa straordinaria performance viene riconosciuta con il Premio Romy Schneider, destinato alle attrici emergenti francesi.

Nel 2003 giunge alla grande affermazione con il ruolo di una donna affetta da malattia di Alzheimer nel film Ricordo di belle cose (Se souvenir des belles choses), diretto da Zabou Breitman, che le fa conquistare il Premio César e il Premio Lumière.

Successive prove di rilievo, che fruttano nuove candidature ai César, sono quelle in I sentimenti (Les sentiments) (2003), Entre ses mains (2005) e Anna M. (2007).
Rendez-vous avec un ange, regia di Sophie de Daruvar e Yves Thomas (2010)
Emotivi anonimi (Les Emotifs anonymes), regia di Jean-Pierre Améris (2010)
Des vents contraires, regia di Jalil Lespert (2011)
Ciliegine (La cerise sur le gâteau), regia di Laura Morante (2012)
Du vent dans mes mollets, regia di Carine Tardieu (2012)
Cherchez Hortense, regia di Pascal Bonitzer (2012)
Le jour des corneilles, regia di Jean-Christophe Dessaint (2012) – voce
Cheba Louisa, regia di Françoise Charpiat (2013)
I Puffi 2 (The Smurfs 2), regia di Raja Gosnell (2013) – voce
Du goudron et des plumes, regia di Pascal Rabaté (2014)
Marie Heurtin, regia di Jean-Pierre Améris (2014)
Respire, regia di Mélanie Laurent (2014)
Ariana Rivoire:
Nata non udente nel marzo 1995 in un famiglia udente, Ariana Rivoire è ancora ospite dell’istituto Nazionale dei Giovani Sordi di Chambéry quando il regista Jean-Pierre Améris l’individua: ” Abbiamo visitato molti istituti di giovani non udenti presso i quali esponevo il mio progetto grazie all’aiuto di un interprete in lingua dei segni. Come sempre in un casting, si incontra delle persone interessanti senza trovare necessariamente la persona che corrisponde a quello che si cerca. Fino al giorno in cui ho individuato una persona che non si era presentata al casting, perché, mi ha poi riferito, aveva dimenticato di iscriversi! E’ stato un immediata evidenza, era lei e nessun’altra ». La sceglie come protagonista del film Marie Heurtin, affianco a Isabelle Quadrato e Noémie Churlet. A metà novembre 2014, l’accademia delle arti e delle tecniche del cinema svela i suo nome tra le sedici attrici selezionate nella categoria di migliore ‘espoir’ femminile per la quarantesima cerimonia dei ‘Cesars du cinema’ di febbraio 2015.
Brigitte Catillon:
La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Ne te Retourne Pas (2009) di Marina De Van. Nel 2010 ha inoltre lavorato con Pascal Elbé per la realizzazione del film Turk’s Head dove ha interpretato la parte del sindaco.
Marie Heurtin un film di Jean-Pierre Améris (2016)
Love is in the Air – Turbolenze d’amore
Un film di Alexandre Castagnetti(2015)
Tutto sua madre Un film di Guillaume Gallienne (2014)
Lily Sometimes Un film di Fabienne Berthaud(2010)
Turk’s Head Un film di Pascal Elbé (2010)
Ne te Retourne Pas Un film di Marina De Van (2009)
MEDITERRANEA PRODUCTIONS
DI Angelo Bassi produttore e distributore di numerosi film in Italia:
– “ANTONIO GUERRIERO DI DIO”(di A. Belluco con Jordi Mollà);
– “MY FATHER” (di E.Eronico con CharltonEston, Murray Abraham e TomasKretchmann);
– “PONTORMO” (di G. Fago con Joe Mantegna);
– “A MIA MADRE PIACCIONO LE DONNE”( di Inès Paris)
– HOLY WATER(Tom Reeve)
– “LEAFIE la storia di un amore”(Oh-Seung)
– “HEADHUNTERS” ( Morten Tyldum)
– “SAREBBE STATO FACILE” (regia di Graziano Salvadori)
– “12-12-12” (regia di Massimo Morini)
– “THE SWEENEY”( regia di Nick Love)
– “A NAPOLI NON PIOVE MAI” (regia di Sergio Assisi)
– “MARIE HEURTIN – dal buio alla luce” (regia di Jean Pierre Ameris)
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini

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