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La scomparsa di Oskar Schindler, audiologo e foniatra di valenza internazionale

«Innovatore e bravissimo medico, non ha mai perso la generosità e la capacità di mettere il suo tempo e le sue competenze a disposizione degli altri. Grande divulgatore scientifico e docente, aveva una rara qualità, quella di far crescere chi gli stava accanto. Anche grazie a lui gli impianti cocleari e le tecniche di rieducazione dedicate hanno fatto moltissima strada»: così Paolo De Luca, presidente dell’APIC (Associazione Portatori Impianti Cocleari) ricorda il professor Oskar Schindler, audiologo e foniatra di grande valenza nazionale e internazionale, scomparso in questi giorni.

Nato nel 1936 a Torre Pellice, è scomparso il professor Oskar Schindler, come ci informa l’APIC (Associazione Portatori Impianto Cocleare).

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1961, Schindler si era specializzato in Otorinolaringologia nel 1964, ottenendo nel 1967 la libera docenza in Audiologia e nel 1968 in Otorinolaringologia.

Fin dal 1962 si occupò di comunicazione umana (Foniatria e Logopedia) all’Università di Torino, ove divenne professore associato e successivamente ordinario della Cattedra di Foniatria e di Audiologia.

Figura di grande valenza nazionale e internazionale, ha scritto sostanzialmente la parte prevalente della letteratura scientifica italiana concernente tutti i settori della comunicazione umana in campo sanitario, creando di fatto ex novo la Deglutologia (alterazioni della deglutizione). Ha svolto inoltre attività didattica per gli studenti di Medicina e Logopedia e per la specialità di Foniatria, diventando anche Visiting Professor in Germania, Francia, Svizzera, Turchia, Giordania e Bolivia.

Così lo ricorda Paolo De Luca, presidente dell’APIC: «Innovatore e bravissimo medico, il professor Oskar Schindler non ha mai perso la generosità e la capacità di mettere il suo tempo e le sue competenze a disposizione degli altri. Grande divulgatore scientifico e docente, aveva una rara qualità, quella di far crescere chi gli stava accanto. Anche grazie a lui gli impianti cocleari e le tecniche di rieducazione dedicate hanno fatto moltissima strada. La nostra Associazione ha più volte avuto il privilegio di condividere con lui tratti del proprio percorso e con gratitudine ricordiamo l’amicizia, la stima e il rispetto che ha sempre contraddistinto le nostre collaborazioni. Grazie di tutto Professore!». (S.B.)
Fonte: superando.it

Voce ed udito, abissi da penetrare attraverso le discipline come l’Audiologia, la Foniatria e la Vocologia
di Ernesto Bodini (giornalista scientifico)
Le scienze mediche rappresentate dall’Audiologia (ovvero la scienza dell’udito, coniata da Raymond Carhart (Città del Messico 1912 – Stati Uniti 1975) e della Foniatria rappresentano, oggi, uno dei progressi più significativi nel campo dell’udito e della comunicazione umana (in Italia esistono sette milioni di sordi e in molti casi la causa scatenante è da ricondurre all’inquinamento acustico). Nel primo caso iniziali tentativi risalgono agli ultimi decenni del secolo scorso (ma la relativa disciplina nasce negli Stati Uniti nel corso dell’ultimo conflitto mondiale). Nel secondo caso le iniziali competenze risalgono al 1800 limitate ai disturbi della voce parlata e cantata (la cui disciplina medica è la Vocologia). In seguito si è avuto un progressivo sviluppo del ruolo del foniatra per il trattamento dei problemi dell’articolazione e pronuncia della parola, dei deficit della capacità di lettura, di scrittura e di calcolo, oltre alle patologie dello sviluppo del bambino che vanno dai ritardi di linguaggio alle disabilità coinvolte nei suoi processi comunicativi.

In Italia, tra i clinici più noti c’è il prof. Oskar Schindler. Nato a Torre Pellice (Torino) il 19 settembre 1936, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita nel 1961, ha ottenuto la Libera Docenza in Audiologia (1967), in Otorinolaringoiatria nel 1969 e nel 1980 la nomina di professore associato di Foniatria. Professore ordinario di Audiologia dal 1997 e direttore della Struttura Complessa Universitaria di Torino, e primario emerito all’ospedale Molinette (in pensione dal 2008), ha svolto attività didattica nelle discipline di Audiologia e Foniatria e nel Corso di Laurea di Medicina e Chirurgia, Audiologia e Foniatria; nelle Lauree triennali di Logopedia, Audiometria, Audioprotesi, Neuropsichiatria Infantile, Neurofisiopatologia; nelle Scuole di Specializzazione in Audiologia e Foniatria, Otorinolaringoiatria, Geriatria e Fisiatria. È autore di oltre 30 volumi in tema di Audiologia e Fisiopatologia della Comunicazione Umana. Particolarmente significativi i suoi interventi nei più importanti convegni, congressi e workshop a livello internazionale, come quello dedicato a “Audiologia e Musica”, per la individuazione delle diverse patologie dell’udito e modi innovativi per combatterle attraverso l’utilizzo di strumenti musicali e la professionalità dell’audiologo.

Il professor Schindler è intervenuto sulla biologia della musica, ripercorrendo la cronologia del fatto acustico ed evidenziando i diversi usi (in parte anche poco tradizionali) che si possono fare della musica, prerogativa degli esseri umani: «il primo fatto acustico risale a 15 miliardi di anni fa, ovvero al Big Bang», osserva. Solo 10 milioni di anni fa, però, nasce la possibilità di udire i fatti acustici e allo stesso tempo nasce la voce, la sua produzione e rilevazione; mentre cinquanta mila anni fa nascono la voce parlata e la musica. «Ogni fatto musicale è un artefatto umano che richiede strutture particolari – dice – e impiega, oltre alla funzione uditiva e a quella motoria, il sistema nervoso centrale (SNC) e il gruppo di appartenenza. La musicoterapia, in particolare, può essere usata per educare la funzione uditiva, per la canalizzazione e l’educazione della socialità, dei comportamenti delle emozioni». Schindler da sempre punta sull’importanza della prevenzione delle patologie uditive sia in età pediatrica (ogni anno circa 20 bambini piemontesi nascono “sordi profondi”) che in età adulta. Citando sempre l’esempio della Francia dove funzionano gruppi diretti da uno specialista per stimolare al dialogo chi è anziano. Il clinico torinese è socio benemerito di importanti Società del settore.

Nel 1980, in occasione del 75° anniversario dell’attività foniatrica a Berlino del prof. Hermann Gutzmann (Berlino 1865-1922; nella foto accanto), 32 studiosi di tutto il mondo vengono insigniti di una medaglia coniata in suo onore: per l’Italia viene riconosciuta al prof. Oskar Schindler, unitamente al prof. Lucio Croatto. Nel 1989 le Società Italiana di Otorinolaringoiatria (ORL) e di Chirurgia Cervico-Facciale (S.I.O. e Ch. C.F.) affidano ai rappresentanti della Società Italiana di Foniatra e Logopedia (SIFEL), tra i quali il prof. Schindler, l’incarico di redigere un documento unitario che raccordi i punti di vista delle due Società, sottolineando tra l’altro, che «il rapporto privilegiato che la Foniatria ha stabilito con l’ORL trova la sua giustificazione in ragioni storiche, in quanto tale disciplina è nata come emanazione di competenze otorinolaringoiatriche applicate ai disturbi della voce. E in ragioni cliniche, in quanto pragmatica operativa della sua ulteriore evoluzione rientra in prevalenza nell’ambito della disciplina otorinolaringoiatrica…». Tra i più recenti contributi dell’insigne clinico torinese la presentazione di Balbus, un Programma multimediale per la terapia delle disfluenze e delle disfonie (come la balbuzie) per il quale, tra l’altro, scrive: «Il programma Balbus ha riunito in un apparato unico multimediale agile tali modalità assieme ad altre (lettura facilitata, contasillabe, etc.), tanto che risulta in Italia il più indicato da utilizzarsi per le disfluenze». Contributi e testimonianze che, a mio avviso, collocano il prof. Oskar Schindler tra i medici che hanno saputo maggiormente infondere speranza. L’illustre clinico nel 1996 ha ricevuto il “Premio San Giovanni” (patrono del capoluogo subalpino), un riconoscimento promosso dall’Associassion Piemontéisa (in collaborazione con il Comune di Torino e altre Istituzioni locali) ed elargito a personaggi piemontesi che si sono distinti per meriti culturali e professionali.
Fonte: ilmiogiornale.org

PER SAPERE DI PIU’
Oskar Schindler

Giovanni Giolitti FIAS

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